- "Si dice che il Linguaggio Nero fosse stato elaborato da Sauron durante gli Anni Oscuri e che egli desiderasse farne la lingua di tutti coloro che lo servivano, fallendo però nel suo intento. Dal Linguaggio Nero derivarono comunque molte parole di uso frequente, e assai diffuse fra gli Orchi, come ghâsh 'fuoco', ma dopo la prima sconfitta di Sauron tale idioma nella sua forma originaria venne dimenticato da tutti eccetto che dai Nazgûl. Quando Sauron risorse, esso tornò ad essere il linguaggio di Barad-dûr e dei capitani di Mordor"
- —Il Signore degli Anelli, Appendice E, "Scrittura e pronunzia".
Il Linguaggio Nero, conosciuto anche come la Lingua Nera di Mordor, è la lingua ufficiale di Mordor. Fu creata da Sauron durante la Seconda Era, per semplificare la comunicazione tra i vari servitori delle Forze del Male che prima di allora utilizzavano vari dialetti orcheschi, linguaggi umani dell'est e numenoreani.
Storia[]
Sauron creò la sua lingua prendendo spunto dal Valarin (la lingua dei Valar e dei Maiar, parlata da Morgoth e dai suoi seguaci Balrog nella sua forma corrotta) e assimilando elementi dal Quenya (come la scrittura) e dalla lingua dei Sindarin. Di questa lingua esistono due varianti: quella "pura", parlata da Sauron e dai suoi più stretti seguaci (Nazgûl, Numenoreani Neri, Olog-hai e alcuni Orchi), e quella volgare parlata principalmente dagli Orchi di Mordor. Il Linguaggio Nero è stato poi diffuso tra le varie tribù di Orchi delle Montagne Nebbiose dagli Uruk di Mordor inviati da Sauron, anche se non è stato adottato ufficialmente in nessuna delle sue due forme, ma è stato semplicemente integrato nel linguaggio primitivo degli Orchi di quelle terre, dando origine ad una lingua ancora più sgradevole.
Usi ed Effetti[]
Il Linguaggio Nero suona parecchio sgradevole alle orecchie dei più, ed è intriso della Magia Oscura di Sauron. Viene utilizzato principalmente nelle opere di magia nera dall'Oscuro Signore e dai suoi più fedeli servitori e funge da lingua franca tra i seguaci del Male. Gli Elfi non riescono a sopportare tale linguaggio e ogni volta che lo sentono pronunciare si portano le mani alle orecchie e assumono smorfie lancinanti di disgusto.
Piccolo vocabolario[]
Qui di seguito è raccolta una serie di vocaboli di questa orrenda lingua:
- agh "e"
- ash "uno"
- -at suffisso infinito, o probabilmente un suffisso indicante scopo, es: ash nazg durbatulûk "un anello per domarli"
- bagronk (lnd) "pozzo nero", probabilmente bag+ronk "nero+pozzo"
- búbhosh (lnd) "grande"
- búrz "oscuro", (isolato da lugbúrz e burzum),
- burzum "oscurità"
- dug "sudiciume", ipoteticamente isolato da pushdug, q.v.
- durb- "dominare", infinito durbat, attestato solamente con suffissi: durbatulûk "per domarlil". il verbo durb- è marcatamente simile al quenya tur- dal significato similare.
- ghâsh "fuoco" (specificato come derivato dal linguaggio nero, può rappresentare o meno la forma originale che Sauron diede al vocabolo)
- gimb- "trovare", infinito gimbat, solo attestato con un suffisso pronominale: gimbatul, "per trovarli"
- glob (lnd) "stupido"
- gûl "uno dei maggiori servi invisibili di Sauron, dominati interamente dal suo volere". tradotto "spettro(i)" nel composto nazgûl, "spettro(i) dell'anello".
- hai "gente", in uruk-hai "popolo uruk" e olog-hai "popolo dei vagabondi"; anche oghor-hai.
- ishi "in", un suffisso-posposizione: burzum-ishi, "nel buio".
- krimp- "legare", infinito krimpat, solo attestato con un suffisso pronominale: krimpatul, "incatenarli"
- lug "torre". isolato da lugbúrz.
- lugbúrz la torre oscura, sindarin barad-dûr (lug-búrz "torre oscura")
- nazg "anello": ash nazg "un anello", nazgûl "spettro(i) dell'anello"
- nazgûl: "spettro(i) dell'anello", nazg + gûl
- oghor-hai "drúedain" (questa può essere o non essere puro linguaggio nero)
- olog una varietà di vagabondi apparentemente sviluppata da Sauron. olog-hai "olog-popolo".
- pushdug (lnd) "sozzura", probabilmente push+dug "letame+sudiciume"
- ronk (lnd) "branco", ipoteticamente isolato da bagronk, q.v.
- skai (lnd) interiezione di dispregio
- sha (lnd) interiezione di dispregio
- sharkû (lnd?) "uomo anziano"
- snaga "schiavo" (può essere lnd.) usato per le razze inferiori di Orchi.
- thrak- "ghermire", infinito thrakat, attestato solo con suffissi: thrakatulûk "per ghermirli tutti"
- u (lnd) "a"
- -ûk "tutti", suffisso di suffissi pronominali: -ulûk, "tutti loro"
- -ul suffisso pronominale "essi".
- -um "-ness" in burzum "tenebra" .
- uruk una gran varietà d'Orchi.
Estratto in linguaggio nero[]
- "Shre nazg golugranu kilmi-nudu
Ombi kuzddurbagu gundum-ishi
Nugu gurunkilu bard gurutu
Ash Burz-Durbagu burzum-ishi
Daghburz-ishi makha gulshu darulu.
Ash nazg durbatulûk, ash nazg gimbatul,
ash nazg thrakatulûk agh burzum-ishi krimpatul
Daghburz-ishi makha gulshu darulu.
Gû kîbum kelkum-ishi, burzum-ishi. Akha - gûm-ishi ashi gurum.
Nubin sherkuk, rakhizinash, matizinashûk, matizin Umbrûk." - —Poesia dell'Anello in Linguaggio Nero