Lo Hobbit - La desolazione di Smaug, è il secondo film, diretto dal celeberrimo regista Peter Jackson, della serie dei film tratti dal libro Lo Hobbit di Tolkien. L'uscita del film nelle sale italiane è avvenuta il 12 dicembre 2013.
Trama[]
Il film comincia con l'apparizione di Beorn, un mutapelle. Thorin e la sua Compagnia si rifugiano nella sua casa per nascondersi dagli Orchi. Il giorno dopo Gandalf riesce a conquistare l'amicizia di Beorn, il quale presta alla compagnia dei pony e un cavallo per raggiungere Bosco Atro. Lì Gandalf deve lasciare la compagnia per sbrigare affari del Bianco Consiglio. In assenza di Gandalf, i Nani e Bilbo si perdono dopo aver attraversato il Fiume Incantato (in cui Bombur è caduto) e vengono catturati dai Ragni. Bilbo riesce a uccidere il ragno che stava per attaccarlo e, grazie all'Anello, libera i suoi compagni.
In quel momento, gli Elfi Silvani capitanati da Legolas li circondano. Tra gli Elfi c'è una giovane Elfo-femmina di nome Tauriel, che salva Kili. I Nani vengono sbattuti in prigione nei sotterranei delle Sale di Thranduil. Tauriel e Kili dimostrano subito la reciproca attrazione (Kili perchè se ne è innamorato, Tauriel ancora non conosce il motivo) con grande disappunto di Legolas, anch'egli innamorato dell'Elfa. Bilbo però non è stato catturato e, sempre grazie all'anello, organizza la fuga della compagnia lungo il fiume nascondendo i Nani dentro alcuni barili. Gli Orchi però, sotto il comando di Bolg, tendono loro un agguato approfittando degli Elfi che hanno abbassato la chiusa per impedire ai prigionieri la fuga. Kili cerca di raggiungere la leva della chiusa, ma Bolg lo trafigge alla gamba con una freccia Morgul. Per fortuna, gli Elfi, compresi Legolas e Tauriel, assalgono gli Orchi permettendo alla compagnia di scappare.
Un Orco viene fatto prigioniero e interrogato da Thranduil, Re del Reame Bosccoso e padre di Legolas. Tauriel parte in cerca degli Orchi e Legolas la raggiunge dicendole di tornare indietro. Tauriel invece lo persuade a proseguire con lei. I Nani raggiungono la sponda del fiume vicino al Lago Lungo, dove incontrano Bard, un chiattaiolo. Bard li contrabbanda nella città di Pontelagolungo e li ospita in casa sua, ma i Nani, insoddisfatti delle armi da lui offerte, vengono sorpresi a cercare di rubare le armi dall'armeria della città. Il Governatore accetta però, nonostante le opposizioni di Bard (che si scopre essere il discendente di Girion, Signore di Dale) di aiutare Thorin nella sua impresa rifornendolo di armi. Kíli viene lasciato indietro per via della ferita che lo sta indebolendo. Fíli, Bofur e Oìn restano con lui.
Nel frattempo, Gandalf scopre che i Nove si erano risvegliati e decide di esplorare Dol Guldur, una fortezza a sud di Bosco Atro. Qui incontra Thráin, padre di Thorin, e lo vede morire. Viene poi fatto prigioniero dal Negromante, che si rivela essere Sauron. A Pontelagolungo, Kíli è ormai moribondo. Mentre Bofur va in cerca della foglia di re gli Orchi di Bolg assaltano la casa di Bard. Legolas e Tauriel intervengono e uccidono tutti gli Orchi tranne Bolg, affrontato da Legolas. Tauriel salva Kíli dal veleno e questi, nel delirio, le confessa il suo amore.
Thorin e la sua Compagnia, ora di 11 persone, trovano la porta segreta di Erebor ma non riescono ad aprirla. È Bilbo che risolve l'enigma rivelando l'ingresso nel regno dei Nani. Bilbo ha una memorabile conversazione con Smaug il Dorato, che capisce che i suoi nemici sono arrivati da Pontelagolungo. I Nani provano ad ucciderlo invano, ma Smaug vola verso la città per distruggerla.