Mîm, conosciuto anche come Mîm il Nanerottolo, era un Nano della stirpe dei Nanerottoli che visse nel Beleriand durante la Prima Era. Ultimo della sua razza, viveva assieme ai due figli Ibun e Khîm ad Amon Rûdh e per un po' di mesi aiutò Túrin Turambar e la sua banda di fuorilegge. Dopo aver tradito Túrin fuggì da Amon Rûdh per poi raggiungere il Nargothrond e proclamarsene signore dopo la morte di Glaurung. Fu ucciso da Húrin per vendicare il tradimento di Mîm nei confronti di suo figlio.
Etimologia[]
Mîm è un nome Khuzdul dal significato ignoto.
Biografia[]
Origini[]
Mîm apparteneva al popolo dei Nanerottoli, i quali non erano tanto una stirpe di Nani a sé stante quanto un gruppo di esiliati dalle varie casate. Non si sa quando nacque, ma probabilmente ciò accadde nel Beleriand intorno al secondo o terzo secolo della Prima Era. All'epoca dei fatti narrati ne I Figli di Húrin il popolo dei Nanerottoli era quasi estinto e gli unici rimasti erano Mîm e i suoi figli Ibun e Khîm che vivevano nelle antiche aule del loro popolo scavate in Amon Rûdh.
L'incontro con Túrin[]
Mîm, prigioniero dei Gaurwaith, racconta a Túrin di Bar-en-Danwedh offrendo ospitalità in cambio della propria libertà, Steamey.
- "Ora, quando Beleg aveva lasciato i fuorilegge per tornare nel Doriath, Tùrin li aveva condotti a ovest, via dalla valle del Sirion [...]. E accadde che, una sera, incapparono in tre Nani, che al vederli fuggirono; uno dei tre però, rimasto indietro, venne catturato e atterrato, e uno dei banditi tese l'arco e scoccò una freccia contro gli altri due che stavano per scomparire nella semioscurità del crepuscolo. Ora, il Nano che avevano preso si chiamava Mîm; ed egli implorò Tùrin di salvargli la vita offrendogli, in cambio, di guidare i banditi alle sue aule nascoste, che nessuno avrebbe potuto trovare senza il suo aiuto. Turin allora provò pietà per Mîm e lo risparmiò; e gli chiese: «Dov'è casa tua? ». Rispose il Nano: «Alta sopra le terre sta la casa di Mîm, sul grande colle. Amon Rûdh, così quel colle è detto oggi, avendo gli Elfi cambiati tutti i nomi ». Tùrin allora restò in silenzio, e a lungo guardò il Nano; alla fine disse: « Orbene, portaci al luogo che hai detto »."
- —Il Silmarillion, cap. XXI, "Túrin Turambar".
Mîm implora Túrin di essere risparmiato, Ted Nasmith.
Mentre Mîm era fuori con i suoi figli a cercare radici, s'imbatté nella banda dei Gaurwaith guidata da Turin. Lui fu catturato mentre i suoi figli fuggirono, anche se Khîm venne ferito mortalmente da una freccia scagliata da Andróg. Mîm, una volta catturato, implorò per la propria vita e per riscattare la sua libertà si offrì di ospitare i Gaurwaith nelle sue sale di Amon Rûdh.
Condusse dunque Turin e i suoi uomini nella propria dimora, ma una volta giunti a destinazione appresero da Ibun della morte di Khîm a causa della freccia scagliata da Androg; Turin, terribilmente dispiaciuto per l'accadimento, si offrì di pagare un guidrigildo a Mîm per la morte del figlio, ma il nanerottolo non volle nulla maledicendo tuttavia Andróg e obbligandolo a spaccare il suo arco; l'uomo infuriato inizialmente non volle obbedire, ma alla fine eseguì gli ordini di Turin. Non mancò però di lanciare a sua volta una maledizione contro Mîm agurandogli di morire di morte violenta e crudele (cosa che in effetti avverrà anche se non nei termini da lui pronosticati).
Il tradimento[]
| Per approfondire, vedi la voce Scontro di Amon Rûdh. |
La morte[]
Húrin uccide Mîm, RMSalem.
- "Va qui detto che, dopo la partenza di Glaurung, Mîm il Nanerottolo era riuscito a raggiungere Nargothrond, insinuandosi nelle aule in rovina; e ne aveva preso possesso, e lì se ne stava, [...] poiché nessuno pensava a spogliamelo per paura dello spirito di Glaurung e del suo solo ricordo. Ecco però che uno era venuto e stava sulla soglia; e Mîm gli andò incontro e gli domandò quali erano i suoi propositi. Replicò tuttavia Húrin: «Chi sei tu che vorresti impedirmi di entrare nella casa di Finrod Felagund?». Rispose il Nano: «Io sono Mîm; e prima che i superbi venissero da oltre il Mare, Nani hanno scavato le aule di Nulukkizdîn. Sono semplicemente tornato a riprendere quello che è mio, essendo io l'ultimo del mio popolo ».«Vuol dire che non godrai a lungo della tua eredità,» disse Húrin «poiché io sono Hùrin figlio di Galdor, e sono tornato da Angband, e mio figlio era Túrin Turambar, che certo non hai dimenticato. [...]» Allora Mîm, in preda al terrore, lo scongiurò di prendersi tutto ciò che voleva, ma di risparmiargli la vita. Hùrin però non gli diede retta e lo ammazzò lì, di fronte alle porte di Nargothrond."
- —Il Silmarillion, cap. XXII, "La Rovina del Doriath".
