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"Allorché furono trascorsi venti anni del Sole, Fingolfin Re dei Noldor diede una grande festa, vicino agli stagni di Ivrin, da cui nasce il rapido fiume Narog, poichè ivi le terre erano verdi e belle ai piedi dei Monti d'Ombra che le separavano dal nord. La gioia di quella festa a lungo venne ricordata in successivi giorni di dolore, e fu detta Mereth Aderthad, Festa di Riconcilazione."
Il Silmarillion, cap. XIII, "Il Ritorno dei Noldor"

La Mereth Aderthad, o Festa di Riconcilazione, fu una grande festa organizzata dal Re Supremo dei Noldor Fingolfin nel 20 PE nell'Hithlum presso gli Stagni di Ivrin, da cui nasce il fiume Narog.

Etimologia[]

Mereth Aderthad è una parola Sindarin che significa letteralmente "Festa di Riunificazione" o "Festa della Riconciliazione".

Partecipanti[]

Vi convennero molti dei capi degli Elfi e delle genti di Fingolfin e di Finrod; e, dei Figli di Fëanor, vi si recarono Maedhros e Maglor con guerrieri della Marca orientale. Vi giunsero anche numerosi Elfi Grigi, nomadi dei boschi del Beleriand, e genti dei Porti di Falas, con il loro signore Círdan. Vi accorsero persino Elfi Verdi dell'Ossiriand, la terra sotto le pareti dei Monti Azzurri. Dal Doriath, come messaggeri di Re Thingol, giunsero però soltanto Daeron e Mablung.

Storia[]

L'intento della festa era quello di rafforzare i legami tra gli Elfi e in particolare guarire la frattura interna ai Noldor, tra la Casa di Fingolfin e i Figli di Fëanor. In tal senso, l'incontro fu un successo: molti furono i discorsi che si tennero e animati da buona volontà. Vennero pronunciati giuramenti di alleanza e di amicizia. I cuori dei Noldor erano esultanti e pieni di speranza, e a molti di loro parve che la parole di Fëanor avessero trovato conferma, quando gli aveva esortati a cercare libertà e pace nella Terra di Mezzo.

La lingua più parlata alla festa fu il Sindarin, quella degli Elfi Grigi, persino dai Noldor, i quali erano stati rapidi nell'apprendere la favella del Beleriand, laddove i Sindar si erano dimostrati lenti nel padronneggiare il Quenya, l'elfico di Valinor.

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