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«...tanti timori e dubbi per una cosa così piccola. Un oggettino...»
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"«Il più potente fu posto sotto la Cupola di Stelle a Osgiliath prima che venisse distrutta. Gli altri erano assai lontani.»"
Gandalf, Il Signore degli Anelli, libro III, cap. XI, "Il Palantír".

La Sfera di Osgiliath, conosciuta anche coi nomi di Pietra di Osgiliath o Palantír di Osgiliath, era la più grande e potente delle sette pietre veggenti che Elendil riuscì a salvare dalla distruzione di Númenor e a portare nella Terra di Mezzo.

Custodita nella Rond Giliath di Osgiliath, andò perduta durante la Guerra delle Stirpi a seguito dell'assedio della città condotto da Castamir l'Usurpatore e mai più ritrovata.

Descrizione[]

Il Palantír viene descritto come il più grande delle sette pietre veggenti possedute dai Dúnedain. Costruito nel medesimo materiale cristallino, era tuttavia il più potente di questi artefatti elfici e in grado di mettere in comunicazione tutte le pietre contemporaneamente. Era custodita in una stanza dedicata della Rond Giliath e solamente il Re e i suoi più stretti consiglieri ne avevano accesso.

Storia[]