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Il Lembas è un cibo prodotto dagli Elfi Silvani e dagli abitanti di Lothlórien, conosciuto in Ovestron come Pane da Viaggio o Pan di via. Si tratta sostanzialmente di una galletta molto energetica che viene usata durante i lunghi viaggi per la Terra di Mezzo come razione di emergenza, anche grazie al fatto che, se conservata in maniera adeguata, una galletta di Lembas può mantenersi fresca per settimane. Quando la Compagnia lasciò Lorien gli Elfi donarono loro diverse gallette, con la raccomandazione di conservarli come ultima risorsa in mancanza di altri viveri.

Etimologia[]

Lembas è una parola di ordine Sindarin che significa letteralmente "Pane da Viaggio". Esso deriva dall'unione delle parole lenn (pane) e mbass (viaggio). Il nome Pan di Via in Ovestron è dunque la semplice traslitterazione del suo nome elfico.

Descrizione[]

Di seguito è riportato il passo del capitolo de Il Signore degli Anelli intitolato Addio a Lorien, nel quale vengono descritti i Lembas e le loro proprietà.

"L'indomani mattina, quando stavano incominciando ad imballare i loro esigui beni, apparvero degli Elfi che conoscevano la loro lingua, carichi di provviste e abiti in dono per il viaggio. Gran parte del cibo consisteva in dolci estremamente sottili, di farina infornata, bruni all'esterno e all'interno di un bianco cremoso. Gimli ne prese uno guardandolo con aria sospettosa: "Gallette!", disse sottovoce, rompendo un angolino croccante e rosicchiandolo. La sua espressione cambiò tosto, ed egli divorò avidamente il resto del dolce. "Basta, basta!" Esclamarono gli Elfi ridendo; "quel che hai mangiato è sufficiente per un lungo giorno di marcia". "Credevo fosse solo un tipo di gallette, come quelle che preparano gli Uomini della Valle per i viaggi nelle zone selvagge." "E infatti lo sono", risposero. "Ma noi le chiamiamo lembas o pan di via, e sono più nutrienti di qualsiasi cibo fatto dagli Uomini, e senza dubbio di gran lunga più gradevoli delle gallette". "Eccome!" esclamò Gimli. "Sono persino migliori dei pasticcini al miele dei Beorniani, e vi faccio un gran complimento, perché i Beorniani sono i dolciari più bravi ch'io conosca; ma di questi tempi non sono molto larghi nel distribuire i loro pasticcini. Voi siete davvero dei padroni di casa generosi!". "Comunque, vi consigliamo di risparmiare il cibo", dissero gli Elfi. "Consumatene poco alla volta, e solo se ne avete veramente bisogno. Queste cose devono servirvi quando non avete più nulla delle altre provviste. I dolci rimarranno fragranti per parecchi giorni, se sono intatti e avvolti nei loro involucri di foglie, come ve li consegnarono. Uno solo di essi basta a sostenere un viaggiatore per un'intera giornata di faticoso cammino, fosse anche esso uno degli Alti Uomini di Minas Tirith.""
—Il Signore degli Anelli, "Addio a Lorien"

Storia[]

La prima a preparare i Lembas fu la Vala Yavanna, sposa di Aulë il Fabbro, che lo ottenne da uno speciale tipo di mais che anticamente cresceva ad Aman. In seguito Oromë il cacciatore ne fece dono agli Elfi quando questi cominciarono ad intraprendere il loro viaggio verso Ovest, insegnando loro anche a coltivare il Mais di Aman, che aveva la particolarità di crescere in qualunque stagione e con poca luce del sole o acqua. Nel corso delle Ere gli Elfi, anche quelli che non presero la via per Aman, custodirono gelosamente i segreti della produzione del Lembas, coltivando il prezioso mais in luoghi segreti e inaccessibili ai servi di Morgoth il quale, ogni volta che ne trovava un campo, lo distruggeva. Come ogni cosa prodotta dagli Elfi anche questa è particolarmente odiata dai servi del nemico o dalle creature corrotte dalla sua influenza: quando Frodo ne offrì un pezzetto a Gollum questi, dopo averlo assaggiato, lo rifiutò sputacchiano disgustato mentre gli Orchi, quando catturarono Frodo, distrussero tutte le gallette rimaste calpestandole.

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