La Montagna Solitaria, nota anche con il nome di Erebor, è un picco solitario situato a nord-est del Rhovanion, da cui scaturisce il fiume Celduin. Nelle sue profondità la montagna ospitò per secoli uno dei più grandi e importanti regni dei Nani della Terra di Mezzo; a popolarla vi erano i Nani del Popolo di Durin, i quali vennero scacciati dal drago Smaug nel 2770 TE, ma vi ritornarono nel 2941 TE a seguito dell'impresa di Thorin e della sua Compagnia.
Durante la Guerra dell'Anello la Montagna Solitaria venne assediata da un grande esercito di Esterlings alleati di Sauron, il quale fu tuttavia sconfitto e ricacciato a oriente. Con la fine del conflitto Gimli, ritornato dalla Battaglia del Morannon, condusse una parte dei Nani nelle Caverne Scintillanti a Rohan dove fondò un regno vassallo di Erebor.
Etimologia[]
Erebor è il nome di origine Sindarin con la quale era conosciuta la montagna e significa per l'appunto "Montagna Solitaria".
Descrizione[]
Esterno[]
La Montagna di Erebor si erge solitaria a nord del Lago Lungo in mezzo all'immensa pianura che va dai confini orientali del Reame Boscoso ai Colli Ferrosi e al fiume Carnen ad est. La montagna in sè è alta almeno 3,500 metri e ha una struttura a forma di stella, con il picco che rimane ricoperto di neve anche d'estate.
Sul versante sud-occidentale della Montagna vi era un'altura nota come Collecorvo, sulla quale i Nani avevano edificato un posto di guardia fortificato e dove avevano la propria dimora i Corvi Imperiali. Gli ingressi alle strutture sotterranee di Erebor erano essenzialmente due: la Porta Anteriore, nota anche come Cancello di Erebor, e la Porta Posteriore, conosciuta anche come Porta Segreta.
Il Cancello di Erebor era situato nella parte meridionale della montagna, alla fine di una stretta vallata nota come Valle del Celduin, dove si trovava anche la città di Dale, e da esso fuoriusciva il Fiume Fluente, il quale nasceva nelle profondità della montagna per poi scorrere oltre la porta, attraversare la valle alla quale dava il nome, e gettarsi infine nel Lago Lungo. La Porta Posteriore si trovava invece sul fianco occidentale della Montagna, vicino a Collecorvo, ma nella sua esistenza venne utilizzata unicamente due volte, anche perché Thrór e suo figlio Thrain, che la edificarono come via di fuga, mantennero assolutamente segreta la sua esistenza.
Interno[]
La Montagna Solitaria era assai ricca di giacimenti di metalli come oro, argento e ferro, oltre a innumerevoli pietre preziose, e per questo nel corso dei secoli i Lungobarbi scavarono profondamente e avidamente nelle viscere di Erebor, alfine di estrarne le immense ricchezze. Tuttavia i Nani non si limitarono a costruire unicamente miniere, che pure erano una parte importante della loro attività, ma scavarono e modellarono grandi saloni, alloggi e fucine, distribuiti su più livelli, in grado di dare ospitalità a migliaia di Nani con le loro famiglie.
Grande Sala di Thrór[]
La Grande Sala di Thrór, costruita probabilmente dall'omonimo Re Sotto la Montagna dopo il suo ritorno a Erebor nel 2590 TE, era l'antica sala del trono dove i Nani tenevano grandi feste e i propri concili. Venne devastata durante l'Attacco di Smaug nel 2770 TE, e negli anni successivi rimase totalmente in rovina, con i resti distrutti delle tavole e le ossa delle malcapitate vittime di Smaug sparse per tutta la sala. Dopo la morte del drago e la Battaglia dei Cinque Eserciti, il nuovo Re Sotto la Montagna Dáin II Piediferro restaurò il salone alla sua antica gloria e ne fece la propria sala del trono.
Grande Sala di Thráin[]
La Grande Sala di Thráin venne probabilmente edificata da Thráin I stesso quando, nel 1999 TE, condusse il suo popolo a Erebor dopo la perdita di Khazad-dûm ad opera del Balrog. Si trovava nel punto più profondo della montagna, e nei due secoli in cui i Lungobarbi occuparono la Montagna Solitaria, prima di trasferirsi sui Monti Grigi nel 2210 TE, la sala svolse la funzione di sala del trono e in essa vi era custodita l'Arkengemma, che era incastonata sul trono del Re Sotto la Montagna. Dopo il ritorno di Thrór nel 2590 TE, la Sala di Thráin perse la sua funzione di sala del trono in favore della Sala di Thrór, venendo riadattata come camera blindata dove Thrór e il suo popolo conservavano gli oggetti più preziosi, tra i quali appunto l'Arkengemma. Dopo l'Attacco di Smaug, il drago ne fece la propria tana, accumulando tutti i tesori abbandonati dai Nani durante la fuga rendendolo il proprio letto.
Popolazione[]
Per approfondire, vedi le voci Nani e Lungobarbi. |
Ad abitare la Montagna, almeno fino a che il drago Smaug non li cacciò, erano i Nani del Popolo di Durin, che qui vivevano assai numerosi. Tuttavia non erano gli unici abitanti in quanto nella valle antistante alla montagna sorgeva la città di Dale e gli Uomini della Valle, così erano conosciuti i suoi abitanti, spesso inviavano i propri figli nella Montagna come apprendisti degli artigiani di Erebor.
Storia[]
La Terza Era e il primo regno[]
I Nani del Popolo di Durin conoscevano l'esistenza della Montagna Solitaria da tempo immemore: alcuni ritengono che fu scoperta qualche tempo dopo il risveglio del primo Durin. Una colonia mineraria venne presto fondata e venne costruita una strada che connetteva i Nani con le loro grandi città dei Colli Ferrosi e anche verso Ovest fino ai loro possedimenti nei Monti Azzurri. Tuttavia non venne mai tenuta in grande considerazione e rimase sempre poco popolata e sfruttata a dispetto delle altre miniere dei Nani. I Nani vissero e scavarono in profondità nella montagna durante la Seconda Era, ma non fu che fino alla metà della Terza Era che la colonia divenne un vero e proprio Regno dei Nani dopo la caduta dell'antico Regno di Khazad-dûm a causa del risveglio del Balrog noto come Flagello di Durin nel 1981 TE. I sopravvissuti seguirono Thráin I alla Montagna Solitaria e la colonia divenne la dimora del Re sotto la Montagna.
Intorno al 1999 TE, si affermò come una fortezza nanica, dove essi erano numerosi e prosperavano. In questo periodo, i Nani si arricchirono moltissimo e ammassarono nuovamente una grande quantità d'oro e di tesori, tra i quali era incluso un famoso gioiello detto Arkengemma. Thrain I usò l'Arkengemma come simbolo del suo potere, e dei suoi figli e nipoti che gli succedettero sul trono fecero lo stesso. Nel mentre gli Uomini costruirino sulle pendici della montagna la città di Dale e divennero a loro volta molto ricchi e prosperi grazie ai contatti con i Nani.
L'abbandono della montagna e il ritorno[]
Tuttavia il figlio di Thráin, Thorin I, abbandonò la Montagna nel 2210 TE per riunirsi ai suoi parenti nelle Ered Mithrin, e la Montagna si spopolò nuovamente, tornando ai livelli precedenti la caduta di Moria. Accadde però che numerosi nani delle Ered Mithrin iniziarono a subire attacchi dai draghi che vivevano ancora in quelle montagne e si impegnarono in una sanguinosa guerra contro di loro (Guerra dei Nani e dei Draghi) che forzò i Lungobarbi ad abbandonare le Montagne Grigie nel 2590 TE. I nani si separarono tra coloro che seguirono Grór che si insediò nei Colli Ferrosi e coloro che seguirono Re Thrór alla Montagna Solitaria, che ritornò ad essere la capitale del Popolo di Durin.
L'attacco di Smaug e il dominio del drago[]
Per approfondire, vedi la voce Saccheggio di Erebor. |
Il grande drago Smaug aveva desiderato da lungo tempo le ricchezze dei nani custodite nella montagna. Un giorno, nel 2770 TE, mentre Thorin era fuori dalla città a caccia, scese sulla montagna, distrusse la città di Dale e invase Erebor, mettendo in fuga i nani all'interno. Re Thrór e suo figlio Thráin riuscirono a fuggire in tempo da una porta segreta, per poi guidare nuovamente il proprio popolo in una vita raminga tra il Dunland e gli Ered Luin. La Montagna Solitaria rimase vuota per circa 170 anni, eccetto per la presenza del drago Smaug che riposò sopra i cumuli di ricchezze della camera più interna.
Dale resistette un po' più a lungo ma, dopo la morte del loro signore Girion, i suoi abitanti furono costretti ad abbandonare la città a causa delle incursioni del drago, lasciando quindi la valle completamente vuota. Ogni tanto Smaug usciva dal suo antro per sgranchirsi le ali e pattugliava il territorio circostante la montagna, divorando ogni animale o uomo che osasse passare per quelle terre e bruciando la vegetazione con il proprio alito infuocato: quella che era stata una terra fertile e vitale, divenne dunque una terra brulla e silenziosa, dove pochissimi animali (tra cui i Corvi Imperiali) osavano vivere, anche perché non suscitavano alcuna preoccupazione in Smaug. Questi luoghi divennero noti come la "Desolazione di Smaug".
Riconquista di Erebor e la Battaglia dei Cinque Eserciti[]
Per approfondire, vedi le voci Thorin Scudodiquercia e Battaglia dei Cinque Eserciti. |
Nel 2941 TE una spedizione comandata da Thorin Scudodiquercia, dopo un lungo e avventuroso viaggio rientrò in possesso della montagna e dei tesori ivi contenuti. La spedizione era composta da tredici nani, l'hobbit Bilbo Baggins, che era stato assoldato come scassinatore, e Gandalf uno degli Istari. Tuttavia, a seguito dell'uccisione del drago da parte di Bard, cittadino di Esgaroth ed erede di Girion, Signore di Dale, i Nani non poterono ancora rientrare definitivamente in possesso delle loro dimore perché sorsero dissapori sul tesoro tra Uomini, Elfi e appunto nani; dissapori che vennero risolti quando le tre razze dovettero combattere insieme nella Battaglia dei Cinque Eserciti, che li vide contrapposti a Orchi e Mannari guidati da Bolg, figlio di Azog il Profanatore, desideroso di vendicarsi della stirpe di Durin e impadronirsi del tesoro di Erebor. Lo scontro si svolse nella piana racchiusa tra la Montagna, Dale e Colle Corvo, un avamposto nanico costruito tempo prima.
I nani della compagnia di Thorin, insieme a quelli dei Colli Ferrosi, difesero tenacemente la montagna, e alla fine ebbero la meglio contro gli orchi e i mannari grazie all'aiuto degli Elfi del Reame Boscoso e agli uomini di Dale, oltre che delle Aquile e di Beorn il Mutapelle, il quale nella sua forma di colossale orso si fece strada nel campo di battaglia fino a raggiungere Bolg e a ucciderlo assieme alla maggior parte delle sue guardie.
Sebbene la battaglia si fosse conclusa con una vittoria, gravi e dolorose furono le perdite dei Popoli Liberi: tra i caduti infatti vi furono Fíli e Kili, morti per proteggere lo zio, e lo stesso Thorin rimase gravemente ferito nello scontro, facendo appena in tempo a riappacificarsi con Bilbo prima di morire. Il nano che aveva riconquistato la Montagna Solitaria venne sepolto con tutti gli onori spettati ad un sovrano, in un sepolcro ricavato nel cuore di Erebor all'interno del quale furono posti l'Arkengemma e la spada Orcrist.
Il Regno di Dáin II e la Guerra dell'Anello[]
Per approfondire, vedi la voce Battaglia di Dale. |
Dopo la morte del cugino a seguito della Battaglia dei Cinque Eserciti, Dáin assunse dunque il titolo di Re Sotto la Montagna, oltre che Re dei Lungobarbi. Il primo atto del suo regno fu quello di ricompensare coloro che avevano permesso al suo popolo di riconquistare l'antica dimora dei suoi antenati: usò quindi una parte del tesoro per elargire quanto spettava ai membri della Compagnia di Thorin, compreso Bilbo, il quale però si accontentò solamente di una cassa d'oro e di una d'argento, oltre a risacire profumatamente gli Uomini del Lago per la distruzione della loro città, tanto che poterono ricostruire sia Esgaroth che la città di Dale.
Con quest'ultima, che si era costituita quale regno sotto la guida di Bard l'Arciere, Dáin restaurò gli antichi rapporti di amicizia che vi erano stati tra Thrór e Girion, con grande guadagno sia dei Nani che degli Uomini della Valle. Tra il 2941 TE e il 3017 TE molti Nani del popolo dei Lungobarbi, che a lungo erano stati senza una casa nella Terra di Mezzo, tornarono a popolare la Montagna Solitaria che conobbe un nuovo periodo di splendore, eguagliando i fasti di prima dell'Attacco di Smaug.
Tra il 3001 e il 3002 TE, dopo la sua festa di compleanno, Bilbo Baggins lasciò la Contea e, dopo un breve soggiorno a Gran Burrone, si unì ad un gruppo di Nani e con loro percorse la strada fino a Erebor, dove s'incontrò con i suoi compagni d'avventura superstiti per poi ritornare a Gran Burrone, dove rimase quale ospite di Elrond.
Alla fine del 3017 TE un cavaliere nero, probabilmente un Nazgûl, giunse presso i cancelli di Erebor presentandosi come un emissario di Sauron e pretendendo udienza dal Re: alternando minacce e promesse (tra cui la restituzione degli Anelli dei Nani), il messaggero chiese a Dáin informazioni su Bilbo Baggins e la Contea, oltre a pretendere un atto di sottomissione di Erebor nei confronti di Barad-dûr. Ovviamente Dáin rifiutò e, dopo aver inviato un'ambasceria a Gran Burrone della quale facevano parte Glóin e suo figlio Gimli, cominciò a preparare il suo regno alla guerra.
Il 17 Marzo del 3019 TE, un'orda di soldati Esterlings dalla regione di Rhûn attraversarono il fiume Rossacque, aprendo così un secondo fronte della Guerra dell'Anello al Nord. La grande forza dei temuti e rinomati Easterlings schiacciò gli uomini di Dale, che dovettero ritirarsi nella Montagna Solitaria. Re Brand e Re Dáin II vennero uccisi davanti ai suoi cancelli. I Nani e gli Uomini resistettero per molti giorni all'assedio, finché giunse la notizia che gli eserciti di Sauron erano stati sconfitti nella Battaglia del Morannon. Calato il terrore sugli assedianti, i Nani e gli Uomini riuscirono finalmente a rompere l'assedio e a disperdere i loro nemici allontanandoli da Dale e spingendoli lungo il fiume Flutti.
Adattamenti[]
Adattamenti cinematografici[]
Lo Hobbit (1977)[]
In questo adattamento animato di Rankin/Bass, la Montagna Solitaria appare molto attinente a quanto descritto nel romanzo de Lo Hobbit. Osservando bene è evidente come i disegnatori di questo cartone animato abbiano preso ispirazione dalle illustrazioni realizzate dallo stesso J.R.R. Tolkien.
Trilogia de Lo Hobbit (2012-2014)[]
Nella Trilogia de "Lo Hobbit" del regista Peter Jackson la montagna appare in tutti e tre i film della trilogia, tuttavia non si tratta di una montagna realmente esistente ma di una realizzata in motion picture.