- "Allora Melkor diede mano agli scavi per la costruzione di una grande fortezza, sprofondata giù nella Terra, sepolta da scure montagne in luoghi dove i raggi di Illuin erano freddi e deboli. La rocca fu detta Utumno; e benché i Valar nulla ancora ne sapessero, la malvagità di Melkor e la perfidia del suo odio ne esalavano, sì che la Primavera di Arda ne fu guasta."
- —Il Silmarillion, cap. I, "L'Inizio dei Giorni".
Utumno, conosciuta anche come Udûn, fu la prima grande fortezza e roccaforte di Melkor, costruita all'estremo nord della Terra di Mezzo. In questa roccaforte sotterranea, di cui Angband non era che una succursale, Melkor risiedette per migliaia di anni, raccogliendovi e creandovi mostri di ogni genere, tra cui anche l'orrenda razza degli Orchi. La fortezza fu spianata dai Valar durante la Seconda Guerra delle Potenze e mai più ricostruita.
Nomi ed etimologia[]
Utumno è il nome in Quenya della roccaforte di Melkor e significa letteralmente "Mondo Sotterraneo/Abisso Senza Fine" In Sindarin era invece nota come Udûn che significa "Abisso Infernale".
Descrizione[]
Non si conosce l'esatta struttura della fortezza, ma si sa che era enorme e che i Monti di Ferro formavano la sua cerchia muraria. Oltre all'esterno la roccaforte disponeva anche di grandi spazi interni ed era scavata nel terreno snodandosi nelle sue più nere profondità. Melkor vi aveva installato inoltre delle immense fucine da cui esalavano effluvi velenosi.
Storia[]
All'epoca in cui i Valar avevano costruito le Due Lampade, Illuin e Ormal, e la Primavera di Arda prosperava, Melkor fece segratemente ritorno in Arda e all'estremo Nord della Terra di Mezzo, dove i raggi di Illuin arrivavano deboli e pallidi, iniziò la costruzione di Utumno. Da Utumno, Melkor avvelenò e interferì con il lavoro fatto dai Valar durante la Primavera e, in seguito, assaltò le Due Lampade, abbattendone i pilastri e causando con il loro crollo la distruzione della simmetria originaria del mondo. Nella confusione del buio, Melkor fuggì riuscendo a raggiungere Utumno prima che il Vala Tulkas gli fosse addosso; e qui si tenne nascosto dalla ira dei Valar. I Valar si ritirarono dunque all'ovest a Valinor, in Aman, e Melkor stabilì il proprio dominio sulla Terra di Mezzo.
In questo periodo, Melkor raccolse tutti i suoi seguaci in Utumno e qui produsse mostri di diversi generi che per molto tempo turbarono il mondo. Inoltre costruì Angband, una fortezza a difesa della stessa Utumno.
Utumno sopravvisse ancora per molti millenni fino all'arrivo degli Elfi a Cuiviénen durante gli Anni degli Alberi quando la Terra di Mezzo era illuminata solo dalle stelle. Melkor, imprigionati alcuni Elfi nelle oscure profondità di Utumno, compì l'azione più odiosa a Ilúvatar: la creazione degli Orchi. Egli infatti, per mezzo di lente e crudeli arti, li corruppe e li rese schiavi deturbando la loro natura.
Quando anche i Valar si accorsero della comparsa degli Elfi, diedero il via alla Seconda Guerra delle Potenze: lungo e duro fu l'Assedio di Utumno, e molte le battaglie che si combatterono davanti ai suoi cancelli e in quel tempo la forma della Terra di Mezzo fu nuovamente mutata. Alla fine però le porte di Utumno furono infrante e le sua aule scoperchiate e Melkor fu condotto prigioniero a Valinor.
- "Alla fine, però, le porte di Utumno vennero infrante e le aule scoperchiate, e Melkor cercò di fuggire nell'estrema voragine. Allora Tulkas s'avanzò in veste di campione dei Valar, e combatté con lui e lo atterrò; e Melkor fu legato con la catena Angainor che Aulë aveva forgiato, e condotto in cattività; e il mondo ebbe pace per una lunga era."
- —Il Silmarillion, cap. III, "L'Avvento degli Elfi e la Cattività di Melkor"