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Maglor, conosciuto anche come Maglor il Menestrello, fu un Principe della stirpe dei Noldor appartenente alla Casa di Fëanor che visse tra Aman e la Terra di Mezzo durante la Prima Era. Secondogenito di Fëanor e Nerdanel, fu il più grande poeta e compositore di ballate e canti del popolo dei Noldor; viene ricordato per il suo animo mite e conciliante, poiché pare che avesse ereditato dalla madre molto della sua gentilezza.

Tra i Figli di Fëanor egli fu l'unico, oltre a Caranthir e Curufin, a prendere moglie anche se non è noto né il nome della sposa né se abbia mai avuto figli.

Prese parte, riluttante, sia al Secondo che al Terzo Fratricidio ma dopo quest'ultimo prese con sé i gemelli Elrond ed Elros educandoli come figli propri per espiare in parte al sangue versato. Dopo la fine della Guerra d'Ira si lasciò convincere da Maedhros a tentare di rubare i Silmaril dalla tenda di Eönwë, tuttavia i gioielli li rifiutarono bruciandogli le mani.

Pieno di amarezza e angoscia per aver versato tanto sangue inutilmente, Maglor gettò il Silmaril nel Mare dopodiché se ne partì per un lungo viaggio e non fu più rivisto. Alcuni dicono che nei secoli successivi abbia vagato per tutta la Terra di Mezzo con un'arpa, cantando la propria amarezza e la tragica storia dei Noldor.

Etimologia[]

Maglor fu chiamato dal padre Fëanor Kanafinwë che significa "forte voce di Finwë" o "Finwë dominante", mentre fu chiamato dalla madre Makalaurë che, in senso poetico, significa "Colui che Forgia Oro", riferito probabilmente alla sua abilità nei componimenti poetici e alla bellezza della sua voce. Il nome Maglor è la semplice traslitterazione Sindarin del nome datogli dalla madre in Quenya.

Descrizione[]

Aspetto e carattere[]

Maglor era probabilmente il più gentile e sensibile dei Figli di Fëanor; a differenza dei fratelli, che in misura diversa e con vari gradi di controllo avevano ereditato il carattere volitivo del padre, egli aveva invece ereditato quello dolce e gentile della madre Nerdanel.

Tuttavia il fatto di aver prestato il Giuramento di Fëanor lo legò al destino dei Silmaril e lo spinse a compiere assieme ai fratelli diverse azioni spregevoli, di cui provò rimorso per tutta la vita. Egli come anche i fratelli era molto alto, aveva la pelle di un chiaro luminoso e aveva una folta capigliatura di capelli nerissimi.

Abilità[]

Maglor viene descritto come il più abile menestrello e poeta di tutta la stirpe dei Noldor, tanto che la sua maestria in queste arti era ben conosciuta a Tirion.

Biografia[]

Nascita a Valinor e fuga nel Beleriand[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Ottenebramento di Valinor, Primo Fratricidio e Fuga dei Noldor.
Feanoreans - Family picture by Jenny Dolfen

Maglor, in primo piano con l'arpa, assieme alla madre e ai fratelli, Jenny Dolfen.

Come anche i suoi fratelli, egli nacque a Valinor durante gli Anni degli Alberi e vi trascorse l'infanzia, ma, a differenza dei fratelli, non condivise la passione del padre per la metallurgia e i lavori manuali, preferendo invece dedicarsi alla composizione di carmi poetici e canzoni. Dopo che suo padre minacciò il fratello Fingolfin e venne esiliato, benché il bando non lo riguardasse scelse di seguirlo a Formenos assieme ai fratelli e al nonno Finwë. Quando Morgoth durante l'Ottenebramento di Valinor uccise suo nonno Finwë e rubò i Silmaril dalla casa del padre a Formenos, prestò assieme ai fratelli il terribile Giuramento di Fëanor, legando indissolubilmente il suo destino a quello dei gioielli. Durante la fuga dei Noldor da Valinor, egli prese parte al terribile Fratricidio di Alqualondë, attirandosi in questo modo la Maledizione di Mandos su di sé e la sua stirpe. In seguito egli, spinto dai rimorsi, compose il lamento "Noldolantë: della Caduta dei Noldor", nella quale con bellissimi versi cantò con malinconia di quei terribili giorni.

Vita nel Beleriand e guerre contro Morgoth[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Dagor Aglareb, Assedio di Angband, Dagor Bragollach e Nirnaeth Arnoediad.

Sbarcato nel Beleriand, Maglor prese parte assieme al genitore e ai fratelli alla battaglia della Dagor-nuin-Giliath dove, nonostante la vittoria avesse arriso all'esercito dei Noldor, il padre Fëanor vi trovò la morte dopo un duro duello con Gothmog. Maglor divenne la guida dei Fëanoriani dopo che suo fratello Maedhros fu imprigionato da Morgoth sul Thangorodrim. Non sappiamo se egli avesse mai tentato di salvare suo fratello maggiore. Fatto sta che sotto la sua reggenza, i Noldor allestirono un accampamento fortificato sulla costa nord-occidentale del Lago Mitrhim. Sembra che Maglor non scelse né di confrontarsi, né tantomeno di riconciliarsi con la Casa di Fingolfin. Lui e i suoi compagni lasciarono l'accampamento e si ritirarono presso la costa meridionale dopo che Fingolfin giunse nello Hithlum con la sua armata, temendo uno scontro che per fortuna non ci fu. In seguito, dopo la liberazione di Maedhros e la riconciliazione con Fingolfin, si trasferì con i fratelli nel Beleriand Orientale in quella che in seguito sarebbe divenuta nota col nome di Marca di Maedhros. A Maglor spettò il comando della fortezza che sorvegliava il varco settentrionale del Beleriand e che in seguito divenne noto come Varco di Maglor.

Il Secondo Fratricidio[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Secondo Fratricidio .


Il Terzo Fratricidio e il rapporto con Elrond e Elros[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Terzo Fratricidio.


La Guerra d'Ira e la misteriosa fine[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Guerra d'Ira.
Maglor Casts a Silmaril into the Sea by Ted Nasmith

Maglor scaglia il Silmaril in suo possesso nell'oceano, Ted Nasmith.

Dopo la Guerra dell'Ira, egli e Maedhros erano gli ultimi sopravvissuti dei Figli di Fëanor, ma si sentivano ancora vincolati al giuramento fatto al padre. Così, sebbene inizialmente Maglor avesse tentato di dissuadere il fratello maggiore dal compiere un atto simile, una notte d'introdussero nella tenda di Eönwë e rubarono i Silmaril uccidendo le guardie. Scoperti, i due fratelli si prepararono a vendere cara la pelle, ma l'Araldo di Manwë decise di lasciarli andare, non volendo essere il responsabile dell'estinzione della Casa di Fëanor. Allontanatisi dall'accampamento si divisero le gemme ma, a causa delle terribili azioni commesse dai fratelli, i Silmaril arsero le loro mani. Incapace di sopportare una tale sofferenza, Maedhros si precipitò col gioiello in un crepaccio nella terra che si richiuse sopra di esso, mentre Maglor gettò il suo Silmaril nelle acque del mare. Ed in seguito vagò senza meta lungo le coste del mondo, intonando lamenti sulla perdita del Gioiello, finché il suo nome non venne dimenticato. La sua fine è sconosciuta ma nelle ere successive alcuni riferirono di aver visto e sentito le storie su un menestrello elfico dalla mano bruciata aggirarsi per le coste della Terra di Mezzo, cantando della sua infinita pena e dei lutti subiti.

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