Il Regno dei Corsari, conosciuto anche come Principato di Umbar o Potentato di Umbar, fu un principato fondato nel 1448 TE dai figli di Castamir a Umbar dopo la loro fuga da Pelargir a seguito della sconfitta nella Guerra delle Stirpi. Il regno durò all'incirca quattrocento anni e rappresentò una vera e propria spina nel fianco per Gondor finché nel 1810 TE Telumehtar Umbardacil non riconquistò la città e pose fine alla dinastia di Castamir e riconquistando Umbar a Gondor per un breve periodo.
Descrizione[]
Territorio[]
Il Regno dei Corsari fondato dai figli di Castamir occupò praticamente tutti i territori che i Re Navigatori di Gondor avevano conquistato cinquecento anni prima: controllava infatti buona parte delle coste della regione di Harad e le isole al largo di esse; combatté inoltre a lungo con Gondor contendendogli la provincia dell'Harondor.
Città e fortezze[]
La principale città del regno era Umbar che ne era anche la capitale, mentre non si conoscono i nomi di altre città.
Governo[]
Si hanno poche notizie riguardanti il sistema di governo praticato a Umbar, ma è altamente probabile che si trattasse di un sistema tirannico, dove i discendenti di Castamir dominavano con il pugno di ferro.
Popolazione[]
Per approfondire, vedi le voci Numenoreani Neri, Corsari di Umbar, Haradrim e Dúnedain. |
Ancora prima che si scatenasse la Guerra delle Stirpi, Umbar e i territori costieri erano abitati in maggioranza da genti della stirpe dei Dúnedain. Questi però al loro interno erano divisi: la parte più corposa della popolazione era rappresentata dai Numenoreani Neri, cioè dai discendenti di coloro che a Númenor seguivano le dottrine degli Uomini del Re e che vennero corrotti da Sauron, mentre meno numerosi erano i Dúnedain discendenti dagli Elendili ed erano giunti recentemente in città sotto la spinta dei Re Navigatori. Il terzo gruppo etnico era rappresentato dai meticci nati dalle unioni tra Numenoreani Neri e gli Haradrim.
Storia[]
Nascita del Regno[]
La fondazione di questo regno risale al 1448 TE, poco dopo la fine della Guerra delle Stirpi. A seguito della morte di Castamir nella Battaglia dei Guadi dell'Erui, i suoi figli si asserragliarono a Pelargir con ciò che restava dell'esercito del padre e, cosa più importante, con la flotta. Eldacar pose dunque d'assedio la città anche se, impossibilitato ad accerchiarla dal mare, questo si protrasse per oltre un anno. Tuttavia il malcontento cominciò a dilagare i città e sempre più cittadini di Pelargir si mostravano favorevoli a Eldacar, piuttosto che a una causa persa come quella dei figli di Castamir. Fu così che questi decisero alla fine di abbandonare la città e raggiungere il più sicuro approdo di Umbar, dove i partigiani del padre erano ancora molto forti. Caricate le navi con i propri sostenitori e le loro famiglie, dopo aver affondato gli scafi per i quali non avevano uomini a sufficienza, salparono alla volta di Umbar indisturbati. Giunti nell'antica città furono ben accolti dagli abitanti (che in maggioranza erano Numenoreani Neri o Dúnedain che avevano parteggiato per Castamir) e proclamarono la propria indipendenza da Gondor.
Le Guerre con Gondor[]
Per approfondire, vedi la voce Saccheggio di Pelargir. |
Forti della loro flotta i figli di Castamir si dedicarono alla pirateria e per molti anni le rotte del Belfalas furono colpite dalla piaga dei Corsari di Umbar. Durante il suo regno Aldamir, figlio di Eldacar, condusse diverse campagne contro di loro tentando di estirpare la minaccia, ma i Corsari riuscirono sempre ad evitare la disfatta e in uno scontro riuscirono addirittura ad ucciderlo. Le cose parvero cambiare con l'avvento al trono di Vinyarion che nel 1551 TE sconfisse duramente i Corsari guadagnandosi il nome di Hyarmendacil II e imponendo una dura pace a Umbar che non riuscì però a riconquistare a Gondor. Tuttavia i Corsari erano ben lungi dall'essere sconfitti e ottant'anni dopo nel 1634 TE, guidati da Angamaitë e Sangahyando, guidarono un Attacco contro Pelargir che si rivelò una tremenda disfatta per Gondor e in cui trovò la morte lo stesso Re Minardil, figlio di Hyarmendacil II.
La fine[]
Dopo diversi anni di scaramucce nel 1798 TE sul trono di Gondor salì Telumehtar, figlio di Tarondor, che decise di farla finita con i Corsari di Umbar e la genia di Castamir. Passò i primi dodici anni del suo regno a ricostituire l'esercito e la flotta di Gondor e, quando gli parve di essere pronto, nel 1810 TE lanciò un feroce attacco contro Umbar sia dalla terra che dal mare, sbaragliando la flotta e l'esercito dei Corsari. Dopo un breve assedio le mura di Umbar furono infrante e le truppe di Telumehtar dilagarono nella città, uccidendo tutti i corsari che opponevano resistenza. I discendenti di Castamir furono tutti giustiziati, il Saccheggio di Pelargir vendicato e Umbar riguadagnata a Gondor. Per questa impresa il Re si guadagnò l'appellativo di Umbardacil cioè "Conquistatore di Umbar", anche se la città andò persa pochi anni dopo la sua morte.