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Tarn Aeluin era il nome con cui gli Elfi Grigi e gli Uomini chiamavano un piccolo lago di montagna del Dorthonion.

Etimologia[]

Tarn Aeluin è un nome costituito dall'inglese tarn, termine arcaico per "lago di montagna" e i nomi Sindarin ael ovvero "lago" e luin ovvero "blu, azzurro", si può dunque rendere in "lago (di montagna) azzurro".

Descrizione[]

Era un piccolo lago di montagna posto in un'alta valle nella parte orientale del Dorthonion, presso un passo che conduceva a nord-est nel Ladros. Le sue acque erano azzurre e limpide durante il giorno mentre durante la notte vi si rifletteva la luce delle stelle. Era circondato da un anello di betulle i cui rami sussurravano nel vento e si piegavano verso le acque. La stretta valle in cui si trovava era delimitata da colli brunastri e spogli ricoperti dall'erica e dal ginestrone da cui emergevano spuntoni rocciosi. I monti circostanti erano rivestiti da foreste di conifere disabitate e prive di sentieri.[1]

Storia[]

Si dice che le sue acque fossero state benedette da Melian.

Aegnor scrutando le sue acque vide il riflesso di Andreth e se ne innamorò.

Fu presso questo lago che Barahir e i suoi dodici compagni stabilirono il loro nascondiglio dopo la Dagor Bragollach. Nel PE 460 furono infine traditi da Gorlim e massacrati in un'imboscata tesa dagli Orchi di Morgoth.[2]

Note[]

  1. The History of Middle-Earth, Vol. III: The Lays of Beleriand, pp. 399-400
  2. Il Silmarillion, cap. XIX, pp. 200, 202
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