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Questo articolo riguarda il re del Nargothrond. Per altre voci omonime, vedere Orodreth (Disambigua).

Orodreth, conosciuto anche come Artaresto, fu un elfo della stirpe dei Noldor appartenente alla Casa di Finarfin che visse a cavallo degli Anni degli Alberi e della Prima Era. Figlio di Angrod, figlio di Finarfin, era il nipote di Finrod Felagund al quale succedette sul trono del Nargothrond dopo che questi morì aiutando Beren.

Fu il padre di Finduilas e di Gil-galad e dette ospitalità a Turin Turambar che fece diventare un importante nobile del suo regno. Morì nel 495 PE combattendo nella Battaglia di Tumhalad contro le armate di Morgoth guidate da Glaurung.

Dopo la morte di Turgon nel 511 PE suo figlio Gil-Galad venne riconosciuto come Re Supremo dei Noldor della Terra di Mezzo.

Etimologia[]

Orodreth è un nome Sindarin che significa letteralmente "Abitatore delle Montagne". Il suo nome Quenya era invece Artaresto che significa "Arrampicatore di Fortezze". Nomi di significato simile se non equivalente sono Artaher e Arthoir.

Biografia[]

Origini e vita nel Beleriand[]

Orodreth era nato a Valinor da Angrod, figlio di Finarfin, e Eldalótë, una dama Noldorin il cui nome in Sindarin divenne Edhellos. Assieme a Idril, figlia di Turgon, e a Celebrimbor, figlio di Curufin, era uno dei tre membri della famiglia reale Noldorin nella terza generazione di esiliati.

Durante la fuga dei Noldor da Valinor fece parte della schiera dei Noldor sotto la guida di Fingolfin che venne abbandonata nell'Helcaraxë da Fëanor.

Giunto nella Terra di Mezzo egli si stabilì nel Nargothrond assieme allo zio Finrod, sposandosi con una dama del popolo dei Sindar dalla quale ebbe due figli: Finduilas e Gil-galad.

Durante l'Assedio di Angband fu incaricato dallo zio di comandare la fortezza di Minas Tirith, che sorvegliava il nord della Valle del Sirion. Dopo la Dagor Bragollach la fortezza fu conquistata da Sauron che ne fece la sua dimora ridenominandola Tol-in-Gaurhoth, costringendo Orodreth a fuggire a sud.

Successione al trono del Nargothrond[]

Nel 465 PE suo zio Finrod decise di aiutare Beren nell'impresa di recuperare i Silmaril; tuttavia i Noldor del Nargothrond, sobillati da Celegorm e Curufin, non vollero seguire il loro sovrano nell'impresa e allora questi rinunciò al regno affidandolo a Orodreth e partendo con Beren e undici compagni.

Inizialmente la posizione di Orodreth fu molto precaria, in quanto di Figli di Fëanor, che tramavano per impossessarsi del regno del Nargothrond, minavano la sua autorità e godevano del sostegno di molti tra i suoi sudditi. Quando però giunsero le notizie della morte di Finrod il popolo del Nargothrond s'infuriò e avrebbe linciato Celegorm e Curufin se Orodreth non si fosse opposto.

Colse però l'occasione per invitare i cugini ad andarsene, cosa che fecero per raggiungere loro fratello Maedhros. Anche a causa delle azioni di questi due cugini, Orodreth non inviò il proprio esercito a partecipare all'Alleanza di Maedhros, ma non poté impedire al nobile Gwindor, fidanzato di sua figlia Finduilias e bramoso di liberare suo fratello prigioniero di Morgoth, di partire per il nord assieme ad alcune centinaia di cavalieri che combatterono nella Nirnaeth Arnoediad, venendo quasi tutti massacrati o catturati e solo pochi riuscirono a ritornare sani e salvi nel Nargothrond.

L'avvento di Turin[]

Nel 489 PE il nobile Gwindor, riuscito a fuggire da Angband portò con sé Túrin Turambar che aveva contribuito a liberare dalle grinfie degli Orchi. Siccome Orodreth era un sovrano debole, egli si fece soggiogare dalla ferrea volontà dell'uomo figlio di Húrin e finì per concedergli sempre maggiore potere, finché Turin si poté considerare di fatto il vero Re del Nargothrond anche se il titolo apparteneva ancora a Orodreth.

Con grande preoccupazione di Gwindor il reame del Nargothrond inaugurò una politica estremamente aggressiva, che gli consentì di cogliere alcuni importanti successi contro il Morgoth e di liberare ampie zone nel nord del Beleriand. Inoltre Finduilas, che prima della venuta di Turin era stata promessa a Gwindor, ruppe il fidanzamento con l'elfo poiché innamorata dell'uomo il quale tuttavia era ossessionato dalla vendetta contro Morgoth.

Fu sempre sotto il consiglio di Turin che Orodreth rifiutò le esortazioni che i messaggeri di Ulmo rivolsero presso di lui, i quali gli consigliavano di abbandonare la sua politica aggressiva nei confronti di Morgoth, di abbattere il ponte sul Narog e di richiudersi nel Nargothrond in attesa di tempi migliori.

La morte[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Battaglia di Tumhalad.
Battaglia di Tumhalad by Denis Gordeev

La Battaglia di Tumhalad, Denis Gordeev.

"Quel giorno, l'orgoglio delle armate del Nargothrond svanì; e Orodreth cadde nelle prime file, e Gwindor figlio di Guilin fu ferito a morte."
Il Silmarillion, cap. XXI, "Túrin Turambar".

Orodreth trovò la morte nell'anno 495 PE in quella che viene ricordata come la Battaglia di Tumhalad. In quel tempo Morgoth, intenzionato a stanare le genti del Nargothrond, aveva inviato il drago Glaurung a capo di una folta schiera di orchi per devastare il Beleriand settentrionale e attirare allo scoperto i suoi nemici.

Orodreth, aizzato anche da Turin, cadde nella trappola e mobilitò il suo esercito per farsi incontro al nemico, tuttavia essi furono ingannati e caddero in un'imboscata e accerchiati da forze enormemente soverchianti. Il Re fu uno dei primi a cadere nelle prime file.

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