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Il Secondo Fratricidio, conosciuto anche come Secondo Saccheggio del Doriath, fu una battaglia combattuta nel 506 PE tra i Figli di Fëanor e gli Elfi del Doriath guidati da Dior Eluchil per il possesso del Silmaril recuperato da Beren e Luthien.

La battaglia causò la definitiva rovina del Doriath e molti insigni signori vi trovarono la morte: morirono infatti tre dei sette figli di Fëanor (Celegorm, Caranthir e Curufin) e morirono anche Dior e sua moglie Nimloth, mentre i suoi figli Elúred ed Elurín scomparvero nel nulla, abbandonati nei boschi dai perfidi servi di Celegorm.

Tuttavia fu un massacro inutile, visto che il Silmaril non venne recuperato dai fëanoriani, ma fu invece salvato da Elwing che, aiutata da Celeborn, guidò i superstiti dei Sindar presso le Bocche del Sirion.

Antefatti[]

Ormai privo della Cintura di Melian il Doriath era quasi totalmente indifeso davanti alle invasioni di nemici esterni, come aveva dimostrato l'invasione dei Nani di Nogrod. Tuttavia Dior volle provare a restaurare la gloria del regno che era stato di suo nonno e giunse a Menegroth insieme alla sua famiglia intenzionato a rimanervi come Re.

Quando i suoi genitori passarono a miglior vita, da Tol Galen giunse un messaggero che portava a Dior la Nauglamír con incastonato il Silmaril che quasi cinquant'anni prima Beren e Luthien avevano recuperato ad Angband. Dior, dunque, si cinse con la collana e dicono che apparve come il più bello di tutti i Figli di Ilúvatar.

Accadde allora che i Figli di Fëanor, che si erano astenuti dall'attaccare Beren e Lúthien per timore della reazione degli altri popoli del Beleriand, sentirono il dovere del Giuramento farsi avanti prepotentemente nei loro cuori, e inviarono un messaggero a Dior intimandogli di consegnargli il Silmaril.

Dior rifiutò l'ultimatum sostenendo che ormai i loro diritti sul gioiello erano nulli, oscurati dall'impresa dei suoi genitori. Allora i Fëanoriani, tra i quali i più attivi erano Caranthir e Celegorm, radunarono un esercito per invadere il Doriath e impadronirsi del gioiello con la forza.

La battaglia[]

Celegorm, Dior by Ayane

Dior affronta Celegorm, Ayane.

L'armata dei Figli di Fëanor colse i Sindar di sorpresa e riuscì ad ucciderne molti, ma questi si riebbero e guidati da Dior opposero una strenua resistenza ai Noldor. Tuttavia i soldati di Maedhros erano degli esperti guerrieri e riuscirono a farsi strada fino al Menegroth dove avvenne lo scontro più sanguinoso: Dior affrontò i nemici alla testa dei suoi guerrieri e duellò contro Celegorm, uccidendolo dopo un duro scontro, ma morì a sua volta per le ferite riportate.

Nel corso della battaglia trovò la morte anche Nimloth, la moglie di Dior, forse uccisa nella confusione per errore, e altri due Figli di Fëanor, Caranthir e Curufin. Tuttavia i fëanoriani non recuperarono il Silmaril in quanto i Sindar superstiti riuscirono a trarlo in salvo assieme a Elwing, la figlia maggiore di Dior, e a fuggire presso le Bocche del Sirion.

Nelle mani dei Figli di Fëanor rimasero dunque i figli di Dior, Eluréd e Elurín, che tuttavia vennero presi dai servi di Celegorm i quali, per vendicare la morte del loro signore, li abbandonarono nella foresta; inutilmente Maedhros li cercò per giorni chiamandoli a gran voce.

Conseguenze[]

Il Secondo Fratricidio segnò la fine del Doriath, che venne definitivamente abbandonato dai suoi abitanti, i quali si divisero tra coloro che cercarono rifugio presso le Bocche del Sirion o chi invece decise di attraversare gli Ered Luin e lasciare definitivamente il Beleriand.

Inoltre questo evento terribile scavò un solco insanabile tra i figli di Fëanor e gli altri popoli del Beleriand, rendendo questi più deboli a favore di Morgoth, che ormai considerava il Giuramento di Fëanor come il suo migliore alleato.

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