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Túna è la verde collina sulla quale sorgeva la città di Tirion.

Etimologia[]

Túna è un nome Quenya che significa "collina" o "tumulo". In Noldorin era nota come Tûn oppure come Kôr, il nome primitivo della città di Tirion che significa "rotonda".

Descrizione[]

Era una grande ed alta collina arrotondata ed isolata situata in una valle all'imboccatura orientale del Calacirya, ai piedi di Taniquetil e affacciata verso la Baia di Eldamar che in quel punto costituiva un piccolo fiordo. Costituiva il punto centrale del grande arco formato dalle Pelóri, le montagne più alte di Arda.

I suoi pendii erano ricoperti da un folto e verde manto erboso ricco di campanule ed agitato da una lieve brezza inviata da Manwë ma del tutto privo di alberi. Sulla sua cima sorgeva la grande e splendida città di Tirion, per questo tale città era talvolta chiamata Tirion su Túna. Era illuminata da occidentale dalla luce proveniente dagli Alberi di Valinor[1][2].

Storia[]

Il colle di Túna fu creato dai Valar.

Nei Racconti Ritrovati si narra che Aulë ammassò attorno ai piedi del colle la polvere dei metalli preziosi che aveva creato, lasciando una scia d'oro che collegava gli Alberi di Valinor al luogo su cui in seguito sorse Tirion[3].

L'esercito di Ar-Pharazôn si accampò attorno a Túna durante l'invasione di Aman prima di essere imprigionato nelle Grotte degli Obliati grazie all'intervento di Ilúvatar[4].

Note[]

  1. Il Silmarillion, cap. V, p. 67
  2. The History of Middle Earth, Vol. I: The Book of Lost Tales Part One, cap. V, pp. 131-132
  3. The History of Middle Earth, Vol. I: The Book of Lost Tales Part One, cap. V, p. 132
  4. Il Silmarillion, Akallabêth , p. 350
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