Malbeth il Veggente fu un uomo della stirpe dei Dúnedain del Nord che visse durante la Terza Era. Consigliere di Re Araphant, è ricordato soprattutto per due profezie: una nella quale viene predetta la fine dell'Arthedain e la morte di Arvedui, l'altra in cui si prevede la venuta di Aragorn che guiderà l'Esercito dei Morti contro il Male e riunirà i reami di Gondor e Arnor.
Etimologia[]
Il nome Malbeth è di origine Sindarin e significa "Parola Dorata/Degna di Fede", in riferimento probabilmente alla sua facoltà di leggere il futuro.
Biografia[]
Malbeth nacque probabilmente nel regno dell'Arthedain tra il 1785 e il 1795 TE. Doveva appartenere ad un'importante e nobile famiglia Dúnedain, tanto che ricoprì il ruolo di Primo Consigliere del Re. Nel 1864 TE alla nascita dell'erede del Re pronunciò la sua prima profezia:
- "«Lo chiamerai Arvedui perché sarà l'ultimo ad Arthedain. Ai Dúnedain sarà imposta una scelta, e se decideranno per colui che presenta le minori speranze, allora tuo figlio muterà il suo nome e diventerà re di un reame assai più grande. Ma se non sarà così, trascorreranno molte vite d'uomini e molte sofferenze prima che i Dúnedain risorgano e si uniscano di nuovo. »"
- —Prima Profezia di Malbeth
Il bambino fu quindi chiamato Arvedui, e le parole del veggente si riveleranno poi veritiere: infatti nel 1975 TE Arvedui morì nella Baia di Forochel in un naufragio e con lui cessò di esistere il regno dell'Arthedain. Tuttavia il figlio di questi Aranarth perpetuò la Linea di Isildur fino alla fine della Terza Era, quando Aragorn Elessar ascese al trono. Non si sa con esattezza quando Macbeth morì, ma è probabile che ciò sia accaduto qualche anno prima della caduta dell'Arthedain.
Profezia dei morti[]
La seconda profezia di Malbeth, preconizza invece che quando il male sembrerà trionfare e i Dúnedain staranno per soccombere, dal nord giungerà una nuova speranza, che guiderà l'Esercito dei Morti contro i nemici e restaurerà la gloria di Gondor e Arnor.
Così parlò Malbeth il Veggente, ai tempi di Arvedui, ultimo re di Fornost, disse Aragorn:
Si spande sul paese una lunga ombra,
tendendo a occidente ali di tenebra.
Trema la Torre; approssima il fato
alle tombe dei re. I Morti si destano;
per i fedifraghi è giunta l’ora:
alla Pietra d’Erech di nuovo udranno
un corno risuonar sulle colline.
Di chi sarà quel corno? Chi dal grigio
crepuscolo richiamerà gli obliati?
L’erede di colui a cui giurarono.
Poiché costretto, calerà dal Nord:
pei Sentieri dei Morti varcherà la Porta.