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"Meneldur era uomo di modi gentili, alieno da superbia, più portato alle attività intellettuali che a quelle fisiche. Amava teneramente la Terra di Númenor e tutto quanto era in essa, ma non si curava del mare che la circondava, ché la sua mente spaziava ben oltre la Terra di Mezzo. (...) Si rivelò un buono e saggio sovrano, ancorché mai cessasse di bramare giorni in cui poter arricchire la sua conoscenza dei cieli. "
—Tar-Meneldur, da I Racconti Incompiuti

Tar-Meneldur, nato come Írimon, fu un uomo della stirpe dei Dúnedain di Númenor che visse durante la Seconda Era. Unico figlio maschio di Tar-Elendil e fratello minore di Silmariën, succedette al padre nel 740 SE e regnò per 143 sul trono di Númenor prima di abdicare in favore del figlio Tar-Aldarion nell'883 SE. Grande studioso di astronomia e dell'antica storia degli Elfi e degli Uomini, quando era ancora Principe fece costruire la Torre di Foronstar, dove si recava spesso a studiare le stelle e a cercare di scorgere le coste di Aman. Morì nel 942 SE.

Etimologia

Tutti i nomi di questo sovrano erano di origine Quenya: il nome Meneldur significa letteralmente "Servitore del Cielo" e gli fu dato in virtù della sua passione per l'astronomia; Írimon significa invece "Uomo di Grande Bellezza", mentre Elentirmo suo dire "Osservatore delle Stelle". Non si hanno notizia di nomi in Adûnaico.

Biografia

Írimon nacque nel 543 SE a Númenor, terzo figlio e unico erede maschio di Tar-Elendil. Fin da giovane mostrò una grande passione per l'astronomia e la scienza e, quando era ancora Principe, fece costruire la Torre di Foronstar per meglio osservare le stelle. Nonostante la sua grande sete di conoscenza Írimon non amava il mare, ma questo non gli impedì di innamorarsi di Alamrian, figlia del Gran Capitano Vëantur e di sposarla; il matrimonio fu piuttosto felice e dalla sua sposa Írimon ebbe tre figli: un maschio, Anardil, e due femmine, Ailiniel e Almiel. Sostanzialmente Meneldur era un'isolazionista convinto, egli credeva infatti che i Dúnedain dovessero disinteressarsi della Terra di Mezzo e accontentarsi di ciò che i Valar avevano loro concesso. Non così la pensava suo figlio Anardil che infatti, nonostante il disappunto del padre, passava molto tempo col nonno Vëantur e nel 725 SE aiutato dalla madre, riuscì a convincere il genitore a lasciarlo partecipare ad un viaggio nella Terra di Mezzo.

L'amore per il mare del figlio, che intraprese altri due viaggi nel 730 e nel 735 SE, fu sempre motivo di cruccio per Meneldur anche se Anardil, forse su pressione della madre, decise di venire incontro al genitore astenendosi dal partire nel periodo immediatamente successivo alla sua incoronazione avvenuta nel 740 SE. Tuttavia l richiamo del mare fu più dell'amore per il padre, e così Anardil riprese con i suoi viaggi. Per impedirlo Tar-Meneldur emanò addirittura una legge che vietava di tagliare gli alberi dell'isola, ma il figlio aggirò il divieto importando legname dalla Terra di Mezzo. Nell'800 SE Anardil, al compimento del suo centesimo compleanno, come da tradizione fu nominato ufficialmente Principe Ereditario e per un po' padre e figlio si riconciliarono. Tuttavia Anardil ripartì nuovamente per la Terra di Mezzo con gran disappunto del padre. Alla fine Meneldur cercò con la moglie di legare il figlio alla terraferma con un matrimonio ma Anardil si dimostrò recalcitrante anche in quello, sposandosi solo dopo lunghe insistenze con Erendis.

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