Lond Daer Enedh, conosciuta inizialmente come Vinyalondë, fu la prima grande città fondata dai Dúnedain nella Terra di Mezzo. L'insediamento venne costruito da Tar-Aldarion tra il 750 e l'800 SE alla foce del fiume Inondagrigio come avamposto per i commerci con il Lindon e base per la raccolta di legname necessario alla costruzione dell'imponente flotta numenoreana. Nei successivi 1,000 anni la città conobbe un discreto sviluppo ma, a seguito della Guerra tra Sauron e gli Elfi e ai frequenti attacchi degli Uomini del Dunland, cominciò a decadere in favore delle città di Pelargir e Umbar. Quando Númenor cadde la città era ridotta a cittadina costiera scarsamente popolata ed Elendil non pensò di ricostruirla, preferendole la poco lontana città di Tharbad. Completamente abbandonata durante le Terza Era ne rimasero solo rovine. Durante la Quarta Era venne annessa al Reame Unificato di Arnor e Gondor, ma è ignoto se sia stata rioccupata.
Etimologia[]
Lond Daer Enedh è un nome di origine Sindarin che significa letteralmente "Grande Porto di Mezzo". Originariamente la città era nota con il nome Quenya di Vinyalondë che significa "Nuovo Porto".
Popolazione[]
La città era abitata in massima parte da Dúnedain di Númenor, soprattutto da soldati, mercanti e carpentieri navali. Con l'espandersi della città cominciarono a trasferirsi anche alcune comunità di Uomini Mediani, i quali tuttavia non si mescolarono con i numenoreani, rimanendo entità separata nella città con i propri quartieri.
Descrizione[]
![Gwathlo by The Encyclopedia of Arda](https://static.wikia.nocookie.net/tolkien/images/e/ea/Gwathlo_by_The_Encyclopedia_of_Arda.png/revision/latest/scale-to-width-down/204?cb=20231127165950&path-prefix=it)
Fiume Gwathló, The Encyclopedia of Arda.
La città si presentava come un tipico insediamento portuale numenoreano con grandi porti, eleganti edifici in pietra ed immensi magazzini per il legname. La città sorgeva ala foce del fiume Gwathló (meglio noto come Inondagrigio) ed era circondata da forti mura, inoltre vi sorgeva un grande faro che poteva essere scorto dalle navi anche a grande distanza.
Storia[]
La fondazione[]
Il fondatore di questo insediamento portuale fu il Principe Anardil (in seguito noto come Tar-Aldarion) di Númenor. Il giovane Principe era sempre stato un grande esploratore e sognava di trasformare Númenor in una grande potenza navale, ma capiva che i suoi progetti avrebbero comportato la deforestazione dell'isola. Per questo motivo con una piccola flotta raggiunse la Terra di Mezzo, dove strinse amicizia con Gil-galad Re del Lindon, il quale gli concesse di insediare colonie numenoreane sulle coste meridionali dell'Eriador. La prima di queste colonie fu per l'appunto Vinyalondë, costruita tra il 750 e l'800 SE.
L'espansione[]
La città conobbe un vero e proprio boom quando Tar-Aldarion succedette al padre sul trono di Númenor nell'883 SE. Il Re numenoreano infatti dette inizio ad un ambizioso progetto di costruzioni navali, aumentando considerevolmente la richiesta di legname dalle colonie della Terra di Mezzo. La città divenne dunque il centro dei commerci di Númenor con le colonie e la popolazione aumentò considerevolmente, diventando la principale città dei Dúnedain nel nord della Terra di Mezzo. Nel 1700 SE fu qui che le armate di Númenor sbarcarono per portare aiuto a Gil-galad nella Guerra tra Sauron e gli Elfi.
Il declino[]
Dopo la vittoria su Sauron per la città cominciò il declino. La fame di legname dei Numenoreani li aveva portati a disboscare buona parte della regione dell'Enedwaith, attirandosi l'ostilità degli Uomini del Dunland, che più volte attaccarono la città per vendicarsi dei Dúnedain. Lo stato di guerra continua, unito alla scarsità di legname contribuirono alla perdita di importanza dell'insediamento, in favore della città di Tharbad che sorgeva più a nord, e delle città di Pelargir e Umbar. Con il tempo gli abitanti abbandonarono la città della quale rimasero solo le gloriose rovine.