Lo Scettro di Annúminas era uno dei tesori di Númenor, assieme all'Anello di Barahir all'Elendilmir e a Narsil, che Elendil l'Alto riuscì a salvare dalla distruzione dell'isola e a portare nella Terra di Mezzo. In seguito lo scettro entrò a far parte dei tesori del regno di Arnor e divenne uno dei simboli dell'autorità del sovrano. Dopo la caduta di Arnor fu custodito a Imladris da Elrond che s'incaricò di proteggerlo e tramandarlo agli eredi di Isildur una volta che questi avessero raggiunto la maggiore età. Con la restaurazione del Reame Unito di Arnor e Gondor ad opera di Re Elessar (Aragorn) lo scettro riprese il suo posto nelle mani del Re.
Storia[]
Lo Scettro inizialmente era il simbolo del potere dei Principi di Andúnië a Númenor; siccome la casata dei Principi era strettamente imparentata con i Re di Númenor questo oggetto fu creato sul modello dello Scettro del Re, del quale poteva considerarsi una copia. Con Ar-Pharazôn lo scettro originale andò perduto, ma Elendil riuscì a salvare la copia e a portarla nella Terra di Mezzo assieme ad altri tesori. Lo scettro divenne quindi il simbolo della regalità dei Re di Arnor e assunse il nome di Scettro di Annúminas in virtù del fatto che la prima capitale del Regno fu la città di Annúminas. Lo scettro fu tramandato da Valandil ai suoi discendenti e per quasi duemila anni fu il simbolo dei Re di Arnor. Dopo la more di Arvedui e la caduta dell'Arthedain, il Principe Aranarth decise di affidare lo scettro e gli altri tesori della casata a Elrond Mezzelfo che si assunse l'incarico di custodirli e tramandarli ai discendenti della linea di Isildur. Nel 2951 TE Elrond tramandò a Aragorn l'Anello di Barahir e i frammenti di Narsil come voleva la tradizione; tuttavia trattenne lo Scettro di Annúminas, dicendo che glielo avrebbe restituito quando se ne sarebbe dimostrato degno, e cioè quando avesse rivendicato il titolo di Re. Nel 3019 TE con la sconfitta di Sauron Re Elessar restaurò il Reame Unito di Gondor e Arnor e lo scettro fu portato a Minas Tirith. Nel 120 QE, sentendo approssimarsi la fine, Aragorn chiamò suo figlio Eldarion e gli cedette la Corona di Gondor e lo scettro prima di recarsi alle Case dei Re e addormentarsi.