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"Tra i servi del Nemico che hanno nomi, il massimo era lo spirito che gli Eldar chiamavano Sauron, ovvero Gorthaur il Crudele, che in origine era dei Maiar di Aulë e che continuò ad avere grande parte nella tradizione di quel popolo. In tutte le trame di Melkor, il Morgoth in Arda, in tutte le sue diramate opere e negli intrighi della sua malizia, Sauron aveva parte, ed era meno perfido del suo padrone solo in quanto a lungo aveva servito un altro anziché sé stesso. Ma in tardi anni si levò, simile ad ombra di Morgoth, e lo seguì passo passo, lungo il rovinoso sentiero che lo trasse giù nel vuoto."
Il Silmarillion, Valaquenta, "I Nemici".

Sauron, conosciuto anche come Oscuro Signore o Signore degli Anelli, fu un potente Ainur appartenente alla stirpe dei Maiar che all'alba dei tempi fu attratto dalla gloria di Melkor e convertito al male dal Vala ribelle.

Fu il più crudele e agguerrito servitore dell'Oscuro Signore di Angband durante la Prima Era, temuto da tutti gli avversari di Morgoth e noto per essere un potente negromante ed un astuto capitano di eserciti. In seguito alla sconfitta del suo padrone nella Guerra d'Ira, dopo essere fuggito dal giudizio dei Valar, assunse il ruolo Oscuro Signore e continuò a portare terrore nella Terra di Mezzo fino alla sua sconfitta definitiva avvenuta alla fine della Terza Era avvenuta durante la Guerra dell'Anello.

Fu colui che insegnò ai Noldor dell'Eregion i segreti della forgiatura degli Anelli del Potere e il maggior responsabile del declino del Regno di Numenor e della stirpe dei Dúnedain.

Nomi e titoli

Etimologia

Nel corso della sua esistenza Sauron fu noto con molti nomi: quando ancora era un Maia al servizio del Vala Aulë egli era conosciuto come Mairon che significa "Ammirabile".

Dopo la sua corruzione ad opera di Melkor cambiò nome in Sauron che significa "Aborrito"; altre forme di questo nome sono Thauron e Thû. Egli non concede tuttavia a nessuno dei propri servitori, salvo ad alcuni suoi fedeli luogotenenti come la Bocca di Sauron, di pronunciare il suo nome.

Durante le guerre del Beleriand contro gli Elfi assunse il nome di Gorthaur, che significa "Terrore Crudele". Con la sconfitta del suo signore egli fuggì nell'est della Terra di Mezzo, per poi riapparire quasi mille anni dopo sotto le mentite spoglie di Annatar che significa letteralmente "Signore dei Doni", cercando di irretire gli Elfi; durante quel periodo fu noto anche con i soprannom di Artano, che significa "Magnifico Fabbro", e Aulendil, ovvero "Caro ad Aulë", per la sua abilità nel creare artefatti magici.

Durante la sua cattività a Númenor riassunse il suo nome di Mairon. ma i numenoreani lo chiamarono Zigûr che in Adûnaico significa "Stregone".

Titoli

Parimenti come il suo antico padrone Morgoth, anche Sauron nel corso dei secoli si attribuì o gli attribuirono diversi titoli, dei quali riportiamo un elenco:

  • Signore dei Mannari
  • Oscuro Signore (titolo assunto dopo la sconfitta di Morgoth, il primo Oscuro Signore)
  • Signore di Mordor
  • Signore di Barad-dûr
  • Signore degli Anelli
  • Creatore dell'Unico
  • Ingannatore
  • Negromante
  • Grande Occhio
  • Il Nemico
  • Ombra dell'Est
  • Mano Nera
  • Oscuro Potere

Nel libro de Il Signore degli Anelli viene detto che Sauron non concede ai propri servitori di chiamarlo per nome, dunque Orchi, Numenoreani Neri e altri suoi sudditi sono soliti riferirsi a lui attraverso uno dei suoi titoli.

Descrizione

Poteri e abilità

File:Annatar.jpg

Annatar.

Sauron è forse uno dei più potenti tra i Maiar, in grado di stare alla pari con Eönwë e Melian. La soglia dei suoi poteri è talmente grande che lo si può porre appena al di sotto degli Aratar, anche se la corruzione di Morgoth potrebbe averne affievolito l'essenza, seppur non di molto.

Poiché è stato servitore di Aulë egli è particolarmente abile nella fabbricazione di artefatti magici ed è addentro a molti dei segreti della terra e delle sue risorse. Al massimo della sua potenza Sauron era in grado di proiettare la sua volontà e influenzare le menti in luoghi molto distanti, capacità che perse con la sottrazione dell'Unico da parte di Isildur; tuttavia è ancora in grado di esercitare tale potere servendosi di oggetti come i Palantír, e sono ben pochi (probabilmente nessuno) quelli in grado di resistere direttamente al suo influsso.

In quanto Maia di Aulë e servitore di Morgoth egli ha il potere di manipolare a suo piacimento la materia che lo circonda. Inoltre anticamente Sauron aveva la facoltà di mutare il proprio aspetto: a seconda delle occasioni riusciva a trasformarsi in un animale, in un orribile demone oppure poteva assumere la forma rassicurante di un elfo o di un uomo per meglio ingannare le sue vittime.

Nel Silmarillion si narra come per affrontare Huan si trasformò di un orrido mannaro ma, sconfitto, cercò prima di fuggire mutandosi in un vampiro alato, per poi tramutarsi in una nube scura e temporalesca una volta lasciato andare da Luthien. Dopo la sconfitta di Morgoth egli si presentò a Eonwë nella sua forma più bella impetrando il perdono, che tuttavia non gli fu concesso, poiché l'Araldo di Manwë non ne aveva il potere.

Nella Seconda Era per due volte assunse la forma di un bellissimo elfo: la prima quando, con il nome di Annatar, insegnò ai Noldor dell'Eregion a forgiare gli Anelli del Potere, la seconda a Númenor quando col nome di Zigûr, divenne il più intimo consigliere di Ar-Pharazôn. Dopo la distruzione dell'Ovesturia egli perse per sempre la facoltà di assumere la forma di elfo o qualsiasi altra creatura bella che esistesse in Arda, e da allora in poi poté trasformarsi unicamente in orride e spaventose forme.

Aspetto e carattere

File:Sauron-0.jpg

Ipotesi sull'aspetto di Sauron.

Sauron un tempo aveva la facoltà di cambiare a piacimento il proprio aspetto, assumendo sia forme bellissime che orripilanti a seconda della situazione. A seguito dell'Akallabêth perse la facoltà di assumere belle forme, e da allora l'Oscuro Signore viene descritto come una figura umana spaventosa, molto alta (anche se non gigantesca), rappresentazione fisica della malizia e dell'odio del mondo.

Benché ne Il Signore degli Anelli venga accennato al fatto che dopo la perdita dell'Anello non sarebbe più in grado di assumere forma fisica, Gollum afferma di averlo visto durante gli interrogatori a cui fu sottoposto a Barad-dûr, e lo descrive come una grande, malvagia, nera e terribile figura più alta di un uomo la cui mano nera (destra) aveva solo quattro dita; ciò fa pensare che, similmente a Morgoth con le ferite inflittegli da Fingolfin, egli non sia in grado di rigenerare il dito che gli fu tagliato da Isildur.

Sauron è inoltre dotato di una grande intelligenza ed è un esperto manipolatore, esattamente come il suo Signore Morgoth. Tuttavia tra Melkor e il suo Luogotenente esisteva una differenza fondamentale: il Vala ribelle infatti voleva il dominio incontrastato di Arda intera ed era disposto a distruggere il mondo, mentre Sauron era invece più misurato nei suoi obiettivi: egli infatti, avendo servito Aulë per molto tempo, aveva una grande passione nel creare oggetti e, a differenza del suo Signore, non voleva l'intera Arda ma si sarebbe accontentato della Terra di Mezzo al fine di dominarla e plasmarla a suo piacimento.

Servi e alleati

  • Draugluin: fu uno dei primi e più spaventosi servitori di Sauron durante la Prima Era, quando egli ancora serviva Morgoth come Luogotenente di Angband. Egli fu il primo della stirpe dei Mannari creati da Sauron e il più terribile della sua specie, tanto che il suo nome incuteva paura in tutto il Beleriand. Venne ucciso da Huan il Mastino di Valinor, il quale poi ne dette la pelle a Beren affinché potesse penetrare in Angband.
  • Thuringwethil: era la messaggera di Sauron durante la Prima, che spesso assumeva la forma di uno spaventoso vampiro alato e si occupava dello scambio di messaggi e notizie tra Morgoth e Sauron quando quest'ultimo risiedeva in Tol-in-Gaurhoth, ma come Draugluin venne uccisa da Huan per impedire che Morgoth venisse informato della perdita della fortezza. Lúthien utilizzò la sua pelle per assumerne le sembianze e penetrare ad Angband assieme a Beren travestito da Draugluin.
  • Nazgûl: tra tutti i servi dell'Oscuro Signore i Nove Cavalieri Neri erano indubbiamente i più temuti dai Popoli Liberi della Terra di Mezzo. Essi un tempo erano uomini, maghi guerrieri e re, estremamente ambiziosi ai quali Sauron fece dono di nove Anelli del Potere; tali artefatti conferirono loro un enorme potere e allungarono moltissimo la loro vita, tuttavia essi con il tempo divennero schiavi della volontà di Sauron, riducendosi a spettri di pura malvagità completamente sottomessi.
  • Re Stregone: egli fu il più potente e pericoloso servitore di Sauron tra la Seconda e la Terza Era. Era il più potente dei Nazgûl, gli Spettri dell'Anello, e durante i conflitti che videro l'Oscuro Signore contrapporsi alle forze dei Popoli Liberi della Terra di Mezzo ricoprì il ruolo di comandate supremo degli eserciti di Mordor. A lui Sauron affidò il compito di distruggere il reame dei Dúnedain del nord, cosa che raggiunse fondando il reame di Angmar e conducendo una guerra secolare contro i regni dell'Arthedain e del Cardolan; fu inoltre il responsabile dell'estinzione della Linea di Anárion e l'artefice della conquista di Minas Ithil che, ridenominata Minas Morgul, divenne la sua residenza. Durante la Guerra dell'Anello dette la caccia a Frodo, che riuscì a pugnalare con una Lama Morgul a Colle Vento, e guidò le armate di Mordor contro il regno di Gondor. Venne ucciso da Éowyn e Merry durante la Battaglia dei Campi del Pelennor, non prima di aver ferito mortalmente Re Théoden e aver contagiato i suoi uccisori con l'Alito Nero.
  • Bocca di Sauron: si tratta di un uomo della stirpe dei Númenóreani Neri, ovverosia Dúnedain che avevano rinnegato la fedeltà ai Valar e l'amicizia con gli Elfi per votarsi completamente al male. Non è chiaro quale servizio svolgesse al servizio dell'Oscuro Signore ma prima della Battaglia del Morannon fu l'araldo che l'Oscuro Signore inviò a parlamentare con Aragorn e Gandalf.
  • Gothmog: a differenza del suo omonimo della Prima Era, il Signore dei Balrog, non si sa se fosse un orco o un uomo, ma probabilmente apparteneva alla stirpe dei Númenóreani Neri. Dopo la morte del Re Stregone di Angmar assunse il comando delle armate di Mordor nella Battaglia dei Campi del Pelennor e fu sul punto di vincere la battaglia, ma l'arrivo di Aragorn con i rinforzi del Sud sconvolse i suoi piani e alla fine gli eserciti di Sauron vennero sconfitti.
  • Saruman: anticamente un Maia della schiera di Aulë, esattamente come Sauron in origine, fu il capo del Bianco Consiglio e degli Istari, i messaggeri inviati dai Valar nella Terra di Mezzo per aiutare i popoli a combattere contro Sauron. Corrotto dallo studio delle arti del Nemico, alla fine lo Stregone maturò il desiderio di ritrovare per sé l'Unico Anello e utilizzarlo per sconfiggere Sauron e diventare il nuovo dominatore della Terra di Mezzo. Per fare questo inizialmente si presentò come alleato dell'Oscuro Signore, con il quale comunicava attraverso la Pietra di Orthanc, ma in realtà faceva il doppio gioco nell'attesa dell'occasione migliore per tradire anche Sauron sebbene pare che egli fosse perfettamente al corrente dei propositi del suo "alleato".
  • Serpente Nero: fu un generale degli Haradrim che comandò la cavalleria dell'Esercito di Mordor durante l'Assedio di Gondor e la Battaglia dei Campi del Pelennor. Venne ucciso da Théoden poco prima che questi venisse abbattuto dal Re Stregone.

Storia

Origini e la corruzione

Mairon by Elena Kukanova

Sauron quando ancora era Mairon by Elena Kukanova.

"Nulla infatti è malvagio sin da principio; neppure Sauron lo era."
—Elrond su Sauron, Il Signore degli Anelli, libro II, cap. II, "Il Consiglio di Elrond".

Egli era in origine conosciuto con il nome di Mairon l'Ammirabile e apparteneva alla stirpe dei Maiar. In particolare, egli era stato un servitore del Vala Aulë, come anche Saruman d'altronde, dal quale apprese l'arte di manipolare gli elementi della terra e di fabbricare oggetti come gli Anelli del Potere, conoscenze che in seguito utilizzò per cercare di corrompere gli Elfi e gli Uomini.

Ad ogni modo, Sauron fu presto irretito dall'Oscuro Nemico Melkor, più tardi conosciuto come Morgoth, e diventò una creatura malvagia: tradì i Valar e divenne il suo servo più potente assieme a Gothmog cui comunque era superiore in grado. Fu messo al comando di Angband, una fortezza del male costruita tra le Ered Engrin a nord del Beleriand. In seguito, Melkor fu sconfitto e catturato dai Valar durante la Seconda Guerra delle Potenze ma Sauron riuscì a sfuggire e a nascondersi in attesa del ritorno del suo padrone insieme ad altri suoi servitori, tra cui diversi Balrog.

La Prima Era e la Guerra dei Gioielli

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Guerra dei Gioielli.
File:Sauron aka Gorthaur.png

Sauron nelle vesti di Signore dei Mannari.

"Sauron era divenuto uno stregone di spaventosa potenza, padrone di ombre e fantasmi, di tenebrosa sapienza e crudelissima forza, tanto da deformare tutto ciò che toccava e stravolgere tutto ciò che governava, signore di lupi mannari; il suo dominio era perenne tormento."
Il Silmarillion, cap. XVIII, "La Rovina del Beleriand e l'Uccisione di Fingolfin".

Al ritorno di Melkor, Sauron si riunì a lui nella lotta contro i Noldor, i quali avevano lasciato il Reame Beato guidati da Fëanor, in quella che in seguito sarebbe divenuta nota come la Guerra dei Gioielli. In questo periodo, Sauron, con il nome di Gorthaur il Crudele, divenne noto per la sua stregoneria e la sua maestria nelle illusioni dovuta al fatto che poteva cambiare aspetto. I suoi servi erano Draugluin (Signore dei Lupi Mannari) e Thuringwethil (il suo araldo vampiro).

File:Tol in gaurhoth by terazashim .jpg

La fortezza di Tol-in-Gaurhoth in un'illustrazione.

Quando Morgoth lasciò Angband per corrompere gli Uomini, dei quali aveva per primo saputo del loro risveglio, l'Oscuro Signore lasciò che fosse Sauron ad assumere il comando della guerra contro gli Elfi per alcuni decenni. Nel 455 PE, a seguito della Dagor Bragollach e la morte del Re dei Noldor Fingolfin, Sauron guidò un grande attaccò contro il Passo del Sirion conquistando la Minas Tirith e obbligando Orodreth e gli elfi che la difendevano a fuggire per aver salva la vita. Egli si stabilì dunque in quella fortezza facendone la propria dimora e rendendola un luogo di orrore e paura, piena di lupi mannari e temuta prigione per i nemici di Morgoth e divenne nota come Tol-in-Gaurhoth.

Nel 459 PE Sauron ricevette dall'Oscuro Signore il compito di stroncare l'attività di Barahir e dei suoi fuorilegge, i quali conducevano una guerriglia spietata contro le forze di Angband nella regione del Dorthonion. Servendosi della sua magia, nel 460 PE egli riuscì a catturare Gorlim, uno dei compagni di Barahir, e con l'inganno lo convinse a rivelare la posizione del rifugio dei fuorilegge, per poi ucciderlo subito dopo. Barahir venne ucciso, ma suo figlio Beren sopravvisse e recuperò l'Anello del padre che era stato di Finrod Felagund. Per alcuni anni Beren continuò da solo la lotta contro le forze di Morgoth nel Dorthonion e Sauron gli dette una caccia spietata, senza tuttavia mai catturarlo. Alla fine l'uomo, ormai alle strette, decise di abbandonare la terra natale e recarsi a sud; la sua improvvisa scomparsa non allarmò Sauron che, reputando compiuto il suo incarico se ne tornò nella propria fortezza.

Alcuni anni più tardi, nel 465 PE Beren, accompagnato da Finrod e altri undici compagni, tentò di raggiungere Angband e compiere così la missione affidatagli da Thingol di impadronirsi di uno dei Silmaril della Corona Ferrea. Per tentare di eludere la sorveglianza del Passo del Sirion, Beren e compagni si erano travestiti da orchi nel tentativo di passare inosservati; tuttavia Sauron, insospettito dal fatto che una truppa di servi di Morgoth non esibisse i segnali di riconoscimento prescritti, scoprì il trucco e li fece catturare e tradurre al suo cospetto nella fortezza.

File:Finrod vs Sauron.jpg

Sauron e Finrod si affrontano in un duello magico nel salone di Tol-in-Gaurohoth.

Nella sala ebbe dunque luogo un fiero duello di magia tra Sauron e Finrod, che tuttavia vide perdente il Re elfico.

"Intonò un canto di stregoneria:
Forare, violare, fellonia,
E svelare, scoprire, tradire.
Ma Felagund, senza basire,
Rispose, questo cercando di dire:
Resistere contro il potere,
E fedeltà e segretezza tenere
Come torre, e liberi stare:
Di cangiare e forma mutare;
Lacci elusi, trappole infrante,
Carceri aperte, catene schiante.

Avanti e indietro andavano i canti,
Girando, oscillando, via via più tonanti.
Saliva la voce, Felagund resisteva
E la magia e la potenza metteva
Di tutti gli Elfi in ciò che diceva.
Ed ecco dolci nel buio gli alati
Del Nargothrond cantare beati
E più lontana la voce dell'onda
Di là , in Occidente, lungo la sponda,
La spiaggia di perle, degli Elfi la terra.

S'accrebbe il buio, infuriava la guerra
In Valinor. Rosso sangue scorreva
Accanto al Mare, e il Noldo uccideva
Il Marinaio, e rubava le navi,
Le navi bianche, leggere e soavi;
Dal porto salpava. E gemono i venti,
Urlano i lupi coi ladri fuggenti.
Mormora il ghiaccio del Mare alle foci.
Soffrono in Angband pene atroci
Gli schiavi. Tuono, fuoco ardente -
E Finrod crolla abbattuto, perdente.
"
—Duello tra Finrod e Sauron, Il Silmarillion, cap. XIX, "Di Beren e Luthien"
File:"Egli li minacciò di terribili torture" by Elena Kukanova.png

Sauron minaccia Finrod suo prigioniero in un'illustrazione di Elena Kukanova.

Abbattuta la resistenza di Finrod, Sauron fece portare Beren e i suoi compagni nelle prigioni della fortezza. Qui dapprima con lusinghe e poi con la minaccia di crudeli torture, cercò di scoprire il motivo per il quale uno dei più insigni Principi dei Noldor si aggirasse nelle terre dell'Oscuro Signore in compagnia di un uomo. Tuttavia nessuno dei membri della compagnia cedette né rivelò il motivo della loro missione. Allora Sauron escogitò un nuovo crudele metodo per cercare di spingerli a confessare: egli infatti cominciò ad inviare nelle celle dei prigionieri il quale, a intervalli regolari, uccideva brutalmente uno dei compagni di Finrod e Beren, sperando che il terrore convincesse uno di loro a cedere. Tuttavia nessuno dei compagni tradì il proprio signore e alla fine rimasero solo Finrod e Beren, che Sauron aveva tenuto per ultimi sospettando che si trattasse di personaggi illustri Quando fu il turno di Beren il Re Elfico di frappose tra lui e la sua vittima e, benché fosse disarmato, gli tenne testa al lupo di Sauron riuscendo ad ucciderlo a mani nude ma morendo poco dopo per le gravi ferite riportate.

Sauron soggiogato da Huan by Denis Gordeev

Sauron viene soggiogato da Huan e costretto a sottostare alle richieste di Luthien.

La situazione venne salvata da Lúthien e Huan, i quali giunsero in soccorso di Beren presentandosi davanti ai cancelli di Tol-in-Gaurhoth e lanciando la propria sfida a Sauron. Dapprima il Luogotenente di Morgoth si limitò ad inviare contro le proprie schiere di Mannari, ma questi vennero uccisi uno ad uno da Huan; allora Sauron inviò contro di esso Draugluin, il più potente dei suoi servitori, tuttavia Huan lo batté senza difficoltà e il Padre dei Mannari, ferito mortalmente, ritornò dal suo padrone e con le ultime forze gli annunciò:«Huan è qui». Essendo a conoscenza della profezia che prevedeva la morte di Huan in combattimento contro il più grande dei Mannari, Sauron assunse dunque la forma di un terribile Lupo, il più grande fino ad allora mai esistito, ed uscì ad affrontare il mastino dei Valar.

Tale fu il terrore che la sua figura suscitava, che al suo apparire anche Huan ebbe un attimo di tentennamento. Allora Sauron tentò di attaccare Luthien, ma Huan fu su di lui e, dopo una breve e intensa lotta, lo soggiogò.

"Ma né incantesimo né stregoneria, zanna o veleno, arte diabolica o forza belluina potevano soverchiare Huan di Valinor, il quale afferrò il suo nemico per la gola e lo inchiodò al suolo. Allora Sauron cambiò forma, da lupo divenendo serpente, e poi da mostro tornando al suo solito aspetto; ma gli era impossibile sfuggire alla presa di Huan senza abbandonare affatto il proprio corpo. Prima che il suo lurido spirito ne abbandonasse la tenebrosa carcassa, Lùthien gli si accostò e gli disse che il suo spettro, denudato della veste di carne, sarebbe tornato tremante da Morgoth; e poi soggiunse: «Là in eterno il tuo nudo essere subirà il tormento del disprezzo di Morgoth, dai cui occhi sarai trafitto, a meno che tu non ceda a me il dominio della tua torre ». Sauron allora si arrese, e Lùthien assunse la signoria dell’isola e di tutto quanto era in essa; e Huan lo lasciò. E immediatamente Sauron assunse la forma di un vampiro, vasto come una nube scura sulla faccia della luna, e fuggì, ruscellando sangue dalla gola sopra gli alberi, e giunse nella Taur-nu-Fuin, e ivi dimorò, riempiendola di orrore. "
Il Silmarillion, cap. XX, "Di Beren e di Luthien".

Dapprima Sauron cercò di liberarsi in ogni modo, assumendo anche la forma di un orrido vampiro e tentando di volare via, ma Huan non mollò la presa e continuò a stringere le fauci attorno al suo collo fin quasi a soffocarlo. Fu allora che Luthien, approfittando della situazione di vantaggio, obbligò un terrorizzato Sauron a sottostare alle sue richieste: in cambio della sua liberazione lo costrinse a cedergli il controllo di Tol Sirion, che fu così liberata dalla sua maligna influenza. Dopo che ebbe acconsentito alle richieste della fanciulla fu liberato; umiliato e infuriato Sauron assunse la forma di una nube temporalesca e si rifugiò nel Dorthonion.

File:Sauron si sottomette a Eonwe.jpg

Sauron si sottomette a Eönwë.

Dopo questa umiliazione non si hanno più notizie di Sauron, il che porta molti a pensare che per i decenni successivi egli non abbia avuto più il coraggio di presentarsi di fronte a Morgoth, anche perché la sua debolezza comportò la perdita di uno dei Silmaril dalla Corona Ferrea. A seguito della sconfitta dell'Oscuro Signore nella Guerra d'Ira, Sauron si pentì (apparentemente) e si presentò nella sua forma più bella di fronte a Eönwë pregando per ottenere misericordia. Tuttavia l'Araldo di Manwë gli disse che non era in suo potere concedergli la grazie e che avrebbe dovuto ritornare ad Ovest per sottoporsi al giudizio dei Valar. Sauron non era però disposto ad essere giudicato e allora fuggì un'altra volta verso Est e per diversi secoli fece perdere le proprie tracce.

Seconda Era

La fabbricazione degli Anelli e la Guerra contro gli Elfi

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Anelli del Potere, Unico Anello e Guerra tra Sauron e gli Elfi.
File:IMG 20190127 123359.png

Sauron sotto le mentite spoglie di Annatar.

"« [...] Ma perché dunque la Terra di Mezzo dovrebbe restare per sempre desolata e buia, laddove gli Elfi potrebbero renderla altrettanto bella di Eresseä, che dico, perfino di Valinor? E poiché non vi avete fatto ritorno, come pure potreste, ben m'avvedo che, al pari di me, voi questa Terra di Mezzo l'amate. Non è dunque nostro dovere di lavorare fianco a fianco al suo arricchimento e per l'elevazione di tutte le stirpi elfiche che vi si aggirano, all'oscuro del molto potere e della sapienza che sono di coloro che stanno al di là dal Mare?»"
—Sauron persuade i Noldor di Eregion a forgiare gli Anelli del Potere, Il Silmarillion, parte III, "Gli Anelli del Potere e la Terza Era"

Dopo essere rimasto nascosto e inattivo per circa 1000 anni, durante la Seconda Era Sauron assunse un bell'aspetto, e si fece chiamare Annatar, il Signore dei Doni, cercando di ingannare Elfi, Uomini e Nani. Avendo ancora mantenuto il potere di cambiare aspetto, si rese esteticamente piacente, vestito come un nobile consigliere sempre pronto a dispensare saggi suggerimenti.

Comprese subito che gli Uomini erano i più facili da irretire e si adoperò in tal senso, estendendo la sua sinistra rete tra gli Uomini Mediani, con alcuni che arrivarono anche a considerarlo un dio; sottovalutò invece i Nani credendo che avrebbero ceduto subito alle lusinghe del potere, ma essi si rivelarono quanto mai resistenti perché Aulë, al momento della loro creazione, li aveva appunto resi assai poco malleabili alle influenze maligne e dunque essi non gli prestarono mai ascolto, continuando ad occuparsi del propri affari.

Sauron cercò costantemente di sedurre con le sue conoscenze gli Elfi, sapendo che tra i viventi erano quelli con maggior potere: tuttavia i Primogeniti erano anche i più accorti e onesti tra i popoli della Terra di Mezzo, ed era molto difficile ingannarli. L'ex luogotenente di Morgoth usò dunque tutta le proprie abilità di ingannatore, cambiando voce e aspetto e presentandosi con il nome di Annatár, cercò di apparendo come un signore benevolo e sapiente, ma tuttavia non riuscì a ricevere la necessaria fiducia che desiderava: infatti Gil-galad, Re Supremo dei Noldor, e Elrond di Gran Burrone sospettavano che questo misterioso individuo avesse intenzioni meno nobili delle sue parole e non gli permisero di fermarsi nel Lindon.

Nonostante ciò Sauron continuò ad aggirarsi nella Terra di Mezzo presentatosi come una sorta di pacificatore e saggio consigliere, sostenendo che tutti i doni e suggerimenti che elargiva con tanta generosità fossero mirati a rendere più bella la Terra di Mezzo e a renderla simile a Valinor.

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Sauron guida le sue truppe contro gli Elfi

Alla fine a stringere amicizia con gli Elfi fabbri dell'Eregion, specialmente con Celebrimbor, grazie al fatto che questi erano sempre avidi di nuove tecniche di fabbricazione dei gioielli. Con il suo aiuto gli Elfi forgiarono svariati Anelli del Potere, ma Sauron in segreto forgiò l'Unico Anello nella Montagna di Fuoco, con cui dominare tutti gli altri, fondendo in esso la maggior parte del suo potere e della sua volontà.

Ma quando l'Oscuro Signore infilò al dito l'Unico Anello i Noldor capirono di essere stati ingannati, e nascosero i loro tre Anelli più potenti, forgiati senza l'aiuto di Sauron da Celebrimbor: Narya, l'anello di rubino, Nenya, l'anello di diamante e Vilya, l'anello di zaffiro. Sauron però, accortosi che il suo inganno era stato smascherato, invase l'Eregion devastandolo; in questa guerra perse la vita anche Celebrimbor alle porte di Moria.

Sauron però riuscì a riprendersi molti Anelli del Potere, che poi distribuì tra vari re degli uomini e dei nani; mentre non impiegò molto tempo per sottomettere alla sua volontà gli umani, trovò più difficile schiavizzare i nani, ai quali gli anelli del potere non facevano alcun effetto negativo se non quello di renderli collerici quando non riuscivano a trovare sempre più ricchezze. Fu durante questi anni che Sauron divenne "l'Oscuro Signore di Mordor", erigendo la Torre Oscura di Barad-dûr, vicino al Monte Fato; costruendo il Cancello Nero di Mordor per prevenire invasioni; e formando massicce armate di Orchi e Uomini (principalmente Esterling e Sudroni).

Alla fine però le forze di Sauron vennero duramente battute dai Popoli Liberi della Terra di Mezzo, grazie anche all'intervento dei Dúnedain: infatti il Re Tar-Minastir ruppe il secolare isolamento di Númenor e inviò un grande esercito al comando di Ciryatur che, unite le forze a quelle di Gil-Galad, batté duramente Sauron in una serie di battaglie, costringendolo a ritirarsi a Mordor e dando inizio all'espansione di Númenor nella Terra di Mezzo. Da allora Sauron portò sempre un profondo rancore nei confronti degli Uomini dell'Ovesturia e nei secoli successivi progettò un modo per provocarne la rovina.

L'umiliazione e la distruzione di Númenor

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Spedizione di Ar-Pharazôn contro Sauron e Guerra tra Númenor e i Valar.
File:Ar-pharazon umilia Sauron.jpg

L'umiliazione di Sauron da parte di Ar-Pharazôn

Quando Ar-Pharazôn usurpò il trono di Númenor, nell'anno 3255 SE, vide il crescente regno orientale di Sauron come una minaccia per l'impero coloniale numenoreano, all'epoca piuttosto esteso. Quando Sauron si proclamò Signore della Terra di Mezzo, Ar-Pharazôn prese la cosa come un affronto personale: nel suo orgoglio infatti non concepiva che qualcuno si potesse porre al di sopra di un Re di Númenor e se qualcuno doveva essere il Signore della Terra di Mezzo questo avrebbe dovuto essere lui. Quindi l'orgoglioso sovrano radunò un immenso esercito e una gigantesca flotta con la quale veleggiò verso il porto di Umbar, dove approdò approntando un grandioso apparato di guerra, deciso ad annientare le forze di Sauron e invadere Mordor.

I servi di Sauron che videro la flotta di Ar-Pharazon furono così sgomenti dalla potenza numenoreana da fuggire via impauriti al roboante suono delle trombe Dúnedain che annunciavano la venuta del Re degli Uomini venuto a sconfiggere l'Oscuro Signore; allora Sauron stesso, che ancora aveva bell'aspetto, decise di umiliarsi prostrandosi a terra e implorando perdono agli uomini. L'atto di sottomissione era stato congegnato da Sauron per ingannare il re umano, ma probabilmente lui stesso provò timore di fronte alla gloria degli uomini.

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Sauron a Númenor.

Così Ar-Pharazon, che fra tutti i sovrani di Numenor fu il più potente e al contempo il più arrogante, decise orgogliosamente e ingenuamente di imprigionare Sauron e portarlo con sé a Númenor come se fosse un trofeo da sfoggiare, nonostante suo cugino Amandil gli avesse caldamente sconsigliato di agire in tal senso. L'Oscuro Signore di Mordor approfittò così dello sfrontata arroganza del Re per ingraziarselo e ben presto infatti ne conquistò la fiducia, tanto da raggiungere il rango di Primo Consigliere del Re. Dapprima Sauron convinse Ar-Pharazon che egli era un sovrano troppo potente per dover dimorare solo in Numenor, incitandolo così a spadroneggiare sulle coste della Terra di Mezzo, soprattutto a Umbar; poi cominciò a diffondere tra la popolazione la paura della morte, che secondo Sauron era una maledizione imposta dagli invidiosi Valar per trattenere la debordante potenza dei Dúnedain; inoltre negò l'esistenza di Eru, affermando che l'unico vero Signore del Mondo risiedeva nel Vuoto, intrappolato dai malvagi dei.

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Sauron affronta la furia dei Valar.

Così Sauron continuò a obnubilare la già debole mente del re, incitandolo a istituire culti religiosi in adorazione di Morgoth, di cui divenne Sommo Sacerdote, e a perseguitare crudelmente gli Elendili che ancora serbavano la propria lealtà ai Valar e agli Elfi; alla fine Sauron convinse il re che il popolo di Numenor si prendesse con la forza ciò che i Valar gli avevano negato, cioè l'immortalità: allora Ar-Pharazon preparò il più grande esercito che mai si fosse visto in Arda e salpò verso Aman.

Il piano di Sauron si fondava sull'idea che i Valar avrebbero distrutto Ar-Pharazon e il suo esercito, eliminando il più grande ostacolo alla conquista della Terra di Mezzo. Tuttavia, i Valar non avevano potere diretto sui Figli di Eru: per evitare una guerra, decisero di rinunciare al titolo di guardiani del mondo e invocare Ilúvatar

Eru distrusse la flotta del Re e seppellì Ar-Pharazon e il suo esercito nelle Grotte degli Obliati. Allo stesso tempo Númenor fu sprofondata nel mare e le Terre Occidentali vennero separate dal mondo. Sauron perse la sua forma corporea e con essa tutte le energie che aveva impiegato per conquistare i Numenoreani. Da allora non fu più in grado di assumere una forma fisica gradevole, affidandosi unicamente al potere dell'Anello per sottomettere i suoi alleati.

La Guerra dell'Ultima Alleanza e la perdita dell'Anello

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Guerra dell'Ultima Alleanza e Assedio di Barad-dûr.
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Un momento dello scontro tra Sauron, Elendil e Gil-Galad

Nonostante le devastazioni un gruppo di Númenóreani fedeli furono salvati dai Valar durante la distruzione dell'isola e sotto la guida di Elendil e dei suoi figli Isildur e Anárion giunsero alla Terra di Mezzo, dove fondarono i Regni di Arnor e di Gondor raccogliendo sotto la propria guida tutti quei Dúnedain della fazione degli Elendili scampati alla fine dell'Ovestuia. L'Oscuro Signore non poteva accettare che una parte dei suoi acerrimi nemici fosse scampata al destino che gli aveva predisposto, così passò i successivi cento anni a preparare la propria vendetta oltre che a recuperare le forze.

Nel 3429 SE Sauron, ritenendo i suoi eserciti pronti, scatenò un tremendo attacco contro Gondor, riuscendo a catturare Minas Ithil e a sottoporre Osgiliath ad un duro assedio. Sebbene colti di sorpresa i Dúnedain, guidati da Elendil e dai suoi figli, si riorganizzarono e con Gil-galad, il Re Supremo dei Noldor, formarono l'Ultima Alleanza tra Elfi e Uomini, guidando un violento contrattacco contro le forze di Sauron, le quali vennero duramente sconfitte nella Battaglia di Dagorlad e ricacciate a Mordor. Le forze coalizzate sottoposero quindi Barad-dûr ad un durissimo assedio durato sette anni, durante il quale Anárion trovò la morte. Alla fine nel 3441 SE Sauron scese personalmente in campo e affrontò contemporaneamente Gil-Galad, Elrond, Elendil ed Isildur in un feroce duello, durante il quale i due sovrani trovarono la morte sotto i feroci colpi della mazza dell'avversario. Tuttavia anche l'Oscuro signore ne venne indebolito e Isildur ne approfittò per prendere la spada del padre e colpire Sauron, tagliandoli di netto il dito al quale portava l'Anello, rendendo così il potere del Maia altamente instabile.

Isildur prende l'Anello a Sauron by Denis Gordeev

Isildur trae l'Anello dal corpo di Sauron in un'illustrazione di Denis Gordeev

Non più in grado di mantenere la sua forma fisica e duramente provato, lo spirito di Sauron abbandonò il suo corpo e fuggì nell'estremo oriente della Terra di Mezzo, mentre Isildur tenne per sé l'Unico Anello.

"Alla fine, tuttavia, l'assedio si fece così stretto, che Sauron in persona uscì fuori; e lottò con Gil-galad e con Elendil, ed entrambi restarono uccisi, e la spada di Elendil andò in frantumi sotto di lui com'egli cadde. Ma Sauron fu del pari abbattuto, e con il mozzicone di Narsil Isildur tagliò l'Anello del Dominio dalla mano di Sauron e se ne impossessò. Sicché Sauron, per il momento almeno, fu vinto e abbandonò il proprio corpo, e il suo spirito volò via, andando a nascondersi negli spazi deserti; e per molti anni ancora, Sauron più non assunse forma visibile."
Il Silmarillion, parte III, "Gli Anelli del Potere e la Terza Era"

Tuttavia Isildur non tenne a lungo il possesso dell'Unico: nel 2 TE infatti, mentre con i suoi figli faceva ritorno verso nord, la sua scorta fu attaccata nei pressi dei Campi Iridati da una numerosa truppa di Orchi. Nella cruenta battaglia che ne seguì quasi tutti i Dúnedain furono uccisi, mentre il Re tentò la fuga servendosi dei poteri dell'anello di Sauron che tuttavia gli si sfilò dal dito mentre nuotava, rivelando la sua posizione agli Orchi che lo crivellarono di frecce. l'Anello finì dunque nelle acque dell'Anduin e non se ne seppe più nulla per migliaia di anni, tanto che molti addirittura ne dimenticarono l'esistenza salvo qualche saggio. Sauron perse quasi tutto il suo potere, vagando come spirito impietoso e terribile per moltissimo tempo, rimanendo per oltre mille anni incapace di riacquistare la sua forma fisica e di radunare attorno a sé i suoi servi.

Terza Era

Il ritorno nella Terra di Mezzo e il Negromante

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Pace Vigile.
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Dol Guldur sotto il dominio di Sauron.

Dopo alcuni secoli dall'inizio della Terza Era, il potere di Sauron crebbe di nuovo: Infatti, benché indebolito dalla perdita dell'Unico Anello, con il tempo riuscì a stabilizzare il suo spirito e a riacquistare buona parte della sua potenza. L'Oscuro Signore ritornò dunque nella Terra di Mezzo nell'anno 1050 TE, stabilendosi nell'antica fortezza elfica di Amon Lac (ridenominata Dol Guldur, il Colle di Stregoneria) nel Bosco Atro meridionale.

Non fu più in grado, però, di avere una forma fisica e il suo spirito appariva come un Occhio infuocato senza palpebre (da cui il soprannome il "Grande Occhio"). A Dol Guldur fu conosciuto come il "Negromante", e gli Elfi non capirono subito che altri non era che Sauron, ma pensarono si trattasse di uno dei Nazgûl, forse il Re Stregone di Angmar in persona.

Dalla sua nuova fortezza l'Oscuro Signore tornò a tessere i fili delle sue trame: grazie alla sua influenza e all'azione dei suoi servitori, riuscì a causare la caduta del reame di Arnor (anche se non riuscì ad estinguere la Linea di Isildur), mentre spinse gli Esterlings e gli Haradrim a concentrare i propri attacchi su Gondor, indebolendolo e riuscendo anche a causare l'estinzione della Linea di Anárion.

Nel 2063 TE il Bianco Consiglio condusse un'incursione contro Dol Guldur e Sauron, per non rivelarsi, fuggì ad est e per quasi quattrocento anni di lui non si ebbero notizie e per la Terra di Mezzo iniziò quel periodo noto come Pace Vigile. Tuttavia Sauron non rimase inoperoso: recatosi nell'est rafforzò le sue alleanze con gli Esterlings e gli Haradrim, per poi ritornare nel 2460 TE. Fu in quel periodo che fecero la loro prima apparizione gli Uruk Neri, una nuova razza di orchi più grandi e in grado di marciare di giorno se il sole era coperto.

Nel 2841 TE i servi di Sauron catturarono Thráin II e lo portarono a di Dol Guldur al cospetto dell'Oscuro Signore: qui Sauron gli sottrasse l'Anello di Durin e poi si divertì a torturarlo fino a devastargli la mente.

Nel 2850 TE Gandalf lo stregone si recò a Dol Guldur (dove trovò Thráin II morente) e scoprì che nella fortezza si celava una grande minaccia, e cercò di convincere il Bianco Consiglio ad attaccare Dol Guldur. Ma il Bianco Consiglio era presieduto da Saruman, che voleva per sé l'Anello ed era convinto che il potere dell'Anello si sarebbe rivelato da sé, così non venne presa nessuna iniziativa contro il Negromante.

Il ritorno a Mordor

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L'attacco del Bianco Consiglio a Dol Guldur nel 2941 TE

Novant'anni più tardi, invece, Saruman scoprì che i servitori di Sauron stavano setacciando l'Anduin nei pressi di Campo Gaggiolo e comprese dunque che Sauron era al corrente della fine di Isildur e sapeva dove cercare. Allora ordinò di attaccare Dol Guldur, ufficialmente per seguire il consiglio di Gandalf ma in realtà voleva impedire a Sauron di trovare l'Anello per primo.

Sauron tuttavia non perse tempo e tornò a Mordor, dove Barad-dûr era stata ricostruita, e fortificò il suo reame che da lungo tempo si preparava alla guerra contro Gondor e gli Elfi. Sauron costruì enormi armate di Orchi. Si alleò con gli Uomini mercenari dell'Est e del Sud. Chiamò a sé i suoi più temibili servitori, i Nazgûl o "Schiavi dell'Anello", ognuno soggiogato da uno dei Nove Anelli che Sauron forgiò per gli Uomini.

Sauron adottò il simbolo dell'Occhio rosso senza palpebre, divenuto simbolo di potere e paura per tutta la Terra di Mezzo. Purtroppo però l'oscuro sire aveva ormai perduto la sua capacità di assumere forma fisica insieme a gran parte del potere e solo con il recupero dell'unico anello da lui forgiato avrebbe potuto riacquisire il suo vero potenziale per soggiogare senza sforzo tutta la Terra di Mezzo.

La Guerra dell'Anello

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Guerra dell'Anello.
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I Nove lasciano Mordor diretti alla Contea.

Quasi 60 anni dopo l'Attacco a Dol Guldur e la Battaglia dei Cinque Eserciti, Sauron venne a sapere da Gollum, che era stato catturato dai suoi servi, che l'anello era stato trovato da una creatura di nome Bilbo Baggins, appartenente ad un popolo che abitava l'estremo Ovest, gli Hobbit. Inviò così i Nazgûl a perlustrare i territori della Contea per cercare il possessore dell'anello che era passato nel frattempo dalla mano di Bilbo a quella di Frodo Baggins.

Sauron entrò anche in contatto con lo stregone Saruman, un tempo capo del Bianco Consiglio che gli offrì il suo aiuto per attuare i suoi piani di conquista, anche se in verità Saruman progettava di tenere l'anello per sé e di soppiantare Sauron come nuovo signore di tutti i popoli della Terra di Mezzo. Sembra però che in realtà Sauron non fosse totalmente all'oscuro delle intenzioni del suo alleato e che sospettasse un tiro mancino da parte sua, così ordinò ai suoi servi di tenerlo d'occhio mentre i Nazgûl raggiungevano la Contea.

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I Nazgûl vengono travolti dalle acque.

Sfortunatamente i Nazgûl che avevano intercettato e inseguito Frodo Baggins durante il suo viaggio verso Gran Burrone non riuscirono nel loro intento di catturarlo e tornarono a Mordor delusi e sconfitti. Sauron li dotò così di nuove e mostruose cavalcature alate in modo che perlustrassero anche dall'alto i cieli della Terra di Mezzo, alla ricerca dell'unico anello.

Mentre Sauron progettava il suo assalto a Gondor, puntando alla città di Minas Tirith, Saruman attaccò con il suo esercito di orchetti le genti di Rohan per poi rivolgere le sue numerose armate contro Mordor una volta sconfitti gli "uomini dei cavalli". Lo stregone venne però sconfitto nella Battaglia del Fosso di Helm durante la quale il suo esercito venne sbaragliato, mentre la sua base a Isengard venne assalita dalle creature note come Ent, che rovesciarono definitivamente il suo dominio.

Pipino e il Palantir by Denis Gordeev

Pipino entra in contatto con Sauron attraverso il Palantír.

Durante questi eventi il Palantir della torre di Orthanc, con la quale Saruman si era messo in contatto con Sauron passò in mano allo stregone e nuovo capo del consiglio Gandalf il bianco. Tuttavia dopo la sconfitta di Saruman, uno dei due cugini di Frodo, Peregrino Tuc, che lo avevano seguito e avevano fatto parte della compagnia dell'anello fino alla separazione dei suoi membri spinto dalla curiosità guardò dentro la pietra e si trovò casualmente faccia a faccia con L'oscuro Sire.

Quest'ultimo credette inizialmente di conversare con Saruman ma poi capendo di stare parlando con un Hobbit ed essendo all'oscuro dei fatti avvenuti ad Isengard, credette che il possessore dell'anello fosse stato catturato dallo stregone il quale aveva fatto il volta faccia pensando di tenere l'anello per sé. Sauron sicuro di avere ormai l'anello in pugno si congedò dall'hobbit chiedendogli di riferire a Saruman che avrebbe presto inviato i suoi servi a prendere sia lui che il suo anello. Questo però sarà forse il più grosso errore compiuto da Sauron nel corso della sua esistenza e che faciliterà la sua sconfitta.

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Assedio di Minas Tirith.

Infatti credendo che Peregrino avesse l'anello aveva allontanatò da sé il dubbio che il vero possessore fosse ancora in viaggio per Mordor per cercare di distruggerlo e inoltre rivelò inconsciamente a Peregrino il proprio piano sulla conquista di Gondor

Gandalf si diresse così a Minas Tirith e fronteggiò insieme agli uomini della città le truppe di Sauron guidate dal più potente dei nove, il Re Stregone di Angmar. I suoi eserciti vennero però sconfitti grazie all'arrivo di Aragorn, legittimo erede al trono di Gondor il quale li affrontò insieme agli eserciti di Rohan e dei Feudi del Sud nella Battaglia dei Campi del Pelennor, durante la quale il Re Stregone perse la vita per mano di Éowyn, la nipote del re di Rohan.

File:Sconfitta di Sauron by Ted Nasmith.jpg

Sconfitta di Sauron, di Ted Nasmith.

Sauron venne poi sconfitto quando l'Unico Anello fu gettato nella Voragine del Fato sull'Oroduin, il Monte Fato, a Mordor, nelle stesse fiamme dalle quali fu forgiato. Il Portatore dell'Anello, Frodo Baggins, fallì all'ultimo, non riuscendo a resistere al potere dell'Anello nel luogo stesso della sua creazione; ma un precedente possessore dell'Anello, Gollum, lo salvò recuperando l'Anello in un disperato tentativo di riprenderselo, e cadendo nella Voragine insieme ad esso. Fu l'ultimo atto di Gollum contro Frodo che portò alla sicura sconfitta di Sauron, per sempre.

Il potere di Sauron venne meno, e la sua potenza nella Terra di Mezzo cessò, e le creature animate dal suo spirito furono come private della forza interiore che le guidava. Il suo spirito divampò sopra Mordor come una malefica nuvola nera, ma fu spazzato via da un potente vento dall'Ovest, e Sauron perse completamente i suoi poteri, non potendoli mai più riacquistare. Anche Saruman, a seguito della guerra su Rohan, subì un destino simile, venendo assassinato da Grima Vermilinguo, il quale a sua volta venne trafitto da una freccia scagliata da un hobbit cacciatore.

Dagor Dagorath

Non si conosce il ruolo che Sauron ricoprirà nella Dagor Dagorath, ma è probabile che al momento della battaglia finale tornerà e prenderà il suo posto accanto all'antico padrone.

Curiosità

  • Sauron è un Ainur della stirpe dei Maiar, dunque appartiene alla stessa razza degli Istari e il personaggio con cui ha più connessione è Saruman, in quanto entrambi furono servitori del Vala Aulë prima di votarsi al male.
  • Nelle prime versioni del Silmarillion il personaggio di Sauron avrebbe dovuto chiamarsi Tevildo ed essere conosciuto col nome di Signore dei Gatti. Tuttavia Tolkien alla fine sovvertì completamente il personaggio decidendo di nominarlo Sauron e dargli il titolo di Signore dei Mannari.
  • Stando a quanto riferito da Gandalf ne Il Signore degli Anelli, Sauron non permette ai suoi servitori di scrivere o pronunciare il suo nome e consente loro di riferirsi a lui unicamente con i suoi titoli. L'unico dei suoi servi a chiamarlo per nome in tutto il libro è la Bocca di Sauron, a dimostrazione forse del particolare rapporto di fedeltà tra il servo e il padrone.
  • La figura di Sauron ha ispirato molti scrittori e scenggiatori successivi a Tolkien: nella serie a fumetti X-men compare un personaggio malvagio di nome Sauron, chiaro omaggio all'Oscuro Signore, così come gli antagonisti Randall Flagg e Lord Voldemort (rispettivamente nei libri di Stephen King e di J.K. Rowling) traggono ispirazione dall'Oscuro Signore di Tolkien.

Adattamenti

Trilogia de Il Signore degli Anelli (2001 - 2003)

Sauron

Sauron nella trilogia di Peter Jackson.

Nella prima trilogia di Peter Jackson è interpretato dall'attore neozelandese Sala Baker nel prologo de La Compagnia dell'Anello, mentre negli altri film è doppiato da Alan Howard.

Nel prologo de La Compagnia dell'Anello, Sauron compare in forma fisica, durante il combattimento con Isildur: è un uomo alto e forte, ma è totalmente ricoperto da un'armatura, e combatte con l'ausilio di una mazza. L'aspetto di Sauron è stato progettato da John Howe che si è ispirato alle illustrazioni raffiguranti Morgoth. Nelle altre apparizioni, invece, Sauron compare nelle sembianze dell'Occhio.

Nella sceneggiatura originale de Il ritorno del Re, Sauron sarebbe dovuto comparire, prima con l'aspetto di Annatar e poi con quello che aveva nel prologo del primo film, durante la battaglia al Cancello Nero e affrontava Aragorn. Durante la post-produzione si decise di tagliare digitalmente il personaggio di Sauron e di sostituirlo con un Troll.

Trilogia de Lo Hobbit (2012 - 2014)

Sauron Lo Hobbit

Sauron, ne Trilogia de "Lo Hobbit".

Nella Trilogia de Lo Hobbit, sempre diretta da Peter Jackson, il ruolo di Sauron è doppiato e interpretato attraverso la motion capture dall'attore britannico Benedict Cumberbatch.

Sebbene venga solo menzionato nel libro, nella trilogia cinematografica Sauron ha un ruolo importante: i film di Peter Jackson, infatti, mostrano i primi tentativi dell'Oscuro Signore di piegare al suo volere i popoli della Terra di Mezzo.

Il Signore degli Anelli: l'Ombra di Mordor (2014)

Sauron Annatar-0

Sauron.

In questo gioco Sauron compare in diverse cutscene sia nel ruolo di Annatar che nella propria armatura nera.

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