Il Secondo Assedio di Imladris fu un'assedio combattuto durante la Guerra tra Angmar e Arnor e che vide contrapposte le forze del Re Stregone e gli Elfi di Imladris guidati da Elrond. Non si hanno molte informazioni riguardo a questa battaglia, ma si concluse con la vittoria di Elrond.
Antefatti[]
Nel 1300 TE Sauron aveva inviato il Signore dei Nazgûl, il suo servitore più potente, nel nord dell'Eriador affinché si adoperasse per la caduta del regno dei regni dei Dúnedain del Nord. Egli fondò quindi il regno di Angmar, divenendo noto come Re Stregone di Angmar, e in poco tempo riuscì a rendere suo vassallo il regno del Rhudaur, più debole dei tre regni dei Dúnedain nati dalla scissione del regno di Arnor. Una volta soggiogato il Rhudaur il Re Stregone dichiarò guerra aperta ai regni dell'Arthedain e del Cardolan, ma tra i gli alleati dei Dúnedain vi era il signore di Imladris Elrond, e il Re di Angmar temeva il suo potere.
L'Assedio[]
In un anno imprecisato tra il 1356 TE e il 1409 TE il Re Stregone decise di provare ad eliminare la minaccia di Imladris e prese dunque d'assalto la roccaforte elfica con le sue armate. Tuttavia le sue forze non erano paragonabili a quelle di Sauron nella Seconda Era, e nonostante la violenza dell'assalto Elrond (forse anche grazie al potere di Vilya) fu in grado di resistere all'attacco e grazie anche ai rinforzi giunti da Lothlórien riuscì a contrattaccare e a respingere le forze di Angmar nel nord.
Conseguenze[]
Dopo la sconfitta subita nell'assedio il Re Stregone decise di non rischiare più nell'attaccare Elrond, e si limitò a tenerlo sotto sorveglianza. Fino alla caduta di Angmar nel 1975 TE Imladris non fu più soggetta ad attacchi e rimase un rifugio sicuro per coloro che cercavano riparo dal male che si stava diffondendo nell'Eriador.