- "La minore delle tre schiere, la prima a mettersi per via, era guidata da Ingwë, supremo signore di tutta la razza degli Elfi. Egli entrò in Valinor e siede ai piedi delle Potenze, e tutti gli Elfi ne venerano il nome; ne mai tornò, mai rimirò la Terra di Mezzo; i Vanyar erano la sua gente; essi sono gli Elfi Chiari, cari a Manwë e Varda, e pochi tra gli Uomini hanno avuto a che fare con loro."
- —Il Silmarillion, cap. III, "L'Avvento degli Elfi e la Cattività di Melkor".
I Vanyar erano una delle tre stirpi degli Eldar, assieme ai Noldor e ad una parte dei Teleri, che giunsero ad Aman sotto la guida del loro Re Ingwë. Essi sono considerati la stirpe elfica più bella e magnifica della loro razza e i più cari a Manwë e a Varda; per questo motivo vivono assieme ai Valar sul Taniquetil presso le Aule del Re di Arda e il loro Re è riconosciuto da tutti come Re Supremo degli Alti Elfi.
Nomi e etimologia[]
Inizialmente questi Elfi erano noti con il nome di Minyar che in elfico arcaico significa letteralmente "I Primi". In seguito divennero noti con il nome di Ingar o Ingwar che significa "Capitani" in virtù della maestà su tutti gli altri Elfi. In Aman assunsero il nome definitivo di Vanyar che in Quenya significa "Elfi Luminosi". Ebbero anche il soprannome di Echtar che in Quenya significa "Elfi delle Lance" in virtù della loro abitudine di combattere con lance.
Descrizione[]
I Vanyar furono la prima e la più piccola schiera di Elfi a raggiungere Valinor durante il Grande Viaggio e pochi di loro furono visti nella Terra di Mezzo, nella quale ritornarono brevemente solo per combattere la Guerra d'Ira. Erano molto alti, come tutti gli Elfi del resto, ma avevano capelli biondi come l'oro più puro e la loro pelle era tanto bianca da essere luminosa. I loro volti furono quelli che più furono irradiati dalla luce di Valinor, anche in virtù del loro stretto contatto con i Valar. Erano come tutti gli Eldar abili combattenti ma differivano dai Noldor, abili spadaccini, e dai Teleri, grandi arcieri, per la loro abilità nel maneggiare le lance da guerra.
Storia[]
Origini e il Grande Viaggio[]
I Vanyar furono i primi Elfi delle tre stirpi a risvegliarsi presso il lago Cuiviénen; il loro re Ingwë fu uno dei primi Elfi ad essere incontrato da Oromë il Cacciatore e, assieme a Finwë e ad Elwë, fu uno degli Ambasciatori che i Valar invitarono ad Aman per convincere gli Elfi a trasferirvisi. I Vanyar, che erano meno numerosi, furono i primi a mettersi in cammino e i primi a raggiungere Valinor.
Vita a Valinor[]
Inizialmente i Vanyar vissero nella città di Tirion assieme ai Noldor, dove Ingwë regnava in comune accordo con Finwë, suo grande amico, e alcuni di loro contrassero matrimoni misti con i Noldor anche se fu un fenomeno piuttosto limitato. Tuttavia Manwë, che aveva una predilezione per i Vanyar, li invitò a trasferirsi sul Taniquetil presso le sue Aule ed Ingwë accettò. Per questo grande onore loro concesso i Vanyar vennero considerati i più nobili tra tutti gli Elfi, ed essi cominciarono ad assorbire i costumi e la mentalità dei Valar divenendo i più saggi e sapienti della loro razza. Svilupparono inoltre una propria variante del Quenya chiamata Vanyarin. Durante l'Ottenebramento di Valinor furono tra gli Elfi coloro che più biasimarono il Giuramento di Fëanor e inorridirono per il Fratricidio di Alqualondë ma Ingwë, in ossequio alla volontà di Manwë, si astenne dall'intervenire.
La Guerra d'Ira[]
Per approfondire, vedi la voce Guerra d'Ira. |
La Guerra d'Ira fu l'unica occasione nella quale i Vanyar lasciarono Valinor per recarsi nella Terra di Mezzo. Guidati da Ingwë e da suo figlio Ingwion, gli splendidi lancieri dei Vanyar raggiunsero il Beleriand al fianco di Eonwë e dell'esercito dei Valar e per quasi quarant'anni combatterono contro le schiere di Morgoth, disperdendole e falciandole come grano maturo. Dopo la guerra essi ripresero la via di Aman e non furono mai più visti nella Terra di Mezzo.