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La Seconda Battaglia dei Guadi dell'Isen fu uno scontro combattuto il 2 Marzo 3019 TE tra le forze di Isengard e l'esercito di Rohan durante la Guerra dell'Anello. Nonostante il proprio valore i Rohirrim furono sconfitti e l'esercito di Saruman ebbe la strada spianata per attaccare il Fosso di Helm, dove Théoden si era asserragliato per respingere un eventuale attacco.

Antefatti[]

Dopo la Prima Battaglia, combattuta appena una settimana prima e nella quale aveva trovato la morte il principe Théodred, il comando militare dell'Ovesfalda era passato a Erkenbrand che aveva incaricato Elfhelm di provvedere a lasciare un presidio nei pressi dei guadi dell'Isen, al fine di sorvegliare il confine occidentale di Rohan contro una nuova incursione da parte di Isengard.

Forze in campo[]

Rohan[]

Temendo un nuovo attacco da parte delle forze di Saruman, Erkenbrand aveva incaricato il suo subordinato Elfhelm di provvedere a costituire un forte presidio contro le minacce provenienti da Isengard. Per questo motivo presso i Guadi dell'Isen era stato allestito un accampamento fortificato, sorvegliato da una guarnigione forte di almeno 4,000 uomini.

Saruman e alleati[]

Intenzionato a liberare la strada verso Rohan il prima possibile, Saruman scagliò nella mischia preponderanti forze contro i Rohirrim. La fanteria, che da sola numericamente era quasi il doppio degli avversari, era composta per la maggior parte dai feroci Uruk-hai, ma vi era anche un forte contingente formato da Uomini del Dunland. Inoltre vi era anche una numerosa truppa composta da orchi a cavallo di feroci warg.

La Battaglia[]

Le truppe inviate da Saruman erano relativamente poche, ma superavano comunque di molto il numero dei difensori dei guadi. La riva occidentale era tenuta da Elfhelm, mentre quella orientale era difesa da Grimbold; entrambi disponevano di una forza di all'incirca 2,000 uomini. Saruman aveva diviso in due il proprio esercito così una parte, la meno numerosa, attaccò il lato di Elfhelm, mentre la maggior parte delle truppe investivano la riva tenuta da Grimbold. Preso alla sprovvista e temendo di venire circondato Elfhelm si ritirò in disordine, lasciando così Grimbold da solo a sostenere l'attacco dei soldati di Isengard.

A differenza del collega Grimbold, benché in estrema inferiorità numerica, mantenne saldamente le posizioni ma, per evitare di essere accerchiato, fu costretto a ritirarsi all'interno del proprio campo fortificato sull'isolotto al centro dell'Isen dove formò un muro di scudi. Qui attese invano aiuto da Elfhelm e Erkenbrand, ma quando comprese che non avrebbe ricevuto rinforzi decise di tentare il tutto per tutto: radunati i cavalieri rimastigli li divise in due colonne e le mandò a caricare il nemico sia a nord che a sud.

Tale azione comportò il sacrificio di centinaia di uomini, ma dette modo a Grimbold di salvare la maggior parte dei suoi soldati che tuttavia, in preda alla confusione, non mantennero la formazione e si dispersero nella regione dell'Ovestfalda in gruppi più piccoli.

Conseguenze[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Battaglia del Fosso di Helm.

Con la conquista dei Guadi dell'Isen le forze di Saruman ebbero la strada spianata per avanzare verso il Fosso di Helm, presso il quale si era diretto Re Théoden assieme ad Aragorn e alla guarnigione di Edoras.

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