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- "E infine, l'onda montante verde fredda e orlata di schiuma, assalendo la contrada risucchiò nel proprio seno Tar-Mìriel la Regina, più bella che argento, avorio o perle. Troppo tardi essa cercò di ascendere le ripide vie del Meneltarma diretta al luogo santo: le acque la sorpresero, il suo grido si sperse nel rumore del vento."
- —Il Silmarillion, Akallabêth, "La Caduta di Númenor".
Tar-Míriel fu una donna della stirpe dei Dúnedain della Casa di Elros che visse a Númenor durante la Seconda Era. Unica figlia di Tar-Palantír, sarebbe dovuta succedere al padre alla morte di questi ma il cugino Ar-Pharazôn la sposò e ne usurpò il trono, obbligandola a cambiare il suo nome in Ar-Zimraphel.[1]
Morì nel 3319 SE durante la rovina di Númenor cercando di raggiungere la cima del Meneltarma.[2]
Etimologia[]
Míriel deriva dal Quenya e significa letteralmente "figlia gioiello". Il nome in Adûnaico imposto dal marito, Zimraphel, è presumibilmente una traslitterazione di quello elfico e ha lo stesso significato.
Biografia[]
Míriel nacque nel 3117 SE da Tar-Palantir, ultimo Re di Númenor a cercare di ricreare buoi rapporti tra la sua gente e i Valar. Quando il padre morì, Míriel sarebbe dovuta succedergli sul trono in base alle leggi di successione fatte approvare da Tar-Aldarion , diventando in tal modo la quarta Regina Regnante della Casa di Elros. Tuttavia suo cugino Ar-Pharazôn, che apparteneva alla fazione degli Uomini del Re, la costrinse contro la sua volontà a sposarlo (nonostante le tradizioni di Númenor non approvassero il matrimonio tra stretti consanguinei) ed usurpò il trono tenendo per sé lo Scettro di Númenor. Ar-Pharazôn obbligò inoltre la moglie a cambiare nome Ar-Zimraphel.[2]
Morte di Tar-Míriel, Ted Nasmith.
Quando nel 3319 SE Sauron convinse il marito a dichiarare guerra ai Valar e a mobilitare una grande flotta per attaccare Valinor, le Potenze chiesero l'intervento di Eru che sprofondò Númenor nel mare. Durante la distruzione dell'isola, Míriel fu investita da una grande onda mentre cercava di raggiungere la sacra cima del Meneltarma e morì, vittima innocente delle congiure di Sauron e della follia di Ar-Pharazôn.[2]
Altre versioni del legendarium[]
Nei primissimi scritti su Númenor, l'ultima regine di Númenor che fu testimone della venuta di Thû/Sauron, era la "Regina Istar", moglie di "Re Angor".[3] In una riscrittura successiva, i loro nomi cambiarono in "Tar-kalion" e "Tar-ilien". Al contrario della più tarda versione dell'Akallabêth, sia Tar-ilien che suo marito credettero alle menzogne di Sauron.[4]
In una versione dell'Akallabêth, Míriel è chiamata Zimrahil ed era promessa sposa di Elentir, il fratello di Amandil (l'ultimo dei Signori di Andúnië). Tuttavia, si innamorò disperatamente di Pharazôn e scelse di sposarlo quando lui prese lo scettro. Questa storia è molto diversa dal racconto pubblicato ne Il Silmarillion, dove Ar-Pharazôn prende Míriel in sposa contro la sua volontà in modo da poter usurpare il trono.[5]
Adattamenti[]
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere (2022)[]
| Per approfondire, vedi la voce Tar-Míriel/Serie TV. |
Nella serie TV Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Míriel è interpretata da Cynthia Addai-Robinson.
Note[]
- ↑ Racconti Incompiuti, parte II, cap. III, "Il lignaggio di Elros: Re di Númenor".
- ↑ 2,0 2,1 2,2 Il Silmarillion, Akallabêth, "La Caduta di Númenor".
- ↑ The History of Middle-earth, vol. V, The Lost Road and Other Writings, "Part One: II. The Fall of Númenor, (ii) The first version of The Fall of Númenor"
- ↑ The History of Middle-earth, vol. V, The Lost Road and Other Writings, "Part One: II. The Fall of Númenor, (iii) The second version of The Fall of Númenor"
- ↑ The History of Middle-earth, vol. XII, The Peoples of Middle-earth, "V. The History of the Akallabêth"