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Il Mindolluin è l'ultima e la più orientale delle grandi montagne che formano la catena degli Ered Nimrais. Un po' discostata dal resto della catena, sul suo fianco orientale sorge la città di Minas Tirith la grande capitale fortificata del regno di Gondor.

Etimologia[]

Il nome Mindolluin deriva dal Sindarin e significa letteralmente "Torreggiante (montagna) dalla cima blu". Questo nome ha la particolarità di dover essere pronunciato come due parole separate anziché come una sola.

Descrizione[]

Il Mindolluin è l'ultima delle montagne dei Monti Bianchi, ed la più orientale di esse. Sorge un po' discostata dal resto della catena ed è alta all'incirca 10,500 piedi, quindi poco meno di quattromila metri, il che la rende una delle montagne più alte della Terra di Mezzo.

Storia[]

Nel [[[SE 3320|3320 SE]] il Principe Anárion, figlio di Elendil e fratello di Isildur, cominciò a costruire sul fianco di questa montagna la sua fortezza, inizialmente nota col nome di Minas Anor la "Torre del Sole". In seguito la capitale di Gondor fu spostata e Minas Anor cambiò nome divenendo la Minas Tirith. Al termine della Guerra dell'Anello, durante una notte Gandalf condusse con sé Aragorn, da poco incoronato Re di Gondor, fuori dalla città fino alle pendici meridionali del monte. Da qui, percorrendo un antico sentiero, i due raggiunsero verso l'alba la cima del Mindolluin, da cui si gode una chiara vista delle terre circostanti Minas Tirith. Dopo aver mostrato ad Aragorn il reame di Gondor e annunciato al Re la fine della Terza Era, Gandalf attirò l'attenzione del sovrano verso un pendio roccioso. Aragorn, arrampicatosi per il pendio fino al limite delle nevi che imbiancano la cima del monte, scoprì con meraviglia un alberello della stirpe di Nimloth come l'Albero Bianco di Gondor e ciò fu interpretato da Gandalf come un ottimo presagio per il futuro della linea di Aragorn. Riportato a Minas Tirith, l'alberello venne piantato al posto di quello appassito al centro del Cortile della Fontana, come segno di rinascita.

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