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Narsil era il nome di una grande spada forgiata durante la Prima Era dal famoso fabbro Telchar, appartenente al popolo dei Nani di Nogrod, il quale la forgiò per il Principe elfico Curufin. Successivamente la lama entrò in possesso di Elros, primo dei Sovrani dell'Ovesturia, divenendo uno dei tesori della famiglia reale di Númenor.

In seguito essa fu tramandata dai Principi di Andúnië fino a Elendil, il quale la utilizzò per combattere Sauron, ma durante il duello tra il Re dei Dúnedain e l'Oscuro Signore l'arma si spezzò in tre frammenti. Pare che Isildur abbia utilizzato un frammento di questa spada per tagliare il dito al quale Sauron portava l'Unico Anello.

Per i successivi tremila anni i frammenti di Narsil furono considerati tra le più importanti reliquie dei Dúnedain, venendo tramandate di padre in figlio dai discendenti di Isildur, finché alla fine del 3018 TE, poco prima di partire assieme alla Compagnia dell'Anello, Aragorn non fece riforgiare la spada ridenominandola Andúril e prendendo parte con essa alla Guerra dell'Anello.

Etimologia[]

Il nome Narsil può essere interpretato in due modi: lo si può tradurre infatti o come "Fiamma del Sole" o come "Fiamma della Luna". Il nome nasce dall'unione delle parole nar (fiamma, fuoco) e thil (luce bianca).

Descrizione[]

Non si hanno descrizioni precise dell'arma e si possono fare solo delle supposizioni: essendo stata forgiata dai Nani era sicuramente di ottima fattura e costruita con il miglior acciaio, tuttavia visto che venne utilizzata sia da Elfi che da Numenoreani (tra i quali l'altezza media era di due metri, a volte di più) si può escludere che si trattasse di una spada a misura di nano, il che porta a credere non fosse stata forgiata per genti della stirpe dei Figli di Aulë ma che Telchar abbia lavorato su commissione di un principe Noldor, con i quali all'epoca i Nani avevano un ottimo rapporto.

Considerato poi che tale arma venne usata sia da Elendil che dal suo discendente Aragorn (tra i quali intercorreva più di quaranta centimetri di differenza in altezza), si può supporre che non si trattasse di uno spadone a due mani ma si trattasse più di una spada ad una mano e mezza (volgarmente detta "spada bastarda") dalla lama lunga più di un metro, cosa che comunque l'avrebbe resa facilmente utilizzabile sia da un "gigante" come Elendil (2,41 m) che da un Dúnedain "normale" come Aragorn (1,98 m). Viene detto che sulla lama vi erano incise delle rune, tuttavia in nessun testo viene riportato cosa dicessero.

Storia[]

Prima e Seconda Era[]

Telchar forgia Narsil

Telchar mentre forgia Narsil

La lama venne forgiata a Nogrod dal fabbro Nanico Telchar, il quale la forgiò per Curufin uno dei Figli di Fëanor, il quale la cedette poi al fratello Maglor. Questi cedette poi la spada a Elros, che aveva allevato come un figlio per espiare al Terzo Fratricidio.

Una volta che Elros divenne Re di Númenor la spada entrò a far parte del tesoro della Casa Reale; non si come né perché, verso la fine dell'era di Númenor la spada entrò in possesso della Casa dei Signori di Andúnië, una dinastia cadetta della Casa Reale, i quali la custodirono gelosamente assieme all'Anello di Barahir.

Dopo la distruzione di Númenor la spada divenne l'arma di Elendil che la utilizzò nella Battaglia di Dagorlad contro Sauron; tuttavia nello scontro Elendil trovò la morte e la spada venne spezzata. Il figlio di Elendil, Isildur, usò uno dei frammenti per mozzare la mano di Sauron che portava l'Unico Anello; dopo la sconfitta dell'Oscuro Signore i frammenti dell'arma vennero raccolti con deferenza e custoditi come massime reliquie.

Terza Era[]

Mentre Isildur tornava al nord da Gondor, lui e il suo seguito vennero attaccati in quella che fu poi ricorda come la Battaglia dei Campi Iridati, da una numerosa orda di orchi. Vedendosi condannato Isildur consegnò i frammenti della spada ad Othar, un suo cavaliere, affinché assieme ad un compagno, la portasse a Gran Burrone a suo figlio Valandil.

La spada entrò dunque a far parte dei tesori di Re di Arnor e, dopo la distruzione del regno, dei Capitani dei Dúnedain, venendo custodita da Elrond il quale s'incaricò di trasmetterla ai discendenti di Aranarth non appena avessero raggiunto la maggiore età, cosa che fece anche con Aragorn nel 2950 TE.

Nel 3018 TE la spada venne riforgiata dai fabbri di Imladris per Aragorn che la rinominò Andúril "Fiamma dell'Ovest".

Adattamenti[]

Trilogia de Il Signore degli Anelli (2001-2003)[]

Narsil frammenti

Frammenti di Narsil nella trilogia cinematografica.

Nella Trilogia de "Il Signore degli Anelli" di Peter Jackson i frammenti della spada, a differenza di quanto descritto nel libro, non vendono custoditi da Aragorn nel loro fodero, ma sono tenuti a Gran Burrone su una mensola nel Salone della Casa di Elrond.

In questo adattamento la spada porta incise sulla lama la seguente iscrizione in Quenya:

"Narsil essenya, macil meletya, telchar carnéron navrotessë
Narsil è il mio nome, spada potente, Telchar mi fece a Nogrod'"
—David Salo, iscrizione su Narsil

Trilogia de Lo Hobbit (2012-2014)[]

The Hobbit Narsil

Narsil ne la trilogia di "Lo Hobbit".

La spada compare nuovamente nella versione estesa del primo film della Trilogia de "Lo Hobbit", creando una sorta di continuità con la prima trilogia.

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