Lisgardh era la vasta palude presso la foce del fiume Sirion.
Etimologia[]
Lisgardh è un nome Sindarin che significa "Terra dei Giunchi". L'equivalente Quenya è Ardaliskea mentre in Noldorin è detta Arlisgion o Garlisgion.
Descrizione[]
La palude di Lisgardh si estendeva per decine di miglia attorno alla foce del fiume Sirion che vi scorreva lento sino al mare con acque ancora fresche e limpide. Era ricoperta di arbusti e di giunchi alti quanto un uomo e al suo interno le diramazioni del grande fiume delimitavano spesso delle isole lunghe e strette.
Storia[]
Tuor giunse presso Lisgardh partendo dal Nevrast accompagnato da un gruppo di Noldor; in seguito risalì il fiume giungendo presso Nan-tathren, la Terra dei Salici[1].
Dopo la Dagor Bragollach alcuni Gondolindrim vi stabilirono segretamente cantieri e porti fluviali dai quali si recavano all'Isola di Balar. Voronwë partì da uno di questi porti insieme ad altre sette navi diretto verso Valinor ma naufragò per poi incontrare Tuor presso le coste del Nevrast. In seguito alla distruzione di Gondolin, Tuor vi condusse i Gondolindrim sopravvissuti che vi dimorarono insieme ai Sindar che Elwing che aveva condotto ivi dopo la Battaglia delle Mille Caverne sino alla Guerra d'Ira. Il figlio Eärendil partì da qui per il suo viaggio verso Valinor[2].
Note[]
- ↑ La Caduta di Gondolin, p. 38
- ↑ Il Silmarillion, Cap. XXIII: Tuor e la Caduta di Gondolin, pp. 306-307