- "«Questo è il consiglio di Ilúvatar entro il mio cuore: che noi si debba riprendere il dominio di Arda, a qualsiasi prezzo, liberando i Quendi dall'ombra di Melkor»"
- —Manwë al consiglio dei Valar, Il Silmarillion, cap. III, "L'avvento degli Elfi e la cattività di Melkor".
La Seconda Guerra delle Potenze, altrimenti detta Guerra per Amore degli Elfi, fu il secondo conflitto tra Melkor e i Valar per il controllo di Arda, avvenuto in seguito al Risveglio degli Elfi.
Antefatti[]
Per approfondire, vedi la voce Risveglio degli Elfi. |
Dopo la distruzione di Almaren, Melkor raccolse tutti i suoi seguaci in Utumno e produsse mostri di diversi generi che per molto tempo turbarono il mondo. Costruì anche un'altra fortezza, Angband, non lontana dalle rive nordoccidentali del mare, per restistere da ogni assalto che venisse da Aman, e a comandare quel luogo forte era Sauron. Quando giunsero gli Elfi, Melkor fu il primo a essere consapevole del loro Risveglio e inviò ombre e spiriti malvagi a irretirli.
Forze in campo[]
Esercito dei Valar[]
Forze di Morgoth[]
Il Conflitto[]
Per approfondire, vedi la voce Assedio di Utumno. |
Quando anche i Valar si accorsero della comparsa degli Elfi, diedero il via alla Seconda Guerra contro Melkor. Mai Melkor si dimenticò quella guerra, che fu la causa della sua rovina, poichè condotta solo per amore degli Elfi. L'assalto dei Valar si concentrò nella regione nordoccidentale della Terra di Mezzo.
Ma la vittoria dell'esercito di Valinor fu rapida: i servi di Melkor fuggirono davanti a esso e si ritirarono in Utumno. Giunti nella Terra di Mezzo, i Valar posero una guarnigione a guardia di Cuiviénen; cosicchè gli Elfi nulla seppero della grande Battaglia delle Potenze, salvo che la terra tremava e gemeva sotto i loro piedi e le acque erano sommosse, e al nord s'accendevano bagliori di immani fuochi.
Lungo e duro fu l'Assedio di Utumno, e molte le battaglie che si combatterono davanti ai suoi cancelli e in quel tempo la forma della Terra di Mezzo fu nuovamente mutata. Alla fine però le porte di Utumno furono infrante e le sua Aule scoperchiate e Tulkas, in veste di campione dei Valar, combattè contro Melkor e lo atterrò.
- "Alla fine, però, le porte di Utumno vennero infrante e le aule scoperchiate, e Melkor cercò di fuggire nell'estrema voragine. Allora Tulkas s'avanzò in veste di campione dei Valar, e combatté con lui e lo atterrò; e Melkor fu legato con la catena Angainor che Aulë aveva forgiato, e condotto in cattività; e il mondo ebbe pace per una lunga era."
- —Il Silmarillion, cap. III, "L'Avvento degli Elfi e la Cattività di Melkor"
Melkor fu catturato e legato con la catena Angainor, forgiata da Aulë, e condotto in cattività nelle Aule di Mandos. Ma, nella fretta del loro assalto, i Valar non avevano esplorato fino in fondo le voragini e le aule nascoste di Angband e Utumno e molte creature, tra cui anche Sauron, sopravvissero.
Conseguenze[]
Per approfondire, vedi la voce Grande Viaggio. |
La guerra devastò le regioni della Terra di Mezzo e il volto del continente fu modificato. Il Grande Mare che saparava la Terra di Mezzo da Aman divenne più grande e profondo; si creò un golfo a sud e piccole baie minori furono scavate tra il Grande Golfo e Helcaraxë all'estremo nord. Furono create le Montagne dell'Hithlum e gli altopiani del Dorthonion. Si formò il fiume Sirion, che fluiva nella Baia di Balar, anch'essa generata negli scontri.
Liberi dal male, gli Elfi furono invitati a Valinor e intrapresero un lungo viaggio attraverso la Terra di Mezzo che vide la nascita di diverse divisioni e culture negli Elfi. Il risultato fu la colonizzazione delle parte occidentale della Terra di Mezzo da parte dei Figli di Ilúvatar.