- "Una grande potenza è latente in loro, e sembrerebbero capaci di avvilupparsi nelle ombre: è difficile vedere i loro movimenti. Eppur si muovono. E se sono incolleriti avanzano assai veloci. Mentre tranquillo guardi il cielo o ascolti il sussurro del vento, ti può capitare improvvisamente di trovarti in mezzo a un bosco, circondato da grandi alberi..."
- —Il Signore degli Anelli, libro III, cap. IX, "Relitti ed Alluvioni".
Gli Ucorni sono delle creature che abitano alcune delle foreste della Terra di Mezzo, come la Foresta di Fangorn o la Vecchia Foresta nell'Eriador. Sono alberi antichissimi la cui origine è piuttosto oscura ed è compito degli Ent prendersene cura, in quanto esseri molto pericolosi se lasciati a sé stessi.
Alcuni li identificano come alberi che hanno assunto i caratteri degli Ent, come la facoltà di muoversi autonomamente o di parlare, alcuni invece hanno avanzato l'ipotesi che diversi Ucorni un tempo fossero Ent. Meriadoc Brandybuck ipotizzava che in entrambe le versioni potesse esserci del vero.
Etimologia[]
Il nome Ucorni deriva dal Sindarin e in Entese significa letteralmente "Alberi Parlanti" o "Coloro che hanno voce".
Non è chiara l'etimologia di queso nome in quanto nascerebbe dall'unione della parola Sindarin orn (albero) e la radice hû- il cui significato è sconosciuto.
Descrizione[]
Aspetto e Carattere[]
Gli Ucorni non differiscono molto nell'aspetto dai normali alberi della Terra di Mezzo: solitamente si ergono immobili nelle profondità delle foreste (come nel caso di Fangorn e della Vecchia Foresta) e tendono a sviluppare una volontà malvagia ed oscura che tuttavia i Pastori degli Alberi riescono in qualche modo a frenare. Odiano gli Orchetti e non esitano a farli a pezzi, come qualsiasi cosa che percepiscano come una minaccia.
Poteri e abilità[]
Gli Ucorni sono probabilmente, dopo gli Ent, le creature più pericolose della Terra di Mezzo: se colti dall'ira, o guidati dagli Ent, possono attaccare in maniera estremamente brutale che non lascia scampo agli avversari; hanno inoltre la capacità di muoversi a grande velocità e in maniera silenziosa, tanto che Merry afferma che potrebbero tranquillamente circondare ignari passanti senza che questi se ne accorgano se non quando è troppo tardi. Si ipotizza inoltre che potrebbero essere in grado di avvilupparsi in una sorta di "oscurità", così da rendere i propri movimenti ancora più difficilmente percepibili dalle loro vittime.
Hanno inoltre la capacità di parlare ma il loro linguaggio risulta incomprensibile alle altre razze, a parte gli Ent e gli Elfi, le quali non percepiscono altro che sussurri e gorgoglii aggressivi e minacciosi
Ne Il Signore degli Anelli è determinante il loro contributo nell'Attacco degli Ent a Isengard guidato da Barbalbero e nell'uccisione di molti Orchi nella Battaglia del Fosso di Helm.
Storia[]
Molto probabilmente risalgono ai tempi della grande foresta di Arda. Per certi aspetti (come il possesso di una volontà, la capacità di parola, la possibilità di muoversi ed attaccare) sono vicini agli Ent, ma contrariamente a questi tendono a condurre un'esistenza molto simile a quella degli alberi "normali". Neppure Barbalbero, che pure è uno degli esseri più antichi della Terra di Mezzo, è sicuro di quale sia l'esatta origine degli Ucorni: con Merry e Pipino avanzò l'ipotesi che si trattasse originariamente di normali alberi, ma che grazie al contatto con gli Elfi abbiano acquisito una coscienza
Durante la Terza Era gli Ucorni vivevano principalmente nella Foresta di Fangorn, ma è probabile che anche molti alberi della Vecchia Foresta, tra i quali il più noto è indubbiamente il Vecchio Uomo Salice, fossero in realtà Ucorni.
Nel corso della Guerra dell'Anello, guidati dagli Ent, parteciparono alle principali battaglie contro l'esercito di Saruman, dando un contributo decisivo alla sconfitta delle armate di Isengard. Durante l'Attacco degli Ent a Isengard, aiutarono gli Ent a distruggere le mura di Orthanc e la diga che tratteneva il fiume Isen, mentre alla fine della Battaglia del Fosso di Helm, guidati da tre Ent, si posizionarono all'imboccatura della Valle Profonda e uccisero migliaia di Orchi e Uruk-hai che tentavano di fuggire, seppellendoli poi in un fossato da essi scavato.
Adattamenti[]
G.I.R.S.A (MERP) 1982-1997[]
In questo gioco di ruolo (simile a D&D) gli Ucorni sono classificati come Piante Animate nella categoria "Mostri". Nella storia del gioco, gli Ucorni malvagi, dal cuore oscuro, abbandonarono la Foresta di Fangorn e la protezione degli Ent per trasferirsi a Bosco Atro; gli Ucorni si nutrono di esseri viventi, ed appaiono in diverse forme similmente a come accade per i normali alberi. Nel gioco compare anche il Vecchio Uomo Salice e la Vecchia Foresta ai confini con la Contea.
Il Signore degli Anelli: le Due Torri (2002)[]
Gli Ucorni non vengono esplicitamente citati, ma appaiono ne Il Signore degli Anelli: Le Due Torri, secondo film della trilogia di Peter Jackson dedicata all'opera di Tolkien. In un dialogo tra Merry e Pipino con Barbalbero, quest'ultimo mette in guardia i due hobbit dagli alberi della Foresta di Fangorn, affermando che alcuni di essi sono diventati "malvagi e selvaggi", sfuggendo al controllo dei Pastori degli Alberi e che se avessero potuto gli avrebbero fatto del male; questa descrizione calza perfettamente con quella degli Ucorni fatta nel libro.
Nella versione estesa del film inoltre, mentre gli Ent si apprestano ad attaccare Isengard, Merry e Pipino notano in lontananza centinaia di alberi incamminarsi verso sud in direzione del Fosso di Helm, mentre nelle scene finali della battaglia le forze di Isengard in fuga, come nel romanzo, si addentrano in una foresta apparsa misteriosamente e vengono massacrate, esattamente come descritto nel romanzo.