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"E alta nel nord, come una sfida a Melkor, ella [Varda] sospese la corona di sette possenti stelle, la Valacirca, la Falce dei Valar e segno del destino"
Il Silmarillion, cap. III, "L'Avvento degli Elfi e la Cattività di Melkor"

Valacirca era una delle principali costellazioni e l'ultima di queste ad essere posta da Varda nel cielo di Arda, alfine di illuminare il Risveglio degli Elfi.

Si trattava di una formazione di sette stelle posta a nord come sfida a Melkor e monito della furia dei Valar per tutti i suoi servitori.

Nomi e etimologia[]

Valacirca è un nome di origine Quenya che significa letteralmente "Falce dei Valar" ma viene anche chiamata Otselen "Sette Stelle".

Questi nomi vengono traslitterati in Sindarin come Cerch Imbelain e Edegil, con lo stesso significato. Gli Hobbit della Contea la chiamano invece "Rovo Infuocato".

Descrizione[]

Viene detto che tale costellazione appaia nel nord del cielo e che sia composta da sette stelle.

In base a questa descrizione si può pensare che Tolkien nel crearla si sia ispirato alla costellazione dell'Orsa Maggiore.

Storia[]

Nei Racconti Ritrovati si narra che Varda, avendo appreso da Manwë del risveglio degli Elfi, si recò da Aulë per informarlo. Il grande fabbro lasciò cadere il suo magico maglio per lo stupore e questo, colpendo alcuni lingotti d'argento sul pavimento, generò alcune scintille che si proiettarono nel cielo e divennero le Sette Stelle del Valacirca. Varda prese spunto da questo avvenimento per mischiare la luce di Telperion conservata in Silindrin con l'argento fuso, rendendo il composto stabile. Grazie ad esso creò molte stelle che si dice avessero la proprietà di indurre il sonno poiché la luce di Telperion era stata conservata a lungo nei Giardini di Lórien.[1]

Note[]

  1. The History of Middle Earth, Vol. I: The Book of Lost Tales Part One, cap. V, pp. 121-122
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