Tolkienpedia

Ciao! Benvenutə su Tolkienpedia banner black, la più grande enciclopedia italiana su Tolkien, scritta dai fan per i fan!

Vuoi scrivere o correggere un articolo? Vuoi fare qualche domanda nel nostro forum? Oppure vuoi semplicemente navigare sul sito senza pubblicità? Registrati, è gratis!

LEGGI DI PIÙ

Tolkienpedia
Advertisement
Quenya Example

Namárië o Lamento di Galadriel è un poema scritto in Quenya da Tolkien. Il testo è presente ne Il Signore degli Anelli, nel capitolo VIII “Addio a Lórien” nel momento in cui Frodo insieme al resto della compagnia lascia Lothlórien e viene salutato da questo poema recitato da Galadriel.

Namárië è in lingua Quenya e può essere considerato l’esempio più lungo e anche il più conosciuto, insieme al poema Markirya, di una delle lingue elaborate da Tolkien. Il poema Namárië presenta anche una versione più antica dell’opera, in cui alcune regole grammaticali non erano state perfezionate, infatti si parla di una versione in lingua Qenya.

Etimologia[]

Il nome "Namárië" deriva dalla medesima parola QuenyaNamárië” che significa “Addio”. A volte viene citato con un altro nome “Lamento di Galadriel”. Esistono anche molti altri appellativi a questo componimento poetico, ma solitamente poco usati, come ad esempio "Canto degli Elfi al di là del Mare"

Testo[]

Questa è la versione tratta dal libro de Il Signore degli Anelli, in cui il testo può essere considerato in pieno stile Quenya, di seguito viene riportata la traduzione.

Originale Quenya[]

Ai! laurië lantar lassi súrinen,
yéni únótimë ve rámar aldaron!
Yéni ve lintë yuldar avánier
mi oromardi lisse-miruvóreva
Andúnë pella, Vardo tellumar
nu luini yassen tintilar i eleni
ómaryo airetári-lírinen.

Sí man i yulma nin enquantuva?

An sí Tintallë Varda Oiolossëo
ve fanyar máryat Elentári ortanë,
ar ilyë tier undulávë lumbulë;
ar sindanóriello caita mornië
i falmalinnar imbë met, ar hísië
untúpa Calaciryo míri oialë.
Sí vanwa ná, Rómello vanwa, Valimar!

Namárië! Nai hiruvalyë Valimar.
Nai elyë hiruva. Namárië!


Traduzione[]

Questa è la traduzione del Lamento di Galadriel tratta da Il Signore degli Anelli.

Ah! simili ad oro cadono le foglie al vento,
lunghi innumerevoli anni come le ali degli alberi!
I lunghi anni sono fuggiti come rapidi sorsi
del dolce idromele in alti saloni
oltre l'Occidente, sotto le azzurre volte di Varda
ove le stelle tremolano
alla voce del suo canto, una voce sacra di regina.

Chi riempirà ormai per me la coppa?

Per ora la Vampa, Varda, la Regina delle stelle
dal Monte Semprebianco ha sollevato le sue mani come nuvole
ed ogni sentiero è immerso nella profonda oscurità
e fuori dalla grigia campagna l'ombra si distende
sulle onde spumeggianti poste fra di noi,
e la bruma ricopre i gioielli di Calacirya per sempre.
Ed ora perso, perso per chi è in Oriente è Valimar!

Addio! Forse un dì troverai Valimar.
Pure tu forse un dì lo troverai! Addio!

Advertisement