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"Annon edbellen, edro hi ammen!
Fermas nogothrim, lasto beth lammen!
"
—Incantesimo di Gandalf, Il Signore degli Anelli, libro II, cap. IV, "Un viaggio nell'oscurità".

Le Porte di Durin, note anche come Cancelli Occidentali di Moria, furono delle porte costruite da Narvi con l'aiuto di Celebrimbor nelle mura occidentali di Moria, sulle pareti del Celebdil. Da queste porte partiva una strada che collegava il reame di Khazad-dûm con l'Eregion.

Descrizione[]

Doors of Durin by J.R.R

Porte di Durin, J.R.R. Tolkien.

Le Porte erano costruite in modo che potessero essere aperte dall'interno spingendole. Secondo i Nani per fare questo era necessaria la forza di due persone. I Nani tenevano sempre una guardia all'interno delle Porte, così che una persona singola, o una persona che cercava di scappare, non potesse fuggire senza l'aiuto della guardia. Non c'era modo di aprirle dall'esterno se non pronunciando la parola d'ordine, allora le Porte si sarebbero aperte da sole.

Le porte furono edificate da Narvi, mentre Celebrimbor tracciò i segni d'Ithildin sulla porta, rappresentandovi le insegne di Durin e tracciandovi un'iscrizione in Tengwar che diceva in elfico Sindarin:

Ennyn Durin Aran Moria. Pedo Mellon a Minno. Im Narvi hain echant. Celebrimbor o Eregion teithant i thiw hin.

La cui traduzione letterale è:

"Le Porte di Durin, Signore di Moria. Dite 'amici' ed entrate. Io, Narvi, le feci, Celebrimbor dell'Agrifogliere tracciò questi segni."

Storia[]

Seconda Era[]

Narvi

Narvi, il costruttore delle Porte di Durin

Le Porte di Durin erano l'entrata occidentale di Hadhodrond o Khazad-dûm, più tardi chiamato Moria. Furono costruite nella prima metà della Seconda Era della Terra di Mezzo, probabilmente prima dell'anno 1000, nel tempo in cui l'amicizia tra gli Elfi dell'Eregion e i Nani di Khazad-dum era la più grande che mai vi fu tra i due popoli. Alla sua realizzazione collaborarono il Nano Narvi, uno dei più grandi artigiani del suo popolo, e Celebrimbor, nipote di Fëanor. Dopo che le Porte furono costruite rimasero aperte per molti anni, dato che i Nani di Khazad-dum e il popolo di Celebrimbor si dedicavano a commerci e vari progetti traendone un reciproco beneficio. 

Circa nel 1200 SE, Sauron, sotto forma di Annatar (Signore dei Doni), spacciandosi per un inviato dei Valar iniziò ad insegnare agli Elfi dell'Eregion i segreti della forgiatura degli Anelli del Potere, ingannando persino Celebrimbor, con l'intento di corromperli e soggiogarli alla sua volontà.

Sauron realizzò l'Unico Anello circa nel 1600 SE, e gli Elfi capirono di essere stati giocati e che Sauron li avrebbe sottomessi o uccisi, ragion per cui nascosero gli Anelli in loro possesso. La Guerra tra Sauron e gli Elfi ebbe dunque inizio, e nel 1697 SE, Celebrimbor fu ucciso e gli Elfi dell'Eregion furono sconfitti da Sauron. Una schiera di Nani e Elfi provenienti da Lorien arrivarono attraverso le Porte piombando sulla retroguardia di Sauron, permettendo ad Elrond di scappare e agli altri superstiti di fuggire e raggiungere Imadris. Dopo le porte vennero chiuse contro le armate di Sauron, e lo rimasero per buona parte degli Anni Oscuri cioè fino alla fine della Seconda Era.

Terza Era[]

Dopo la sconfitta di Sauron probabilmente i nani tornarono ad aprirle, anche se non molto spesso a causa della presenza del Re Stregone di Angmar, per poi essere costretti ad abbandonare Moria nel 1980 TE a causa del Balrog

Le porte di Moria by Alan Lee

La Compagnia dell'Anello cerca un modo per entrare, illustrazione di Alan Lee

Nel corso dei quasi 1000 anni successivi le porte furono riaperte pochissime volte: una da Gandalf e una da Aragorn, che però lo fecero sempre in uscita provenendo dai cancelli orientali. In seguito, con la breve eccezione dell'occupazione di Khazad-dum (ora chiamata Moria) da parte della spedizione di Balin, sembrano esser rimaste chiuse.

Quando la Compagnia si fermò di fronte alle Porte nel 3019 TE nessuno sapeva come aprirle dall'esterno. Gandalf perse molto tempo e la Compagnia fu vicina a cadere vittima dell'Osservatore perché egli erroneamente tradusse l'iscrizione sulle Porte così: "Dite, Amici, ed entrate". Egli concluse che esistesse una parola d'ordine, ma non capì che la parola era di fronte a lui. Risolse l'indovinello quando disse mellon, la parola elfica per 'amico', e le Porte si aprirono. Allora Gandalf disse: "Quelli erano giorni più felici". 

Le porte vennero gravemente danneggiate dall'attacco dell'Osservatore contro la Compagnia, il quale lanciò una grossa pietra contro le porte e sradicò i due millenari alberi di agrifoglio che vi crescevano accanto. È ignoto se quando i Nani rioccuparono Khazad-dûm le porte furono restaurate.

Curiosità[]

  • Quando Gandalf traduce le iscrizioni in Sindarin sulla porta veniamo a sapere che anziché Khazad-dûm, la roccaforte dei Nani è chiamata "Moria". Questo è tuttavia un errore, poiché l'antica roccaforte assunse tale nome solo dopo il 1980 TE, oltre tremila anni dopo la costruzione delle porte.
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