La torre-faro di Nardol era, dopo Amon Dîn e Eilenach, uno dei più antichi Fuochi di Segnalazione di Gondor. Era uno dei fuochi di segnalazione più grandi e meglio fortificati, oltre ad essere tra quelli più visibili.
Etimologia[]
Nardol è un termine Sindarin che significa letteralmente "Collina di Fuoco".
Descrizione[]
Il forte di Nardol distava circa centoventi miglia a est di Halifirien e sorgeva all'estremità di un'alta cresta un tempo ricoperta dalla Foresta Drúadana, ma ormai il colle era disboscato dagli alberi per opera di muratori e cavapietre che risalivano la Valle del Carro di Pietra. Vista l'importanza della località perle sue cave di pietra e la riserva del legname, presso Nardol vi era vi era una forte guarnigione a difesa delle cave ed era ben munita di combustile, per cui vi si poteva accendere un gran fuoco (visibile, nelle notti chiare, fino a Halifirien). La linea di colli-faro da Nardol fino a Halifirien era leggermente curva e, poiché la curvatura avveniva verso sud, gli alberi che si frapponevano alle torri di guardia non interrompevano la visuale.
Storia[]
La torre faro di Nardol fu uno dei primi fuochi di segnalazione ad essere eretti nella tarda Terza Era, durante il periodo in cui Gondor fu ridotto sulla difensiva dai suoi nemici. Durante la Guerra dell'Anello quando Gandalf e Pipino si dirigono verso Minas Tirith, il fuoco di Nardol è acceso come anche gli altri sei fuochi di segnalazione per chiamare in aiuto i Rohirrim.
Adattamenti[]
Il Signore degli Anelli: il Ritorno del Re (2003)[]
Fuochi di Segnalazione di Gondor |
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