Una festa a lungo attesa (titolo originale: A Long-expected Party) è il primo capitolo del primo libro de La Compagnia dell'Anello.
Sinossi[]
Il capitolo inizia con l'annuncio della festa del centoundicesimo compleanno di Bilbo Baggins e una breve presentazione di quest'ultimo; si conclude con la partenza di Bilbo e di Gandalf dalla Contea. Gli avvenimenti più importanti sono lo scherzo di Bilbo, che utilizzò il suo anello per scomparire, e l'accesa discussione tra il vecchio hobbit e Gandalf, avvenuta poco dopo, riguardo se Bilbo dovesse tenere l'Anello per sé o lasciarlo a Frodo. Entrambi questi eventi sono fondamentali, perché faranno nascere nella mente dello stregone domande e dubbi riguardanti la vera natura dell'anello di Bilbo; le risposte che troverà saranno la base per la trama de Il Signore degli Anelli.
Trama[]
L'inizio è un annuncio della festa del centoundicesimo compleanno di Bilbo Baggins e del trentatreesimo di Frodo; inoltre c'è una descrizione di Bilbo, in particolare di come appariva dal punto di vista degli hobbit della Contea.[1]
Successivamente si assiste ad una conversazione all'osteria Edera, in cui i partecipanti discussero della vita di Frodo, il giovane hobbit rimasto orfano da ragazzo che da 12 anni Bilbo aveva ospitato presso di sé, nominandolo suo erede. La conversazione verté poi sulla leggendaria ricchezza di Casa Baggins.[1]
Segue una minuziosa descrizione dei preparativi per la festa (a cui erano stati invitati tutti gli abitanti di Hobbiville e di altre parti della Contea) e successivamente quella della festa, comprendente regali, banchetti e spettacoli pirotecnici. L'ultima parte della descrizione della festa contiene il discorso di Bilbo davanti ai centoquarantaquattro invitati dello speciale pranzo di famiglia, la sua sparizione tramite l'Anello e la reazione dei presenti al suo "scherzo".[1]
Il vecchio hobbit, tornato nella sua casa, ebbe poi un alterco con lo stregone Gandalf: quest'ultimo vorrebbe infatti che Bilbo lasciasse il suo anello a Frodo, mentre Bilbo lo vorrebbe tenere per sé. Alla fine l'hobbit acconsentì alla richiesta dello stregone riappacificandosi con lui; poi partì per Gran Burrone.[1]
Il giorno dopo la partenza di Bilbo, si incominciò a sistemare quanto era rimasto dalla festa, mentre Frodo dovette gestire tutti coloro a cui Bilbo aveva lascito dei regali e coloro che cercavano di prendere i regali non destinati a loro. Inoltre, il giovane hobbit litigò con i Sackville-Baggins e con vari hobbit che erano in casa.[1]
Il capitolo si chiude con l'avvertimento di Gandalf a non usare l'anello e con la partenza dello stregone da Hobbiville.[1]