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"Ai piedi del colle cinto da mura, il sentiero serpeggiava all'ombra di molti tumuli alti e verdi. le loro pendici occidentali erano coperte da un'erba bianca che pareva neve trasportata dal vento: come innumerevoli stelle scintillanti, spuntavano nel prato dei piccoli fiori."
Il Signore degli Anelli, Le due Torri, capitolo VI "Il re del Palazzo d'Oro".

Silmbelmynë o "Ricordasempre" è il nome di piccoli fiori bianchi che crescono fitti sui tumuli dei grandi di Rohan, in numero maggiore sulla tomba di Helm Mandimartello.

Nomi ed etimologia[]

Simbelmynë è il nome in Rohirric con il quale questi fiori sono conosciuti a Rohan e significa appunto "Ricordasempre". In Sindarin sono noti coi nomi di Uilos (bianco come neve) e Alfirin (immortale), mentre il nome Quenya è Alfírima o Ilfirin.

Il nome di alfirin tuttavia sembra essere associato anche ad un fiore dall'aspetto differente.[1]

Descrizione[]

Nell'opera di Tolkien questa pianta viene definita come un piccolo fiore bianco simile all'anemone dei boschi (Anemonoides nemorosa), che tuttavia ha la particolarità di non appassire mai. Sembrano crescere in prossimità di tombe, ma ci sono anche casi di simbelmynë selvatici.

Storia[]

Questa pianta sembra essere originaria del Beleriand, infatti la prima menzione dei simbelmynë si trova nei racconti de Il Silmarillion e della Caduta di Gondolin, dove si dice che crescessero copiosi nella Valle di Tumladen. Dopo la distruzione del Beleriand sembra che crescessero copiosi a Númenor, mentre dopo l'Akallabêth i principali siti dove crescevano erano la tomba di Elendil presso l'Amon Anwar e le tombe dei Re di Rohan presso Edoras.

Note[]

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