- "«Bilbo, ragazzo mio, va' a prendere la lampada e illuminiamo un po' questa!». E alla luce di una grossa lampada dall’ombra rossa, spiegò sulla tavola un pezzo di pergamena che somigliava molto a una mappa. «Questa fu fatta da Thror, tuo nonno, Thorin», disse in risposta alle concitate domande dei Nani: «È una pianta della Montagna» [...] «C'è una cosa che non avete notato», disse lo stregone, «ed è la porta segreta. Vedete quella runa sulla parte orientale e la mano che la indica dalle altre rune? Questo è il segno di un passaggio alle Sale Inferiori», disse lo stregone."
- —Gandalf mostra la mappa, Lo Hobbit, cap. I, "Una festa inaspettata"
La Mappa di Thrór era una mappa di pergamena disegnata da Thrór, il quale la passò successivamente a Thráin II assieme alla sua Chiave. Recuperata da Gandalf a Dol Guldur, nel 2941 TE venne utilizzata da Thorin e la sua Compagnia per riconquistare Erebor da Smaug.
Descrizione[]
La mappa fu vergata su pergamena e, come da tradizione dei Nani, era stata disegnata invertendo i punti cardinali, ponendo l'Est sulla cima al posto del Nord. Essa raffigurava la Montagna Solitaria, il Fiume Fluente e il territorio circostante la montagna; inoltre vi erano vergate delle indicazioni su come ritrovare l'entrata segreta e (incisi in rune lunari) le modalità su come aprire la porta che portava al passaggio segreto.
Testi della mappa[]
Il testo superiore posto a sinistra appena sotto la mano disegnata, era riportata in rune Cirth una descrizione della porta segreta e le firme di Thrór e Thráin
"La porta è alta un metro e mezzo e ci si può passare in tre per volta. Th. Th."
Le rune lunari rivelate da Elrond invece dicevano:
"Sta' vicino alla pietra grigia quando picchia il tordo e l'ultima luce del sole che tramonta nel Giorno di Durin splenderà sul buco della serratura. Th."
Storia[]
Thrór creò la mappa in un anno imprecisato assieme al suo erede Thráin, considerando l'esistenza del passaggio segreto della massima importanza, in quella che Elrond suppone fosse una notte di mezza estate. Fortunatamente mappa sopravvisse alla distruzione del regno nel 2770 TE da parte di Smaug e fu gelosamente conservata da Thrór come cimelio del suo popolo e nella speranza di ritornare un giorno a riconquistare ciò che era suo. Nel 2790 TE Thrór, probabilmente a causa dell'influsso dell'Anello di Dúrin, spaventato dalla povertà decise di lasciare il Dunland e partire alla volta delle Miniere di Moria assieme al fedele servitore Nár pensando di rivendicarla in quanto erede di Dúrin; prima di partire per quello che sarebbe stato il suo ultimo viaggio, Thrór affidò la mappa a suo figlio Thráin II affinché la custodisse.
Nel 2841 TE, Thráin II lasciò la sua dimora sugli Ered Luin con una piccola compagnia, intenzionato a tentare la riconquista di Erebor nonostante la minaccia di Smaug, ma non ci arrivò mai. Dopo un viaggio flagellato da ogni genere di imprevisto, il nano fu fatto invece prigioniero dagli orchi di Sauron e tradotto nelle segrete di Dol Guldur, dove l'Oscuro Signore all'epoca risiedeva nelle vesti del Negromante; Thrain venne imprigionato e torturato e Sauron gli sottrasse l'Anello di Dúrin, ma gli lasciò sia la mappa che la Chiave di Thrór, probabilmente perché li reputava inutili per i suoi scopi.
Nel 2850 TE, Gandalf andò da Dol Guldur in segreto e trovò Thráin II morente in cattività e completamente ammattito a causa delle torture, tuttavia il nano trovò la forza di affidare allo Stregone la mappa e la chiave, implorandolo di consegnarle a suo figlio, del quale tuttavia non si ricordava nemmeno il nome. La mappa fu presentata a Bilbo Baggins durante la loro visita a Casa Baggins alla fine di aprile 2941 TE e utilizzata durante la loro avventura.
Adattamenti[]
Lo Hobbit (1977)[]
La mappa di Thrór come appare nel film de Lo Hobbit (1977)
La Mappa di Thrór compare anche nel film di animazione della Rankin/Bass del 1977 dedicato a Lo Hobbit. Sebbene l'oggetto rispecchi la descrizione fatta nel romanzo, la sua storia all'interno dello svolgimento del film differisce in maniera abbastanza sostanziale: infatti Gandalf non la consegna a Thorin al momento dell'inizio dell'avventura a Casa Baggins, ma gliela cede assieme alla Chiave di Thrór solamente dopo l'incontro con i troll Guglielmo, Berto e Maso. Inoltre lo Stregone non risponde alla domanda di Thorin su come ne sia venuto in possesso, limitandosi a dire di "ho scelto il momento che mi sembrava opportuno per consegnartela"