- "Lentamente Théoden allungò la mano. Le dita e il magro braccio afferrando l’elsa parvero acquistare nuovo vigore e rinnovata forza. D’un tratto egli alzò la lama e la fece roteare scintillante e sibilante. Poi lanciò un grido potente. La sua voce squillò limpida nel cantare nella lingua di Rohan un richiamo alle armi.
«Desti ora, desti, Cavalieri di Théoden! Le guardie, credendo di essere state chiamate, salirono in un baleno la scala. Stupefatti guardarono il loro signore, poi come un solo uomo sguainarono le spade e le deposero ai suoi piedi. «Ordina, signore!», dissero"
Terribili eventi nell’oscuro Oriente.
Sellate i cavalli, suonate le trombe!
Avanti Eorlingas!» - —Il Signore degli Anelli, libro III, cap. VI, "Il Re del Palazzo d'Oro".
Théoden, detto Ednew, fu un uomo della stirpe dei Rohirrim, appartenente alla Casa di Eorl, che visse durante la Terza Era. Figlio di Thengel, succedette al padre alla sua morte nel 2980 TE, divenendo il diciassettesimo Re di Rohan. Era padre di Théodred e zio di Éomer ed Éowyn.
Egli fu il condottiero dei Rohirrim sino alla sua morte nella Battaglia dei Campi del Pelennor durante la Guerra dell'Anello, nella quale si coprì di gloria affrontando e uccidendo personalmente il Re dei Sudroni conosciuto come Serpente Nero. Morì all'età di 71 anni gli succedette il nipote Éomer, figlio di sua sorella.
Etimologia[]
Théoden in Rohirric, la lingua parlata a Rohan, significa letteralmente "Sovrano del Popolo" o "Signore del Popolo dei Cavalli".
Descrizione[]
Aspetto e carattere[]
Théoden da giovane era descritto come un guerriero forte e vigoroso: era molto alto, dalla fluente chioma bionda e con gli occhi azzurri che caratterizzavano il suo popolo, oltre ad essere dotato di grande coraggio. Essendo sua madre e la sua nonna paterna imparentate con la stirpe dei Dúnedain, in Théoden vi era una traccia di nobiltà e saggezza propria degli antichi Uomini dell'Ovesturia, anche se per tutta la vita si sentì e si comportò come un Rohirrim in tutto e per tutto.
Invecchiando tuttavia, anche a causa della maligna influenza di Grima, Théoden ebbe un grave declino sia nel fisico che nel carattere, diventando debole e dubbioso. Infatti nel primo incontro di Gandalf, Aragorn, Gimli e Legolas con il Sovrano, questi viene descritto come un vecchio debole e stanco, anche se ancora dotato di uno sguardo ardente:
- " [...] oltre il focolare, vi era, volta a nord verso le porte, una pedana in cima a tre gradini: nel centro, imponente, videro una sedia dorata. Ivi sedeva un Uomo, così curvo sotto il peso degli anni da sembrare quasi un Nano; ma i suoi capelli bianchi erano lunghi e folti e scendevano in grandi ciocche sotto un fine cerchietto d’oro che gli cingeva la fronte: nel centro sfavillava un grande diamante bianco. La barba gli scendeva come neve sulle ginocchia, ma i suoi occhi brillavano ancora di una luce ardente che divenne ancor più intensa quand’egli fissò gli stranieri."
- —Il Signore degli Anelli, libro III, cap. VI, "Il Re del Palazzo d'Oro".
Tuttavia bastò l'intervento di Gandalf, il quale scacciò Vermilinguo e dissolse l'influenza di Saruman dal Re, affinché il sovrano recuperasse il proprio vigore e la voglia di vivere:
- "Gli ultimi scrosci scintillavano argentei e in lontananza il fiume luccicava come vetro sfaccettato. «Non è poi così buio qui», disse Théoden. «No», disse Gandalf. «E gli anni non pesano sulle tue spalle come alcuni vorrebbero. Getta via il bastone!». Dalla mano del Re il nero bordone cadde rumorosamente sulle pietre. Egli si rizzò, pian piano, come un uomo rigido dal lungo curvarsi su qualche triste e duro lavoro. Infine si eresse alto e dritto, ed i suoi occhi blu guardarono il cielo che si apriva. «Cupi sono stati di recente i miei sogni», disse, «e mi sento come svegliato da poco. Ora vorrei che tu fossi giunto prima, Gandalf»"
- —Il Signore degli Anelli, libro III, cap. VI, "Il Re del Palazzo d'Oro".
Biografia[]
Nascita e giovinezza[]
Théoden era il figlio primogenito di Thengel, 16° Re di Rohan, e di Morwen Acciaiolucente, una nobile dama di Gondor di origine numenoreana che si dice fosse imparentata con i Principi di Dol Amroth. Poiché Thengel non era in buoni rapporti con il padre Fengel, la coppia visse per anni a Gondor, più precisamente nel Lossarnach, presso la casa di Morwen; Théoden quindi nacque a Gondor nel 2948 TE e trascorse i primi cinque anni della sua vita tra il Lossarnach e Minas Tirith come un principe gondoriano.
Nel 2953 TE suo nonno Fengel morì e Thengel si trasferì ad Edoras, dove nel 2963 TE nacque Théodwyn, e il giovane Théoden ricevette un'educazione consona al suo ruolo di Principe Ereditario di Rohan: imparò a cavalcare e a combattere combattendo molte guerre di frontiera contro i Dunlandiani e gli orchi delle Montagne Nebbiose. Durante gli anni giovanili cavalcò per un periodo al fianco di un giovane Ramingo del Nord che poi si scoprì essere Aragorn figlio di Arathorn.
Sposò Elfhild, una dama di Rohan, con la quale ebbe un figlio nel 2978 TE che fu chiamato Théodred, ma ella morì nel darlo alla luce. Succedette al padre Thengel alla morte di questi nel 2980 TE, e inizialmente fu un buon sovrano, coraggioso e capace.
Nel 2989 TE sua sorella Théodwyn sposò Éomund di Aldburg, Terzo Maresciallo del Mark, con il quale ebbe due figli: Éomer e Éowyn. Quando i ragazzi rimasero orfani, Théoden li accolse nella propria casa e fu per loro come un padre.
La vecchiaia e il declino[]
Il declino di Théoden cominciò quando questi iniziò a servirsi dei consigli di Grima Vermilinguo, divenuto Primo Consigliere del Re, il quale era in realtà devoto a Saruman e si serviva della propria posizione per influenzare la mente del Re ed estendere l'influenza dello Stregone su Rohan.
Inoltre i rapporti tra il Re e Gandalf, sempre dietro i consigli di Grima, peggiorarono sensibilmente tanto che lo stregone non fu più benvenuto a Edoras, soprattutto dopo che, una volta fuggito da Isengard, chiese per sé Ombromanto.
La Guerra dell'Anello[]
Il risveglio dal torpore e la battaglia del Fosso di Helm[]
Per approfondire, vedi la voce Battaglia del Fosso di Helm. |
All'inizio della Guerra dell'Anello Théoden, mal consigliato da Grima, si era mantenuto neutrale nei confronti di Saruman, nonostante le esortazioni del figlio Théodred e del nipote Éomer, che lo spronavano a schierarsi contro Isengard e ad impedire ai soldati dello Stregone di scorrazzare liberamente per Rohan. Tuttavia l'arrivo di Gandalf a Edoras permise a Théoden di scuotersi dall'influenza di Grima. L'infido consigliere venne dunque cacciato da Edoras (sebbene il Re gli avesse offerto l'occasione di riscattarsi combattendo al suo fianco) e Éomer liberato dalla prigione dove Grima l'aveva fatto rinchiudere.
- "«Ahimè!», esclamò, «purtroppo questi sono per me tempi malvagi, e giungono nella vecchiaia invece della pace che mi ero meritato! Ahimè, Boromir coraggioso! I giovani periscono mentre i vecchi rimangono ad avvizzire». Si strinse le ginocchia con le mani rugose «Le tue dita ricorderebbero più facilmente la loro antica forza se afferrassero l'elsa di una spada», disse Gandalf. Théoden si alzò portandosi la mano al fianco, ma non vi era spada alla sua cinta. «Dove l'ha messa Grima?», mormorò sottovoce. «Prendi questa, sire!», disse una limpida voce. «È sempre stata al tuo servizio». Due Uomini avevano salito silenziosamente la scala e si trovavano ora a pochi gradini dalla cima. Uno dei due era Éomer: non portava elmo né cotta di maglia, ma in mano teneva una spada sguainata, e nell'inginocchiarsi ne offrì l’elsa al suo padrone. «Come mai?», disse severamente Théoden. Si volse verso Éomer, e gli Uomini lo guardarono meravigliati, lieto e dritto com'era. Cos'era accaduto al vecchio che avevano lasciato raggomitolato sulla sedia o curvo sul bastone? «Sono stato io, signore», disse Hàma tremando. «Avevo capito che Éomer doveva essere liberato. Una tale gioia si era impadronita del mio cuore che forse non ho più saputo comportarmi. E poi, dal momento che era di nuovo libero e Maresciallo del Mark, gli portai la spada, obbedendo alla sua preghiera». «Per deporla ai tuoi piedi, sire», disse Éomer."
- —Il Signore degli Anelli, libro III, cap. VI, "Il Re del Palazzo d'Oro".
Seguendo i consigli di Gandalf, Théoden decise quindi di affrontare le forze di Saruman; dopo aver inviato gli abitanti di Edoras a Dunclivo sotto la guida di Éowyn, si diresse nella fortezza del Fosso di Helm con i suoi cavalieri e accompagnato da Aragorn, Gimli, Legolas e Éomer, così da attirare le forze di Saruman in un luogo dove la superiorità numerica non sarebbe servita a nulla. Dopo una dura battaglia, durante la quale il Re guidò una disperata sortita contro l'esercito di Saruman, la vittoria arrise alle forze di Rohan soprattutto grazie all'intervento di Gandalf il quale, abbandonati gli assediati alla vigilia della battaglia, informò gli Ent e li convinse a mandare un esercito di Ucorni ed inoltre riuscì a recuperare un buon numero di soldati, comandati da Erkenbrand dell'Ovestfalda, che, dispersi, ritornarono al Fosso all'apice della battaglia.
In seguito alla vittoria Théoden, su invito di Gandalf, si recò dunque ad Isengard deciso ad affrontare di persona lo Stregone che tanto dolore aveva inflitto al suo regno. Giunto all'ingresso della fortezza fu accolto dagli Hobbit Merry e Pipino, incaricati da Barbalbero di accogliere gli ospiti e preparargli un banchetto con le provviste di Saruman. dove scoprì il vero volto di Saruman e assistette alla cancellazione del suo potere. È qui che Gandalf, nuovo stregone bianco, spezzò il bastone del suo antico superiore.
L'Adunata di Rohan e la cavalcata verso Gondor[]
Ritornato da Isengard, Théoden giunse a Dunclivo assieme a Éomer e Merry, da lui nominato suo scudiero, da dove inviò messaggeri affinché attraversassero tutto il regno per chiamare alle armi i Rohirrim.
Qui fu raggiunto da Hirgon, messaggero di Denethor II, che recava con sé la Freccia Rossa che fin dai tempi di Eorl il Giovane era il segnale che Gondor chiedeva aiuto ai suoi alleati. Théoden riferì a Hirgon che sarebbe venuto con seimila lance, dispiacendosi di non poter portare con sé l'intero Esercito di Rohan. Una volta radunati i suoi guerrieri Theoden partì assieme a Éomer alla volta di Minas Tirith, passando prima per Edoras dove ordinò a Merry di rimanere, con grande dispiacere dell'hobbit.
Lungo la strada, all'altezza della Foresta Druadana furono avvicinati dal popolo dei Drúedain, che li informarono che il nemico ormai chiudeva la strada dell'Anórien offrendosi di di guidare l'esercito dei Rohirrim attraverso i sentieri della foresta.
La Battaglia dei Campi del Pelennor e la morte[]
Per approfondire, vedi la voce Battaglia dei Campi del Pelennor. |
- "Udendo quel rumore la figura ricurva del re si rizzò improvvisamente. Egli sembrò di nuovo alto e fiero; alzandosi sulle staffe gridò con voce tonante, più limpida di ogni altra voce mortale udita sino a quel giorno: "Avanti, avanti, Cavalieri di Théoden! [...] Cavalcate, cavalcate! Cavalcate verso Gondor!". E detto questo afferrò il grande corno di Guthláf, il suo vessillifero, e vi soffiò con tale violenza da frantumarlo. E immediatamente risuonarono tutti i corni dell’esercito, e la loro musica era pari a tempesta sulla pianura e tuono sulle montagne. "Cavalcate! Cavalcate! Cavalcate verso Gondor!". Ad un tratto il re gridò qualcosa a Nevecrino, e il cavallo balzò avanti. Alle sue spalle sventolava il vessillo: un cavallo bianco in campo verde; ma egli lo distanziò. Dietro di lui galoppavano come fulmini i cavalieri della sua scorta, senza però riuscire a raggiungerlo. Èomer correva come il vento, e la bianca coda di cavallo sul suo elmo svolazzava per la velocità; la prima Éored ruggiva come mare tempestoso sulle roccie, ma Théoden pareva irraggiungibile. La furia guerriera dei suoi avi scorreva come fuoco nelle sue vene, ed egli cavalcava Nevecrino come un antico dio, come Oromë il Grande nella battaglia dei Valar quando il mondo era ancora giovane. Il suo scudo dorato, scoperto, brillava e scintillava come un’immagine del sole e l’erba rinverdiva intorno ai piedi bianchi del suo destriero."
- —Il Signore degli Anelli, libro V, cap. V, "La cavalcata dei Rohirrim".
Il Re giunse dunque al Rammas Echor, dove fece schierare il suo esercito. Dopo un breve discorso d'incitamento ordinò di suonare la carica dando fiato per primo al corno da guerra, con tanta forza da spaccarlo, e lanciandosi in avanti a cavallo di Nevecrino così veloce che distaccò di molto i suoi Rohirrim.
L'esercito di Rohan travolse i nemici, schiacciandoli e respingendoli da buona parte del Pelennor, e Théoden uccise il Serpente Nero, Re dei Sudroni alleati di Sauron. Tuttavia un improvviso contrattacco degli Haradrim colse di sorpresa il Re e il suo cavallo fu colpito al ventre da una freccia; il Re cadde a terra rovinosamente venendo dunque ferito in modo grave. Su di lui allora calò immediatamente il Re Stregone, intenzionato a dargli il colpo di grazia ma l'intervento di Éowyn e Merry impedì che si accanisse sul Re. A raccogliere le ultime parole del Re fu Merry che, sebbene ferito, riuscì a trascinarsi fin dove il Re giaceva:
- "Meriadoc lo Hobbit era rimasto in piedi in mezzo ai feriti, sbattendo le palpebre come un gufo alla luce del giorno a causa delle lacrime che l’accecavano; attraverso un velo guardò la bella testa di Éowyn che giaceva immobile; e guardò il volto del re caduto nel colmo della gloria. Nevecrino nella sua agonia era rotolato via lungi dal suo padrone, e tuttavia era stato lui il colpevole della sua morte. Allora Merry si chinò e prese la mano del suo signore per baciarla, ed ecco che Théoden aprì gli occhi ancora limpidi e parlò con voce calma ma con fatica. «Addio Messere Holbytla!», disse. «Il mio corpo è a pezzi. Torno dai miei padri. Ma anche in loro compagnia non avrò da vergognarmi. Ho abbattuto il serpente nero. Un mattino spietato, un giorno felice, un tramonto dorato!». Merry non riuscì a parlare per le lacrime. «Perdonatemi, sire», disse infine, «per aver disobbedito ai vostri ordini, e non aver saputo fare altro al vostro servizio che piangere nell’ora della nostra separazione». Il vecchio re sorrise: «Non preoccuparti! Sei già perdonato. Non bisogna scoraggiare un grande cuore. Vivi ora e sii benedetto, e quando fumerai in pace la tua pipa pensami! Ormai non potrò più sedere con te a Meduseld, come promesso, e apprendere da te i segreti delle erbe». Chiuse gli occhi, e Merry si inginocchiò accanto a lui. Poi parlò ancora una volta. «Dov’è Éomer? I miei occhi si oscurano, ma vorrei vederlo prima di andarmene. Egli deve essere re dopo di me. E vorrei dargli un messaggio per Éowyn. Lei, lei non voleva che io la lasciassi, ed ora non rivedrò mai più colei che mi è più cara di una figlia»."
- —Il Signore degli Anelli, libro V, cap. VI, "La battaglia dei campi del Pelennor".
Il corpo del Re fu dunque scortato in città da i soldati della sua guardia e adagiato in una camera ardente, ricoperto con un drappo d'oro e tra le mani Herugrim, la sua spada. Dopo la sconfitta di Sauron il corpo Théoden, scortato dai Rohirrim e accompagnato da Aragorn e molti altri, fu traslato a Edoras dove venne sepolto nell'ultimo tumulo della seconda linea della Casa di Eorl, vicino a quello di suo figlio Théodred.
Adattamenti[]
Il Signore degli Anelli (1978)[]
Nel film animato di Bakshi il personaggio di Théoden è doppiato da Philip Stone. É piuttosto fedele al personaggio e, a differenza di altri personaggi, non si discosta particolarmente dal Théoden delineato nel libro, apparendo come un Re guerriero ed orgoglioso. Lo si vede combattere valorosamente nel Fosso di Helm accanto a Aragorn.
Il Ritorno del Re (1980)[]
Nel film d'animazione del 1980 il Re di Rohan è doppiato da Don Messick. Pur essendo presentato in maniera piuttosto fedele rispetto al personaggio del libro, in questo adattamento non ha una parte molto rilevante. La sua morte viene narrata da Gandalf.
Trilogia di Peter Jackson (2002-2003)[]
Nella Trilogia di Peter Jackson il personaggio di Théoden è interpretato dall'attore Bernard Hill. Nelle trilogia del regista neozelandese il Re dei Rohirrim appare molto diverso rispetto a quello delineato nel romanzo: infatti viene reso come un sovrano insicuro e per certi versi restio a combattere. Infatti nel film non si reca al Fosso di Helm per affrontare il nemico, ma per cercare rifugio per sé e la sua gente in fuga da Edoras.
Curiosità[]
- Sa parlare correntemente il Sindarin
- Sua madre, come anche la sua nona paterna, apparteneva ad una nobile famiglia di Gondor, quindi nelle sue vene scorre del sangue Dúnedain.
- All'epoca della Guerra dell'Anello ha 71 anni ed è uno dei più anziani condottieri delle forze degli Uomini dopo Denethor di Gondor.
Albero Genealogico[]
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| Halmar | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Eorl il Giovane I Re di Rohan | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Brego II Re di Rohan | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Baldor lo Sventurato |
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| Éofor Signore di Aldburg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Fréawine V Re di Rohan |
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| Goldwine VI Re di Rohan |
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| Déor VII Re di Rohan |
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| Gram VIII Re di Rohan |
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| Helm Mandimartello IX Re di Rohan |
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| Haleth |
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| Fréaláf Hildeson X Re di Rohan |
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| Fréaláf Hildeson X Re di Rohan |
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| Walda XII Re di Rohan |
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| Folca il Cacciatore XIII Re di Rohan} |
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| Folcwine XIV Re di Rohan |
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| Folcred |
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| Fengel XV Re di Rohan |
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| Due figlie |
| Thengel XVI Re di Rohan |
| Morwen del Lossarnach |
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| Elfhild |
| Théoden Ednew XVII Re di Rohan |
| Tre figlie |
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| Éomund Signore di Aldburg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Théodred Primo Maresciallo del Mark |
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| Lothíriel di Dol Amroth |
| Éomer Éadig XVIII Re di Rohan |
| Éowyn |
| Faramir Sovrintendente di Gondor | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Elfwine XIX Re di Rohan |
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| Vari discendenti | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||