Nîn-in-Eilph, noto anche come Stagni dei Cigni, era un acquitrino paludoso localizzato presso la confluenza del fiume Glanduin e il Mitheithel, dalla quale nasceva il fiume Gwathló.
Etimologia[]
Nîn-in-Eilph è un nome Sindarin che significa letteralmente "Terre d'acqua dei Cigni".
A volte viene chiamato Agilcigno, ma si tratta di un errore di traduzione: Tolkien infatti, nella stesura originale, utilizzò il termine Swanfleet, ma in inglese arcaico fleet non significava "agile" bensì "stagno/corso d'acqua".
Descrizione[]
Questo luogo assomigliava molto, come conformazione, ai Campi Iridati, posti dall'altro lato delle Montagne Nebbiose. Molti hobbit della stirpe degli Sturoi vi si stabilirono dopo la migrazione nell'Eriador, sentendosi a proprio agio in queste terre così simili alle loro antiche dimore.
Questi rimasero qui fino alla Grande Epidemia che li decimò, sì che i rimanenti si spostarono a nord, trovando rifugio nel Decumano Sud della Contea.
In prossimità del Nîn-in-Eilph c'è un guado, da dove diparte una strada che porta alle rovine di Ost-in-Edhil, la città caduta dell'Eregion.