Tolkienpedia

Ciao! Benvenutə su Tolkienpedia banner black, la più grande enciclopedia italiana su Tolkien, scritta dai fan per i fan!

Vuoi scrivere o correggere un articolo? Vuoi fare qualche domanda nel nostro forum? Oppure vuoi semplicemente navigare sul sito senza pubblicità? Registrati, è gratis!

LEGGI DI PIÙ

Tolkienpedia
Advertisement

La Milizia di Esgaroth, nota anche come Guardia di Pontelagolungo, era un corpo di soldati che si occupava della difesa e del mantenimento dell'ordine pubblico nella città di Esgaroth. Nel 2941 TE erano comandati da Bard l'Arciere e combatterono nella Battaglia dei Cinque Eserciti assieme agli Elfi del Reame Boscoso e ai Nani dei Colli Ferrosi.

Descrizione[]

Organizzazione[]

I ranghi della milizia erano composti interamente da Uomini del Lago che abitavano nella città di Esgaroth. Non si sa quanti uomini la componessero ma, supponendo che alla Battaglia dei Cinque Eserciti abbiano preso parte circa 300 uomini della milizia, è probabile che il numero oscillasse intorno alle 500 unità che, nei momenti di emergenza, potevano essere integrati dal reclutamento di volontari. Essi era comandati da un Capitano, il quale veniva nominato dal Governatore di Esgarothi della città. Si occupavano principalmente di proteggere la città e garantire l'ordine pubblico.

Armamento[]

L'armamento era piuttosto vario, ma stando a quanto scritto ne Lo Hobbit quasi tutti gli uomini della milizia possedevano un arco lungo. Durante la Battaglia dei Cinque Eserciti si sa che l'armamento era piuttosto variegato e comprendeva spade, daghe, lance e asce. Le protezioni più comuni erano una giubba di cuoio, un elmo di metallo e uno scudo ovale.

Storia[]

Battle of Five Armies - Men of Esgaroth by Joona Kujanen

Gli uomini della Milizia di Esgaroth affrontano gli orchi nella Battaglia dei Cinque Eserciti, Joona Kujanen.

Poco si sa della storia di questa milizia, ma è probabile che fin dall'inizio della sua storia Esgaroth si fosse dotata di un corpo di guardia per respingere eventuali aggressioni. Nel 2941 TE comandante della milizia (benché nel libro venga definito solo "comandante degli arcieri") era Bard, lontano discendente di Girion, che il Governatore aveva posto a capo del corpo di guardia della città. Quando Smaug attaccò Pontelagolungo, furioso dell'aiuto prestato dagli abitanti a Thorin e la sua Compagnia, Bard guidò i suoi uomini con coraggio cercando di guadagnare tempo per permettere ai civili di fuggire e alla fine riuscì ad uccidere il drago grazie all'aiuto di un tordo e alla Freccia Nera. Dopo aver portato in salvo i sopravvissuti e lasciati alcuni uomini a proteggere le donne e bambini, Bard marciò assieme alle truppe di Thranduil verso Erebor con 300 dei suoi uomini per chiedere a Thorin un risarcimento per i danni causati dal drago. In seguito Bard e i suoi guerrieri furono coinvolti nella Battaglia dei Cinque Eserciti, dove combatterono con valore, riuscendo infine a sconfiggere gli orchi guidati da Bolg grazie anche all'intervento di Beorn.

Adattamenti[]

Lo Hobbit (1977)[]

Milizia di Esgaroth (1977)

L'adattamento animato del 1977 ricostruisce abbastanza fedelmente quanto scritto nel libro di Tolkien. Dopo l'attacco di Smaug, Bard guida i suoi uomini ad Erebor e, dopo un'iniziale schermaglia con i Nani, combattono una feroce battaglia contro gli orchi e i lupi che li attaccano di sorpresa, riuscendo infine a vincere.

Trilogia de Lo Hobbit (2013-2014)[]

Laketown guard The Hobbit (2013)

Nella trilogia cinematografica di Peter Jackson il ruolo della milizia e di Bard sono stati completamente stravolti: nei film infatti Bard non è il comandante della milizia, ruolo ricoperto da un certo Braga, la quale è poco più di un corpo di guardie corrotte agli ordini dell'avido Governatore e del suo infido consigliere. Nell'ultimo film della trilogia poi nessuna delle guardie cerca di opporsi a Smaug, ma pensano solo a fuggire; inoltre non sono solo i soldati della milizia a recarsi in battaglia contro gli orchi ma anche le donne e i ragazzi di Esgaroth (rifugiatisi a Dale) benché nel libro si dica che erano rimasti sulle rive del Lago Lungo.

Advertisement