- "Melian era il nome di una Maia che serviva sia Vána che Estë; a lungo essa visse a Lórien, curando gli alberi che fioriscono nei giardini di Irmo, prima di portarsi nella Terra-di-mezzo. Usignoli le cantavano tutt’attorno ovunque andasse."
- —Il Silmarillion, Valaquenta, "I Maiar"
Melian era una potente Maia che dimorò a lungo nella Terra di Mezzo, più precisamente nel Beleriand, dove si innamorò del Re degli Elfi Thingol e divenne la Regina del Doriath.
Ebbe da Thingol una figlia cui fu dato il nome di Lúthien e che sposò l'eroe Beren; da questa unione discesero i Re di Númenor della Casa di Elros ed Elrond Mezzelfo; ella è dunque antenata sia di Aragorn Elessar sia di Arwen Undómiel.
Dopo la morte dell'amato per mano degli artigiani di Nogrod, ella comprese di non avere più nulla che la legasse alla Terra di Mezzo e se ne ripartì per Aman. La sua partenza provocò tuttavia la definitiva rovina del Doriath, in quanto la sua cintura d'incantesimi di protezione venne meno permettendo sia ai Nani che ai Figli di Fëanor di attaccare Menegroth per impadronirsi del Silmaril.
Etimologia[]
Il nome Melian è di origine Sindarin e significa "Dono Prezioso". Essa era conosciuta in Quenya col nome di Melyanna, che significa "Dono dell'Amore", mentre i suoi sudditi Sindar la chiamavano col nome di Tóril, che in Doriathrin significa "Regina". In Noldorin era chiamata Gwendeling o con una delle numerose varianti: Gwedhelin, Gwenethlin, Gwedheling, Gwenniel, Gwendelin e Gwedhiling che significa "Verde" oppure "Fanciulla" nell'Elfico primitivo.
Descrizione[]
Aspetto e carattere[]
Melian viene descritta come di una bellezza perfino superiore a quella della razza elfica, alta, snella, dalla pelle candida, occhi splendenti e sguardo profondo, capelli corvini raccolti in lunghe trecce. Vestiva con abiti leggeri, neri con lustrini color giaietto ed era cinta d'argento. La sua figura aveva un aspetto naturalmente regale e maestoso[2]. Rispetto al marito, facile alla collera, mostra un carattere riflessivo e grande saggezza.
Poteri e attributi[]
Melian è considerata una dei Maiar più potenti assieme a Sauron e Eonwë, tanto che la sua magia poteva rivaleggiare con quella del primo luogotenente di Melkor. I suoi poteri concernevano in particolare l'ammaliamento, la divinazione, l'induzione del sonno e dei sogni e la protezione. Grazie alla sua più grande opera, la Cintura di Melian, il Doriath fu a lungo risparmiato dalle influenze del male proveniente da Angband. Da lei Lúthien apprese i canti magici e la danza che la aiutarono a fuggire dalla casa su Hírilorn, a far assopire Melkor quando s'infiltrò in Angband assieme a Beren e a commuovere perfino Mandos. Era in grado di ispirare l'eloquenza e possedeva grandi doti divinatorie che trasmise certamente a Galadriel, la sua migliore allieva.
Ella serviva Estë e Vána, ma pare che fosse imparentata con Yavanna. È la patrona degli uccelli canori e sembra che sia stata lei ad insegnare il canto agli usignoli.
Biografia[]
L'incontro con Thingol[]
Melian era una potente Maia che serviva le Valier Estë e Vána, ed era imparentata con Yavanna. Durante gli Anni degli Alberi ella viveva a Valinor, frequentando molto i Giardini di Lórien, ma era solita recarsi spesso nel Beleriand poiché amava le profonde ombre degli alberi e le foreste. Qui ballava e cantava in mezzo a questi accompagnata da melodiosi stormi di uccelli.
- "Elwë, Signore dei Teleri, si recava spesso nei grandi boschi a visitare il suo amico Finwë nelle dimore dei Noldor; e accadde una volta che giungesse da solo nel bosco rischiarato dalle stelle di Nan Elmoth, e che lì udisse improvvisamente un canto di usignoli. Un incantesimo scese allora su di lui ed egli rimase immobile; e da lontano, oltre quelle dei *lómelindi*, udì la voce di Melian, ed essa gli colmò il cuore di meraviglia e desiderio. Ed egli dimenticò completamente il suo popolo e i propositi della sua mente, e, seguendo gli uccelli nell'ombra degli alberi, penetrò nelle profondità di Nan Elmoth e si perdette. Alla fine giunse però a una radura aperta alle stelle e lì vi era Melian; e dal buio egli la guardò e la luce di Aman splendeva sul volto di lei. Ella non pronunciò parola; ma, ricolmo d'amore, Elwë le si avvicinò e le prese la mano, e immediatamente fu colpito da un sortilegio, così che essi rimasero immobili mentre le stelle che roteavano sopra di loro contavano lunghi anni; e gli alberi di Nan Elmoth crebbero alti e scuri prima che essi pronunciassero una sola parola."
- —Il Silmarillion, cap. IV, "Thingol e Melian".
Accadde che durante il Grande Viaggio il Re Elwë dei Teleri, che in seguito sarebbe stato noto come Thingol, si trovò a passeggiare per il bosco di Nan Elmoth mentre tornava dal suo popolo dopo una visita presso il suo amico Finwë sulle coste del Beleriand. Mentre camminava nel bosco incontrò Melian che danzava e come la vide Elwë fu colto da un potente incantesimo d'amore; si avvicinò a lei e i due rimasero a contemplarsi mano nella mano per anni, perdendo la cognizione del tempo.
Il Doriath[]
Per approfondire, vedi la voce Cintura di Melian. |
Nel 1152 AA, quando cessò l'effetto dell'incantesimo, Melian e Thingol lasciarono il bosco di Nan Elmoth e raccolti attorno a sè tutti i Teleri che non erano partiti per Aman, fondarono un grande e ricco regno nel Beleriand. I sudditi di Thingol profittarono molto della conoscenza e del potere di Melian e, benché non si fossero mai recati in Aman, il riverbero della luce degli Alberi proveniente dalla loro regina gli permise di progredire sia in saggezza che in aspetto, ed essi divennero i Sindar il più grande popolo elfico della Terra di Mezzo. Nel 1200 AA l'amore tra Thingol e la sua regina fu coronato dalla nascita di una bellissima bambina: essa fu chiamata Luthien ed in sè univa le qualità sia degli Ainur che dei Primogeniti, così fu da tutti considerata la più bella tra i Figli di Ilúvatar. La fanciulla avrebbe poi sposato il mortale Beren e i discendenti di questa unione (tra cui anche la Casa di Elros di Númenor) avrebbero avuto il sangue degli Ainur, degli Elfi e degli Uomini.
Quando Melkor fu liberato Melian, pur non ricevendo notizie da Valinor, ebbe un presagio delle calamità che si stavano per abbattere sulla Terra di Mezzo. Così ella suggerì al marito di costruire un rifugio sicuro per la sua gente e di cercare aiuto per un affrontare eventuali conflitti; Thingol dette ascolto alla moglie cercando dunque la collaborazione dei Nani degli Ered Luin e con il loro l'aiuto costruì la reggia di Menegroth dotando nel contempo i suoi sudditi di armi e armature e facendo in modo che essi imparassero anche a forgiarle.
Quando Ungoliant fu scacciata dai Balrog di Morgoth, l'orrido ragno tentò di invadere i domini di Thingol ma Melian da sola si erse contro la disgustosa creatura e la sconfisse, relegandola negli Ered Gorgoroth. Dopo la Prima Guerra del Beleriand Melian contribuì alla prosperità del regno del marito circondandolo di una fitta rete di incantesimi, che venne chiamata Cintura di Melian che dette anche il nome al Doriath, così da proteggerlo dalla crescente influenza di Angband. Tuttavia Melian previde che un giorno sarebbe venuto qualcuno in grado di attraversare la barriera contro la sua volontà.
Dopo il Ritorno dei Noldor, Melian e Thingol accolsero nella reggia di Menegroth i figli di Finarfin i quali, essendo figli di Eärwen figlia di Olwë, erano consanguinei del Re. La divenne amica e tutrice di Galadriel, quando ella si trasferì a Menegroth dopo il matrimonio con Celeborn, e le insegnò molte cose tra cui la produzione del Lembas. Fu lei che scoprì per prima i fatti del Fratricidio di Alqualondë, notando un dolore segreto in Galadriel e convincendo la dama elfica a confessarsi.
Quando Beren giunse nel Doriath, ella cercò di dissuadere il marito dal chiedere che il giovane recuperasse uno dei Silmaril della corona di Morgoth, prevedendo che il gioiello avrebbe portato unicamente sfortuna al regno, ma lo sposo non volle sentire ragioni. Dopo il matrimonio, Beren e Lúthien andarono a vivere sull'isola di Tol Galen, nell'Ossiriand mentre Melian rimase a Menegroth, dove ospitò e aiutò Morwen Eledhwen e Nienor, rispettivamente madre e sorella di Túrin Turambar.
La morte di Thingol e il ritorno a Valinor[]
Quando Thingol fu ucciso dai Nani, Melian cadde in una cupa disperazione e pianse la morte del marito per lungo tempo. Un giorno non si sentì più in grado di sopportare il dolore e lasciò che la sua essenza divina abbandonasse il suo corpo mortale per tornare a Valinor, dove raggiunse le Aule di Mandos e lì rimase a piangere la morte di Thingol.
Con la sua partenza la Cintura che per secoli aveva protetto il Doriath svanì, e i nemici del regno furono liberi di dilagare entro i suoi confini.
Note[]
- ↑ solo nei Racconti Perduti
- ↑ The History of Middle Earth, Vol. II: The Book of Lost Tales Part Two, The Tale of Tinúviel, pp. 6-7