- "«Vi è più di un cavallo in arrivo», disse Aragorn. «Naturalmente», ribatté Gandalf. «Siamo un carico troppo ingente per un destriero solo». «Sono tre», disse Legolas guardando fisso la pianura. «Guardate come corrono! C’è Hasufel, e al suo fianco il mio amico Arod! Ma ne scorgo uno cavalcare innanzi: un cavallo assai grande. Mai ne ho veduto uno simile». «E mai più lo vedrai», disse Gandalf. «Quello è Ombromanto, il capo dei Mearas, principi dei cavalli, e nemmeno Théoden, Re di Rohan, conobbe mai un destriero così bello. Miratelo scintillare come argento e galoppare liscio come un fiume che scorre veloce! Viene per me: è il cavallo del Cavaliere Bianco. Combatteremo insieme»."
- —Il Signore degli Anelli, libro III, cap. V, "Il Cavaliere Bianco".
Ombromanto era un magnifico cavallo che faceva parte dei Mearas, un'antica razza di cavalli portata nella Terra di Mezzo da Oromë, che visse a Rohan durante la Terza Era. Benché il montare questi cavalli fosse un privilegio riservato ai Re di Rohan, Ombromanto scelse come suo padrone Gandalf il Grigio con il quale poi partì alla volta di Valinor nel 3021 TE.
Descrizione[]
Ombromanto, il cui nome in Rohirric era Sceadufaex, si presentava come il più grande e bello tra tutti i cavalli della Terra di Mezzo. Il suo manto era un grigio chiaro ed era in grado di cavalcare veloce come una freccia, percorrendo infinite miglia prima di stancarsi. Egli rifiutava selle e morsi, ragion per cui Gandalf lo montava alla "maniera elfica" cavalcando a pelo. É riconosciuto come Signore di tutti i cavalli e questi sono sempre lieti di incontralo lasciandosi andare a grandi manifestazioni di gioia.
Biografia[]
Ombromanto è il discendete diretto di Felaróf, il cavallo di Eorl il Giovane, ed appartiene dunque alla stirpe dei Mearas, i magnifici cavalli della Terra di Mezzo discendenti da Nahar il cavallo del Vala Oromë. Egli nacque a Edoras verso la fine della Terza Era e inizialmente apparteneva a Re Théoden che sperava che il cavallo venisse montato da suo figlio Théodred.
Tuttavia nel 3018 TE, dopo la sua fuga da Isengard, Gandalf raggiunse Edoras e qui fu scelto come suo cavaliere dallo stesso Ombromanto, con gran risentimento da parte di Théoden. Ombromanto fu dunque la cavalcatura di Gandalf per tutta la durata della Guerra dell'Anello, accompagnandolo dalla Foresta di Fangorn fino a Edoras, durante la sua cavalcate nell'Ovestfalda e portando lui e Pipino da Isengard fino a Minas Tirith in un'epica galoppata di due giorni senza mai fermarsi. Durante l'Assedio di Minas Tirith affrontò con Gandalf il Re Stregone di Angmar mentre questi si apprestava a varcare i cancelli della città appena abbattuti.
Con la fine della Guerra dell'Anello rimase accanto a Gandalf e lo seguì ad Aman quando questi s'imbarcò a Rifugi Oscuri verso l'Ovest. Probabilmente ora galoppa assieme al suo progenitore Nahar nelle sterminate praterie di Valinor.
Curiosità[]
Il primo nome che Tolkien scelse per il cavallo bianco di Gandalf fu Piedefuoco (Firefoot, Narothal in Sindarin) che accostò ad Arod che diverrà poi il cavallo prestato da Éomer a Legolas e Gimli dopo il loro primo incontro. In seguito sondò la possibilità di battezzarlo Chiaromanto (Fairfax) o Nevemanto (Snowfax) e quest'ultimo sarà poi assegnato sotto forma di Nevecrino (Snowmane) al cavallo di Théoden.[1]
Adattamenti[]
Il Signore degli Anelli (2001-2003)[]
Nella trilogia cinematografica di Peter Jackson Ombromanto appare per la prima volta nel film Le Due Torri (2002) interpretato da due stalloni andalusi Blanco e Domero, il primo morto nel 2014 all'età di 25 anni.
Note[]
- ↑ The History of Middle Earth, Vol. VI: Il Ritorno dell'Ombra, cap. XX, p. 351