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Questo articolo riguarda la città di Gondor. Per altre voci omonime, vedere Minas Tirith (Disambigua).

"Ultimo dei Monti Bianchi dell’Ered Nimrais, Pipino vide, come promesso da Gandalf, la cupa massa del Monte Mindolluin [...]. Sopra una propaggine sporgente s’innalzava la Città Protetta, con le sue sette cerchie di mura, così antiche e possenti che non parevano costruite, ma scolpite da giganti nell’ossatura del mondo. Sotto lo sguardo meravigliato di Pipino le grigie mura volgevano al bianco, macchiandosi del pallido rossore dell’alba. Il sole, improvvisamente emerso dalle ombre dell’Oriente, proiettò il suo raggio sul volto della Città. Allora Pipino gridò di stupore, perché la Torre di Ecthelion, che s’innalzava entro la cerchia interna, sfavillò nel cielo come una cuspide d’argento e perle, slanciata e splendente, e il suo pinnacolo brillò come cristallo sfaccettato; bianchi vessilli svolazzavano dalle torri merlate alla brezza del mattino, e lontano si udì come un limpido squillare di trombe d’argento."
Il Signore degli Anelli, libro V, cap. I, "Minas Tirith".

Minas Tirith, nota anticamente come Minas Anor, è una città fortificata di Arda, situata a Gondor nella provincia dell'Anórien, costruita dai Númenóreani sulle pendici del Monte Mindolluin ed è forse la più grande fortezza umana della Terra di Mezzo.

Venne fondata da Anárion, figlio di Elendil e fratello di Isildur, intorno al 3320 SE. In seguito fu la residenza estiva dei Re di Gondor finché nel 1690 TE Re Tarondor non vi trasferì la capitale dall'ormai spopolata Osgiliath. Da allora la città fu la sede dei Re e dei Sovrintendenti di Gondor e principale bastione contro le armate di Sauron.

Dopo la fine della Guerra dell'Anello divenne la capitale del Reame Unito di Gondor e Arnor e Re Elessar vi pose la propria residenza. In essa, nelle Case dei Re, furono sepolti gli hobbit Merry e Pipino le cui tombe furono poi poste accanto a quella di Re Elessar.

Nomi ed Etimologia[]

La città inizialmente aveva come nome quello di Minas Anor che nella lingua Sindarin significa letteralmente "Torre del Sole".

Dopo che il Re Stregone di Angmar conquistò Minas Ithil ridenominandola Minas Morgul la città cambiò nome in Minas Tirith cioè "Torre di Guardia" in virtù del fatto che molti ormai la consideravano come l'ultimo baluardo degli Uomini contro la malvagità dell'est.

Nella lingua dei Rohirrim essa era conosciuta come Mundburg cioè "Gran Rocca".

Descrizione[]

I sei livelli inferiori[]

Minas Tirith illustrata da Alan Lee

Uno dei livelli inferiori della città di Minas Tirith in un'illustrazione di Alan Lee

La città era stata costruita da Anárion sul fianco del Monte Mindolluin, che rappresentava la propaggine più orientale della catena montuosa dei Monti Bianchi. Edificato in pietra e marmo, il centro urbano era articolato su sette livelli, ognuno dei quali era saldamente protetto da solide mura costruite nel duro materiale numenoreano. Per rendere la caduta della città più difficile, i cancelli di ogni cinta muraria non sono allineati: il Gran Cancello (quello delle mura inferiori) è nel punto più orientale della costruzione, quello del secondo livello è spostato a Sud-Est, il successivo punta a Nord e così via fino alla cima.

"Minas Tirith infatti era stata edificata su sette diversi livelli, come delle sporgenze scolpite nella collina, circondate ciascuna da mura e chiuse da sette cancelli. Ma i cancelli non erano allineati: il Gran Cancello delle Mura Maggiori era situato nel punto più orientale del circuito, mentre il seguente era leggermente rivolto verso sud ed il successivo verso nord, e così via sino in cima; la strada selciata che conduceva su alla Cittadella serpeggiava in tal modo da un lato all’altro della collina."
Il Signore degli Anelli, libro V, cap. I, "Minas Tirith".

Il Muro più esterno è l'unico a non essere di colore bianco, bensì nero perché costruito con lo stesso materiale con cui venne eretto la torre di Orthanc. cancello principale era stato forgiato in acciaio quando ancora la tecnica di Númenor era ben viva a Gondor. Le strade che percorrevano la città erano lastricate in pietra così come anche le case e i palazzi erano costruiti con pietra e marmi.

"In linea con il Gran Cancello vi era invece una grossa sporgenza rocciosa la cui mole mastodontica divideva a metà tutte le cerchie della città eccetto la prima: una galleria a volta permetteva alla strada di attraversare questo bastione di pietra, dovuto in parte al travaglio dei secoli e in parte alle opere e al possente lavoro degli antichi abitanti: esso s’innalzava dall’estremità dello spiazzo antistante il Gran Cancello, tagliente e affilato come la chiglia di una nave rivolta verso oriente. Si ergeva imponente fino al livello della cerchia più alta, sormontato da un bastione che permetteva a coloro che si trovavano nella Cittadella di scrutare dalla cima impervia, come marinai dall’alto di una nave di roccia, il Gran Cancello situato settecento piedi più in basso."
Il Signore degli Anelli, libro V, cap. I, "Minas Tirith".

La Cittadella e le Tombe dei Re[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Torre di Ecthelion e Tombe dei Re.
Minas Tirith by John Howe

La cittadella di Minas Tirith, John Howe.

Il più importante dei livelli della città era il settimo livello, detto anche Cittadella, che era il cuore politico e militare di Minas Tirith. In questo luogo si trovavano infatti: la Torre di Ecthelion, o Torre Bianca, residenza del Sovrintendente di Gondor, la grande sala delle feste, Merethrond, e la Piazza della Fontana dove è piantato l'Albero Bianco di Gondor.

"L’ingresso della Cittadella era anch’esso rivolto verso oriente, ma scavato nel cuore della roccia; di lì, un lungo pendio illuminato da lanterne conduceva al settimo cancello. In tal modo gli Uomini di Minas Tirith raggiungevano l’Alta Corte e la Piazza della Fontana ai piedi della Torre Bianca: alta e proporzionata, misurava cinquanta tese dalla base sino al pinnacolo, in cima al quale sventolava l’insegna dei Sovrintendenti, mille piedi al di sopra della pianura. Era davvero una fortezza possente, e non certo facilmente espugnabile da un esercito nemico se qualcuno dei suoi abitanti sapeva maneggiare le armi; l’unica speranza per gli avversari era di sorprenderli alle spalle, inerpicandosi sui pendii inferiori del Mindolluin, per raggiungere la stretta sporgenza che univa il Colle di Guardia alla montagna stessa. "
Il Signore degli Anelli, libro V, cap. I, "Minas Tirith".

Abitanti e Guarnigione[]

Popolazione civile[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Dúnedain e Uomini di Gondor.
Abitanti di Minas Tirith

Abitanti di Minas Tirith nel film "Il Ritorno del Re"

La città era stata fondata dai Dúnedain scampati all'Akallabêth e per diversi secoli questi costituirono la maggioranza della popolazione. Tuttavia con il passare dei secoli, a causa di guerre ed epidemie, la popolazione numenoreana della città continuò a diminuire, tanto che alla fine della Terza Era si poteva dire che i Dúnedain puri fossero ormai una minoranza, mentre la maggior parte degli abitanti erano Uomini di Gondor nati da unioni miste.

Non si sa con esattezza quanti abitanti contasse Minas Tirith, ma non è sbagliato pensare che potesse ospitare una popolazione di diverse decine di migliaia di abitanti, fors'anche un numero superiore a centomila all'epoca del suo massimo splendore. Dopo la decisione di Tarondor di spostare la capitale dall'ormai rovinosa Osgiliath, essa divenne la principale città del regno, superata forse solo da Pelargir.

Guarnigione[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Esercito di Gondor e Guardia della Cittadella.
Watchful Peace by John Howe

Pace vigile, John Howe.

Prima di essere la capitale di Gondor, Minas Tirith all'inizio della sua storia era la fortezza più grande e munita del regno, assieme alla città fortificata di Minas Ithil. La guarnigione della Città Bianca doveva contare diverse migliaia di soldati e i suoi bastioni erano dotati di grandi catapulte e trabocchi che i genieri dell'Esercito di Gondor provvedevano a mantenere in perfetta efficienza, pronti a rovesciare sui nemici una pioggia di pietre.

Con la decadenza di Gondor tuttavia, anche la città ne risentì: dovendo affrontare i nemici su diversi fronti, i Sovrintendenti furono costretti a ridurre la guarnigione al minimo indispensabile. Durante la Guerra dell'Anello, esclusi i rinforzi inviati in aiuto dai feudi meridionali e la guarnigione di Osgiliath, la città poteva contare su appena 5,300 soldati, contando anche gli uomini della Guardia della Cittadella.

Storia[]

La Fondazione e i primi secoli[]

Anárion by Liz Danforth

Il Principe Anárion, fondatore della città by Liz Danforth.

La fortezza venne costruita nel 3320 della Seconda Era dai Númenóreani in esilio con il nome di Minas Anor (Torre del Sole Calante), insieme a Minas Ithil (Torre della Luna Crescente), con lo scopo di proteggere la città di Osgiliath (allora capitale del maestoso regno di Gondor). Questa fortezza era la residenza di Anárion, mentre Isildur dimorava nell'altra torre, e insieme i due fratelli regnavano da Osgiliath su Gondor, che il padre aveva loro affidato per occuparsi del regno di Arnor.

La fortezza inoltre custodiva una delle sette pietre veggenti salvate all'Akallabêth da Elendil. Durante la Guerra dell'Ultima Alleanza la fortezza contribuì in modo determinante alla difesa di Gondor, anche se il maggior attacco fu subito da Osgiliath.

Dopo la fine della guerra Isildur, ormai diventato Alto Re di Gondor e Arnor, soggiornò brevemente nella città prima di nominare il nipote Meneldil reggente e partire alla volta di Imladris.

La Terza Era e l'elevazione a Capitale di Gondor[]

Ostoher of Gondor by Matěj Čadil

Re Ostoher, che ampliò la città e la rese la residenza estiva dei Re di Gondor, Matěj Čadil.

Sebbene Osgiliath rimanesse la capitale di Gondor i Re della Linea di Anárion continuarono a sentirsi particolarmente legati alla fortezza di Minas Anor, tanto da passare periodi sempre più lunghi nella città, soprattutto a partire dal regno di Anardil.

Il figlio di questi Ostoher nel 420 TE iniziò una lunga serie di lavori di restauro della città, volta ad ampliarne le mura e abbellirla ulteriormente. Fu con questo Re che Minas Anor divenne la residenza estiva dei Re di Gondor, anche se spesso ci passavano periodi molto più lunghi.

Durante la Guerra delle Stirpi la città fu aspramente contesa dagli eserciti di Castamir e Eldacar: le truppe dell'usurpatore la conquistarono nel 1432 TE poco prima di iniziare il cruento Assedio di Osgiliath, tuttavia la città venne riconquistata dall'esercito di Eldacar nel 1447 TE poco prima della decisiva Battaglia dei Guadi dell'Eruiin cui Castamir trovò la morte.

Liz Danforth - Tarondor

ReTarondor di Gondor che decise di trasferire la capitale da Osgiliath a Minas Anor

Con la Guerra delle Stirpi iniziò la decadenza di Gondor: infatti nei due secoli successivi sul regno si abbatterono una serie di sventure come le Guerre Corsare e la Grande Epidemia, che diedero dei duri colpi al regno di Gondor.

Nel 1690 TE Re Tarondor decise alfine di trasferire la capitale dall'ormai spopolata Osgiliath alla fortezza di Minas Anor. Ciò comportò una serie di modifiche alla struttura della città: il palazzo reale venne ampliato e venne probabilmente costruito il complesso monumentale delle Tombe dei Re, dove vennero trasferite le spoglie dei Re e degli Eroi del passato che precedentemente erano site ad Osgiliath.

Inoltre Tarondor piantò un seme dell'Albero Bianco nei giardini della cittadella, profetizzando che il disseccarsi di quell'albero avrebbe comportato la fine della sua dinastia.

L'estinzione della Linea di Anárion e le guerre contro Mordor[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Battaglia dei Campi del Pelennor, Guerra dell'Anello e Incoronazione di Re Elessar.
Eärnur

Eärnur, ultimo Re di Gondor della Linea di Anárion

Nel 2050 TE Eärnur, ultimo Re della Linea di Anárion, scomparve senza lasciare eredi diretti. La reggenza di Gondor venne dunque assunta dai Sovrintendenti della Casa di Húrin che per quasi 1,000 anni continuarono a governare il regno dalla città bianca.

Durante il periodo dei Sovrintendenti Gondor fu caratterizzato da una durissima lotta per la sopravvivenza, che lo portò ad opporsi con tutte le sue forze alle armate dei Corsari, degli Haradrim e degli Orchi che nel corso di quegli anni compirono diverse incursioni contro i Popoli Liberi della Terra di Mezzo.

Fu in quel periodo che Minas Anor cambiò il proprio nome in Minas Tirith, cioè la Torre di Guardia, estremo baluardo orientale dei Popoli Liberi contro l'influenza delle forze malvagie intenzionate a distruggere il mondo degli Uomini.

Durante gli anni precedenti alla Guerra dell'Anello Minas Tirith si scontrò più volte contro le armate dell'Oscuro Signore che, prima di rivelarsi, inviò i suoi servi e alleati ad attaccare Gondor per saggiarne la forza. A seguito della caduta dell'Ithilien nel TE 2954, il Sovrintendente regnante Ecthelion II ordinò la costruzione del Rammas Echor come protezione aggiuntiva per la città, nel caso le armate nemiche attraversassero l'Anduin. La temuta invasione non avvenne, ma non per questo Gondor abbassò la guardia continuando a mantenere alta la vigilanza sui propri confini.

Denethor II, figlio di Ecthelion, divenuto Sovrintendente si dimostrò assai abile a rintuzzare gli attacchi dei nemici e a preservare Gondor, tuttavia dopo la morte della moglie ebbe la malaugurata idea di servirsi del Palantír custodito nella Torre di Ecthelion: purtroppo quella pietra era strettamente legata a quella di Minas Ithil ormai da secoli nelle mani di Sauron.

Ciò fece venire in contatto la mente di Denethor con quella dell'Oscuro Signore e, anche se non venne soggiogata in quanto il Sovrintendente possedeva una volontà troppo forte, la sua salute fisica e mentale, come la sua fiducia nelle forze di Gondor, ne vennero pesantemente minate anche se non comportarono un crollo, come probabilmente Sauron aveva sperato, quanto ad una cinica rassegnazione che tuttavia non impedì al Sovrintendente di approntare le difese della città.

Nel Marzo 3019 TE, durante la Guerra dell'Anello, la città fu posta sotto assedio dagli eserciti provenienti da Minas Morgul e dall'Harad; lo scontro, noto come Battaglia dei Campi del Pelennor, si svolse davanti alla città e fu probabilmente la battaglia più sanguinosa dell'intera guerra.

Durante questo scontro trovò la morte Re Théoden di Rohan, che aveva guidato i Rohirrim in soccorso della città, così come diversi Capitani di Rohan e Gondor poi ricordati nella canzone de I Tumuli di Mundburg. Tuttavia anche le forze di Sauron subirono gravi perdite: il Re Stregone, il più potente dei servi dell'Oscuro Signore, venne abbattuto da Éowyn che vendicò così la morte di Théoden, così come la maggior parte dei suoi capitani e signori degli Haradrim e degli orchi furono uccisi dalle forze combinate dei Rohirrim e della guarnigione della città guidate da Éomer e Imrahil.

Éomer and Aragorn by Abe Papakhian

Aragorn e Éomer s'incontrano nel campo di battaglia, Abe Papakhian.

L'esito fu tuttavia deciso dall'arrivo di Aragorn il quale, sfoggiando lo Stendardo di Elendil cucito per lui da Arwen, guidò i rinforzi dei Feudi del Sud prendendo alle spalle le armate di Mordor che vennero annientate. e venne da tutti acclamato come il perduto re di Gondor, la cui stirpe aveva vissuto in esilio per centinaia di anni.

Dopo lo scontro Aragorn si occupò dei feriti nelle Case di Guarigione salvando la vita a Faramir, Éowyn e Merry. Anche grazie a questa sua opera fu data la prova della sua legittimazione a regnare perché, come ricordato dalla vecchia Ioreth, i legittimi re erano esperti guaritori e un'antica profezia sosteneva che il perduto re sarebbe stato riconosciuto perché "le mani del re sono mani di guaritore".

Incoronazione di Aragorn

Aragorn viene incoronato da Gandalf Re di Gondor davanti ai Cancelli di Minas Tirith

Tuttavia Aragorn rifiutò di assumere il titolo di Re, e anche di entrare ufficialmente in città, fino alla definitiva sconfitta di Sauron e la fine della guerra e assieme a Gandalf, Éomer, Imrahil, Legolas e Gimli guidò un esercito al Nero Cancello alfine di creare un diversivo per permettere a Frodo di raggiungere il Monte Fato e distruggere l'Anello.

La Battaglia del Morannon si concluse in una grande vittoria (grazie anche al contributo di Frodo e Sam) e alla fine Aragorn potere essere incoronato ufficialmente Re di Gondor il 1 Maggio 3019 TE, assumendo il nome di Re Elessar (parola Sindarin che significa "gemma elfica").

La Quarta Era[]

Dopo la Guerra dell'Anello e con l'inizio della Quarta Era, Minas Tirith divenne la capitale del Reame Unito di Gondor e Arnor e qui vissero Aragorn e la sua Regina Arwen e vi nacquero i loro figli.

La città venne completamente restaurata dai danni della Guerra dell'Anello: Gimli guidò una numerosa truppa di artigiani di Erebor che praticamente rifecero la città da cima a fondo e forgiarono dei cancelli di mithril in sostituzione a quelli distrutti durante la guerra, mentre Legolas seguito da diversi Elfi abbellì la città con splendidi giardini.

Nel 65 QE gli Hobbit Merry e Pipino giunsero in visita a Re Elessar e si spensero nella città: Aragorn decretò quindi che i suoi due vecchi compagni sarebbero stati sepolti nelle Tombe dei Re e avrebbero ricevuto il trattamento riservato ai Grandi Eroi di Gondor. Nel 120 QE anche Re Elessar sentì giungere la fine e, dopo aver passato la corona e lo scettro al figlio Eldarion, si recò a sua volta nelle Tombe dei Re dove scelse addormentò volontariamente. Ai piedi del suo sepolcro furono poste le tombe di Merry e Pipino.

Adattamenti cinematografici[]

Il Ritorno del Re (1980)[]

Trilogia de Il Signore degli Anelli (2001-2003)[]

Minas tirith

Minas Tirith appare nella trilogia di film di Peter Jackson (2001-2003), in particolare ne  Il Ritorno del Re (2003). Weta Workshop ha costruito un grande modello di tutta la città, completa di tutti i dettagli, mentre Weta Digital ha sviluppato un modello virtuale della città e dei suoi dintorni (Pelennor e Mindolluin). Il making-of del film, incluso nel DVD della versione estesa, indica che i creatori si sono ispirati all'abbazia di Mont Saint-Michel nella costruzione di Minas Tirith.

Il critico Roger Ebert ha definito la città di Minas Tirith dei film un "successo spettacolare" nella sua critica de Il Ritorno del Re. Tuttavia tra la città del romanzo e quella del libro vi è una sensibile differenza: infatti le mura esterne nel film non vengono rappresentate di dura pietra numenoreana, ma costruite in marmo bianco e nel corso della battaglia cinematografica si può vedere come le catapulte degli orchi riescano ad infliggere duri danni alle mura, benché nel libro sia fatto capire chiaramente che esse in realtà non fecero alcun danno.

Altra importante differenza tra il libro e il film è la mancanza del Rammas Echor, la cinta che proteggeva i Campi del Pelennor, e il fatto che la città viene invasa dalle forze degli orchi dopo lo sfondamento dei Cancelli, quando nel libro esse non fecero in tempo ad invadere la città distratte dall'arrivo dell'Esercito di Rohan e respinte sanguinosamente dalla sortita della guarnigione guidata da Imrahil.

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