- "Un Anello per domarli,
Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli
e nel buio incatenarli." - —J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
L'Unico Anello, o "Anello del potere", è il più potente fra tutti gli anelli creati da Sauron, l'Oscuro Signore, ed è l'elemento su cui si articola la Guerra dell'Anello, narrata ne "Il Signore degli Anelli".
Storia dell'Anello[]
La fuga di Sauron e la forgiatura degli Anelli[]
- "Ora, gli Elfi fabbricarono molti anelli; ma in segreto Sauron costruì un Unico Anello con cui dominare tutti gli altri, il cui potere era legato a questo con assoluta soggezione e destinato a durare solo quanto quello dell'anello di Sauron. Buona parte della forza e della volontà dell'Avversario fluì in esso, e ciò perché il potere degli anelli elfici era assai grande, sicché l'anello che doveva governarli non poteva che essere un oggetto di potenza senza pari; Sauron Io forgiò nella Montagna di Fuoco della Terra d'Ombra. E, a patto che avesse su di sé l'Unico Anello, era al corrente di tutto ciò che si faceva per mezzo degli anelli minori, e poteva vedere e governare gli stessi pensieri di coloro che li portavano su di sé."
- —Il Silmarillion, "Gli Anelli del Potere e la Terza Era".
Dopo che Morgoth fu sconfitto nella Guerra d'Ira, Sauron fuggi nell'estremo est della Terra di Mezzo, timoroso di dover affrontare il giudizio dei Valar. Diversi secoli dopo Sauron riapparve nelle vesti di Annátar, il Signore dei Doni, e si presentò nella forma di un leggiadro elfo dissimulando la sua vera natura e distribuendo buoni consigli a tutti i Popoli della Terra di Mezzo. Un giorno giunse presso il regno dell'Eregion, dove insegnò ai Noldor i segreti della forgiatura degli Anelli del Potere, sostenendo che con il potere di questi artefatti i mali della Terra di Mezzo sarebbero stati sanati.
Tuttavia gli artigiani dei Noldor furono ingannati perché in segreto l'Oscuro Signore forgiò nelle profondità del Monte Fato un anello sovrano per dominare tutti gli altri Anelli. In questo oggetto Sauron riversò buona parte del suo potere, affinché esso fosse abbastanza forte per dominare tutti gli anelli del potere fino ad allora forgiati. Tuttavia non appena s'infilò l'anello al dito gli Elfi si accorsero di essere stati ingannati e nascosero gli altri anelli. Sauron allora scatenò la Guerra contro gli Elfi per impadronirsene e saccheggiò l'Eregion, ma non riuscì ad impadronirsi dei tre Anelli Elfici più potenti. Dopo essere stato sconfitto da un'alleanza tra Gil-galad e i Dúnedain, che da allora divennero oggetto del suo odio implacabile, si rifugiò nell'est a Mordor utilizzando i poteri del suo Anello per edificare la torre di Barad-dûr e rafforzare il proprio potere.
La Guerra dell'Ultima Alleanza e la perdita dell'Anello[]
I comandanti degli eserciti dei popoli liberi erano, per gli elfi, Gil-galad, Supremo Signore dei Noldor e detentore di Vilya, il più potente dei Tre (e aveva come portabandiera Elrond, sovrano di Gran Burrone) e Elendil, il Re di Gondor, assieme a suo figlio Isildur. La vittoria del male sembrava imminente, ma Isildur riuscì a tagliare il dito su cui Sauron teneva l'anello, utilizzando il troncone di Narsil, la spada di suo padre, che era appena stato ucciso dal Maia insieme al Signore dei Noldor. Gli eserciti di Mordor scapparono, e in quel momento Isildur ebbe l'unica opportunità di distruggere l'anello (questo infatti poteva essere distrutto solo se buttato all'interno del Monte Fato, dove era stato forgiato). Ma il potere dell'amuleto influenzò l'animo del sovrano, che non ebbe il coraggio di distruggerlo. Ma poco dopo, Isildur cadde in un agguato di orchi, e l'anello andò disperso nel fiume Anduin.
Gollum e Bilbo[]
Centinaia di anni dopo, due amici di un popolo vicino agli Hobbit, si recarono a pescare in un lago. I loro nomi erano Sméagol e Déagol, e quel giorno era il compleanno di Smèagol. Dèagol improvvisamente cadde nel lago e ne riuscì con un anello luccicante; Smèagol lo pretese come regalo di compleanno, ma Dèagol rifiutò. Smèagol uccise l'amico impossessandosi dell'anello. Per diverso tempo Sméagol, che era di animo cattivo, utilizzò l'Anello per fare terribili scherzi ai suoi parenti, finché sua nonna, esasperata, non lo cacciò dalla famiglia. Allora Smèagol visse per un po' nelle foresta ma con il tempo s'accorse di non poter più soffrire la luce del sole e strisciò dunque nelle Montagne Nebbiose nei cui abissi visse per cinquecento anni, ridotto ad un essere miserabile, costretto a nutrirsi di pesci e, occasionalmente, di orchi. L'anello rimase quindi rinchiuso in una caverna, finchè un giorno, un Hobbit della Contea, Bilbo Baggins, giunse da Smèagol. Dopo una sfida basata su indovinelli, Bilbo si impossessò dell'Anello, e Smèagol promise di ritrovarlo.
La guerra dell'Anello[]
L'anello verrà conservato per più di cinquant'anni dall'Hobbit, che lo tramanderà a suo nipote, Frodo; dopo altri diciassette anni, il giovane, su consiglio dello stregone Gandalf, comincerà un viaggio verso il Monte Fato per distruggere l'anello, che dopo un anno e mezzo, verrà finalmente buttato nel fuoco, portando la distruzione di Mordor e di tutto il suo popolo.
Descrizione[]
Aspetto[]
L'anello, all'esterno si presenta come una massa dorata, brillante e perfettamente liscia. Ma se riscaldato, mostra delle scritte nella lingua di Mordor.
Queste scritte sono traducibili in:
«Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli, Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli.», due versi di un antico poema elfico che recita pressapoco così:
"Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli."
L'Anello ha anche il potere di restringersi e allargarsi per adattarsi al dito del suo portatore, che sia un Hobbit, un Uomo, Sauron in persona o altri tipi di creature. Non ha neanche sempre lo stesso peso: esso sembra aumentare terribilmente quando il portatore cerca di sbarazzarsene o darlo a qualcun'altro, o forse è solo un'illusione dovuta a volerlo tenere per sé.
Proprietà magiche[]
L'anello è dotato di volontà e di una "vita" propria, dovute al potere e alla forza vitale che Sauron ha ceduto all'Anello quando l'ha creato, perché potesse controllare gli altri Anelli del Potere. Esso ha una mentalità malvagia, che non accetta altro Padrone che chi l'ha creato e cerca sempre di tornare da lui nel caso si separassero. Allo stesso modo oppone resistenza alla sua distruzione, infatti curva dal peso Frodo mentre si avvicina al Monte Fato.
Sauron può sfruttare la sua piena potenza e controllare chi indossa gli altri Anelli del Potere e leggere loro il pensiero, se indossa il suo. Perderlo significherebbe perdere molto del suo potere, ma un'altra grande caratteristica dell'Unico è la capacità di rendere immortale l'Oscuro Signore, che lui lo indossi o no, perché nel forgiarlo vi ha immesso gran parte della sua forza vitale. Sauron inoltre sente, anche se debolmente, la presenza dell'Anello, come i Nazgul, e se qualcuno indossa l'anello diviene immediatamente scorgibile da lui, ovunque si trovi.
Come proprietà finale, l'Anello è praticamente indistruttibile, e un fuoco da camino, per esempio non basta a scaldarlo nemmeno (anche se basta a rivelarne le scritte).
- "Ma nessun fabbro e nessuna fucina in tutta la Contea sarebbero in grado di alterarlo [l'Anello, ndr]. nemmeno le fornaci e le incudini dei Nani vi riuscirebbero. E' stato detto che il fuoco di drago può fondere e consumare gli Anelli del Potere, ma oggidì non vi è un solo drago [...] e comunque non è mai esistito un drago, nemmeno Ancalagon il Nero, che potesse danneggiare l'Unico Anello, l'Anello dominante, poiché era stato forgiato da Sauron in persona."
- —Gandalf parla dell'Anello in La Compagnia dell'Anello, L'ombra del passato
L'unico modo dunque per distruggerlo è gettarlo nell'Orodruin o Monte Fato a Mordor, dove è stato forgiato, per annientare ogni possibilità che Sauron possa ancora tornare.
Effetti sul portatore[]
L'effetto più evidente che causa l'anello è l'invisibilità: infatti, chi indossa l'Anello si rende nascosto a chiunque entrando nel "Mondo dell'Ombra", eccetto a chi esiste anche in esso come gli Alti Elfi (Glorfindel ne è un esempio) o i Nazgul; ma così facendo perde identità e capacità di interazione con gli altri. Questo effetto simboleggia la facoltà di distruggere qualsiasi relazione umana e qualsiasi identità.
Il solo tenerlo con sé allunga la vita e non fa invecchiare, finché questo non diventa insopportabile per chi lo porta. Più lo si tiene e più si perde la volontà a volerlo lasciare, aumentando la cattiveria e anche l'avidità verso l'anello stesso, isolandosi dagli altri per paura che lo possano portar via.
Ma l'effetto più importante è quello che ha sull'animo: se usato frequentemente, l'anello fa "sbiadire" il portatore portandolo in tempi più o meno lunghi (a seconda della persona), a diventare uno spettro al servizio dell'Oscuro Signore.