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"«Non crediate che nella terra di Gondor il sangue di Númenor sia del tutto scomparso, e la sua gloria e dignità obliate. È merito del nostro valore che la gente dell'Est non ha ancora fatto irruzione, ed il terrore di Morgul è tenuto lontano; grazie a noi la pace e la libertà perdurano nei paesi alle nostre spalle, baluardo dell’Occidente. [...]»"
Boromir, Il Signore degli Anelli, libro II, cap. II, "Il Consiglio di Elrond".

Gli Uomini di Gondor, noti anche come Gondoriani (solamente tra fan e studiosi), sono una stirpe di Uomini che costituisce la maggioranza della popolazione del Regno di Gondor.

Essi sono i discendenti di quei coloni Dúnedain che popolarono la Valle dell'Anduin durante il glorioso periodo coloniale di Númenor e vanno molto fieri di questa loro ascendenza anche se alla fine della Terza Era ben pochi potevano definirsi di puro sangue Numenoreano.

Nomi ed Etimologia[]

Gli abitanti di Gondor vengono genericamente chiamati Uomini di Gondor, un termine che comprende sia i discendenti puri di Númenor che quelli nati da unioni miste. Nei circoli di fan e studiosi delle opere di Tolkien essi vengono definiti Gondoriani.

Descrizione[]

Stirpi[]

Gli Uomini di Gondor, lungi dall'essere una stirpe unica, sono divisi in varie stirpi che, pur essendo molto simili tra loro, hanno caratteristiche che li differenziano gli uni dagli altri. Le principali stirpi sono:

  • Dúnedain del Sud: sono questi i puri discendenti di Númenor, che non si sono mai incrociati con le popolazioni autoctone e hanno mantenuto le caratteristiche degli antichi numenoreani. Essi sono molto alti (l'altezza va da 190 a 210 cm), hanno i capelli neri, gli occhi grigi e vivono più a lungo dei normali Uomini, anche se alla fine della Terza Era erano pochi coloro che superavano i cento anni ancora nel pieno del loro vigore. Verso la fine della Terza Era erano rimasti in pochi, rappresentati da alcune famiglie nobili e da una parte degli abitanti delle terre di Dol Amroth e della città di Pelargir.
  • Tergil: noti anche come Torfiriath o Dúnedain Minori, essi erano discendenti da unioni miste tra coloni Dúnedain e Uomini Mediani che già vivevano nelle terre della Valle dell'Anduin. Per molti aspetti simili ai loro avi dell'Ovesturia (come loro abbiano una sorte di venerazione per l'epoca di Númenor) essi sono diversi dai Dúnedain di sangue puro per molte ragioni: innanzitutto vivono di meno (poco più a lungo degli Uomini Mediani), sono meno alti (l'altezza media è circa 180 cm) e non tutti hanno i capelli neri ma variano dal nero al biondo e al castano. Non per questo tuttavia sono meno deboli dei loro antenati anzi, spesso si mostrano assai più temerari dei Dúnedain e il loro valore ha ben pochi rivali nella Terra di Mezzo.
  • Uomini Mediani: sono questi i discendenti di quegli Uomini che abitavano la Terra di Mezzo prima della venuta dei Dúnedain dall'Ovest.

Cultura[]

Per quanto non tutti gli Uomini di Gondor discendessero direttamente dai Númenoreani, essi si sentivano depositari dell'eredità culturale dell'Ovesturia mantenendone le antiche tradizioni e tramandandole a loro volta ai propri discendenti. Prima di ogni pasto era usanza comune tra i gondoriani osservare un minuto di silenzio volgendo lo sguardo a Ovest come commemorazione della Númenor che fu e che essi si impegnavano a serbare nel proprio cuore. La conoscenza del Sindarin era piuttosto diffusa tra le genti di Gondor, anche se la maggior parte di essi preferiva utilizzare l'Ovestron, la lingua franca della Terra di Mezzo.

Storia[]

Il periodo coloniale di Númenor e l'Akallabêth[]

L'origine degli Uomini di Gondor può essere fatta risalire alla fondazione del grande porto di Pelargir alla foce dell'Anduin durante la Seconda Era. Inizialmente da Númenor affluirono molti coloni Dúnedain, i quali contribuirono non poco alla costruzione del grande impero coloniale numenoreano e ad estendere l'influenza dell'Ovesturia nella Terra di Mezzo. A seguito della presa di potere degli Uomini del Re, sempre più numenoreani appartenenti alla fazione degli Elendili scelse di stabilirsi nella Terra di Mezzo per sfuggire alle persecuzioni cui erano soggetti in patria.

Siccome le terre meridionali erano più fertili e accoglienti rispetto all'Eriador, molti degli esuli numenoreani approdarono in quello che in futuro sarebbe divenuto il regno di Gondor. A differenza degli Uomini del Re, la maggior parte dei Dúnedain stanziatisi alla foce dell'Anduin non aveva grossi pregiudizi nei confronti degli Uomini Mediani e instaurò con loro una convivenza pacifica contraendo anche delle unioni miste, anche se quest'ultimo era un fatto probabilmente limitato alle classi inferiori e non esteso alle famiglie della nobiltà.

A seguito dell'Akallabêth e alla conseguente distruzione di Númenor, i numenoreani che vivevano nella Terra di Mezzo accolsero di buon grado i superstiti guidati da Elendil e dai suoi figli, riconoscendo ad essi la sovranità su quelle che un tempo erano state le colonie dell'Ovesturia.

La Guerra delle Stirpi e la Grande Epidemia[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Guerra delle Stirpi, Grande Epidemia e Guerre Corsare.

Il punto di svolta avvenne durante la Guerra delle Stirpi nel XV secolo della Terza Era. Durante il regno di Valacar, figlio di Rómendacil II, questi avendo sposato una donna del popolo degli Uomini del Nord invitò molti membri del popolo della moglie a stabilirsi nel regno di Gondor e ciò provocò molto malumore tra i discendenti dei numenoreani che all'epoca componevano la maggioranza della popolazione.

Le tensioni esplosero con la venuta al trono di Eldacar, al quale molti dei nobili del regno rimproveravano di essere un "mezzo-sangue" e non appartenere alla pura linea dei Re di Gondor. A porsi a capo della rivolta fu Castamir, cugino del Re e Gran Capitano delle Navi, il quale scatenò una sanguinosa guerra civile, nota come Guerra delle Stirpi, che durò di quindici anni. Alla fine Eldacar riuscì a sconfiggere il cugino nella Battaglia dei Guadi dell'Erui, nella quale lo uccise personalmente, ma dieci anni di guerra civile avevano colpito duramente il reame dei Dúnedain Meridionali e molte famiglie dell'aristocrazia numenoreana erano state decimate nelle battaglie. Per cercare di risollevare del proprio regno Eldacar invitò molti Uomini Mediani, soprattutto della stirpe degli Uomini del Nord, a stabilirsi nel suo regno.

Steven Cavallo - Plague

La Grande Epidema fu un durissimo colpo per Gondor, aprendo vuoti spaventosi nella popolazione e segnandone l'inevitabile declino

Negli anni successivi alla Guerra delle Stirpi il regno di Gondor cercò faticosamente di ricostruire il proprio potere danneggiato da quel decennale conflitto, combattendo al contempo contro le nuove minacce rappresentate dagli Esterling e dai Corsari di Umbar. Nonostante lo stato di guerra continua la popolazione del regno sembrò riprendersi, tuttavia non erano trascorsi duecento anni dalla sconfitta di Castamir che nel 1634 TE su Gondor si abbatté una nuova tragedia: la Grande Epidemia infatti giunse dal nord-est della Terra di Mezzo colpendo indistintamente i regni degli Uomini provocando centinaia di migliaia di morti nel solo regno dei Dúnedain Meridionali tra i quali lo stesso Re Minardil e i suoi figli.

Tale epidemia fu un colpo durissimo per le genti numenoreane di Gondor, probabilmente peggiore della Guerra delle Stirpi, che da allora non furono più in grado di recuperare i numeri di prima della guerra civile. La morte di così tanti gondoriani spinse i successivi Re di Gondor ad incoraggiare le genti della stirpe degli Uomini Mediani, soprattutto Uomini del Nord, a trasferirsi nei territori del loro regno così da colmare i vuoti apertisi nella popolazione. Ciò andò a favorire i matrimoni misti tra i nuovi venuti.

L'Era dei Sovrintendenti e la fine della Terza Era[]

Men of Gondor by Ron Walotsky

Soldati Gondoriani in marcia verso il fronte

Con l'estinzione della Linea di Anárion nel 2050 TE cominciò l'era dei Sovrintendenti di Gondor appartenenti alla Casa di Húrin, i quali ressero le sorti del regno per quasi mille anni nell'attesa che un legittimo discendente di Isildur ritornasse a reclamare il trono. Per circa quattrocento anni (dal 2063 TE al 2460 TE) gli Uomini di Gondor vissero un periodo relativamente pacifico conosciuto come Pace Vigile, durante il quale ebbero modo di recuperare in minima parte le forze e cercarono di preservare quello che era rimasto dell'antica gloria del regno di Gondor. Dopo il 2460 TE, coincidente con il ritorno di Sauron a Dol Guldur, i Gondoriani furono costretti in un susseguirsi di guerre continue contro i servi dell'Oscuro Signore e anche contro gli antichi nemici Esterlings e Haradrim che, aizzati da Sauron, ripresero con ferocia i loro attacchi contro il regno dei Dúnedain Meridionali.

Nel 2509 TE una grande invasione di Balchtoth (popolo Esterling affine ai Carrieri) e Orchi costrinse il Sovrintendente Cirion a chiedere aiuto agli Éothéod; il loro Sovrano Eorl il Giovanerispose all'appello e discese da nord con migliaia di cavalieri, aiutando i Gondoriani a respingere l'invasione in quella che viene ricordata come la Battaglia del Campo di Celebrant. Per ricompensare gli Éothéod del loro aiuto il Sovrintendente donò a Eorl e al suo popolo il territorio del Calenardhon, creando così il regno di Rohan e una duratura alleanza tra i Rohirrim e gli Uomini di Gondor.

Adattamenti[]

Il Signore degli Anelli (1978)[]

Trilogia de Il Signore degli Anelli (2001-2003)[]

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