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Questo articolo riguarda il membro della Compagnia dell'Anello. Per altre voci omonime, vedere Legolas (Disambigua).

"Vi era anche uno strano Elfo vestito di verde e nero, di nome Legolas, inviato dal padre Thranduil, Re degli Elfi a nord del Bosco Atro."
Il Signore degli Anelli, libro II, cap. II, "Il Consiglio di Elrond".

Legolas, conosciuto anche come Verdefoglia o Thranduilion, è un elfo della stirpe dei Sindar che fu membro della Compagnia dell'Anello durante la Guerra dell'Anello, alla fine della Terza Era. Figlio di Thranduil e nipote di Oropher, fondatore del Reame Boscoso, era un arciere formidabile che venne scelto da Elrond come membro della Compagnia dell'Anello in rappresentanza degli Elfi.

Durante la sua avventura strinse una duratura amicizia con il nano Gimli, che perdurerà anche dopo la fine della Guerra dell'Anello. Dopo la sconfitta di Sauron, su invito di Re Elessar, egli portò alcuni Elfi a ripopolare la regione dell' Ithilien che tornò ad essere la più bella regione di Gondor.

Alla morte di Re Aragorn, avvenuta nel 120 QE, a bordo di una barca grigia da lui costruita discese il corso dell'Anduin e traversò il Mare alla volta di Tol Eressea. Sembra che con lui ci fosse il Nano Gimli, unico della sua razza cui sia stato concesso di raggiungere Valinor. Con la loro partenza la Compagnia dell'Anello cessò di esistere nella Terra di Mezzo.

Nomi e etimologia[]

Legolas è una traslitterazione in Nandorin del nome Laegolas, una parola Sindarin che significa letteralmente "Verdefoglia" dall'unione delle parole laeg ("verde") e golas ("foglia"). In alcuni casi i vari personaggi si rivolgono a lui con il patronimoco Thranduilion, che significa letteralmente "Figlio di Thranduil".

Descrizione[]

Aspetto e carattere[]

Legolas, illustrazione

Legolas in un'illustrazione

Legolas è l'unico personaggio della Compagnia dell'Anello a non essere descritto completamente ne Il Signore degli Anelli. Di lui si sa soltanto che al Consiglio di Elrond indossava delle vesti verdi e marroni con delle scarpe leggere.

Essendo un elfo della stirpe dei Sindar da parte di padre, doveva essere molto alto (almeno due metri) e con gli occhi grigi mentre il colore dei suoi capelli è motivo di discussione: in quanto Sindar dovrebbe avere i capelli scuri, ma siccome suo padre Thranduil viene descritto ne Lo Hobbit con i capelli biondi ciò ha portato molti a ritenere che anch'egli abbia i capelli come il padre.

Tolkien così lo descrive:

"Era alto come un giovane albero, agile, immensamente forte, capace di tendere rapidamente un grande arco da guerra ed abbattere un Nazgûl, dotato della straordinaria vitalità dei corpi elfici, così forte e resistente al dolore da indossare solo scarpe leggere sulla roccia o attraverso la neve, il più instancabile di tutta la Compagnia."
The History of Middle-Earth, Vol. II: Racconti Perduti, cap. VI, p. 411

Caratterialmente Legolas mostra un'allegria e un'energia quasi irrefrenabili durante il viaggio, affrontando il passo del Caradhras e il Sentiero dei Morti senza alcuna esitazione o lamentela. Tale natura gioviale si può notare sul Caradhras, quando in modo quasi beffardo si prende gioco degli "uomini forti" (parlando di Aragorn e Boromir) che a differenza sua faticano ad avanzare nella neve. In quanto Elfo ha un innato amore per la gli alberi, la natura e la bellezza, tanto da arrivare a commuoversi ascoltando la passione e l'amore con cui Gimli gli parla delle Caverne Scintillanti. Ha inoltre un carattere molto aperto, cosa che gli consente, nonostante un'iniziale diffidenza, di stringere un forte amicizia con il nano Gimli, tanto che i due divennero quasi inseparabili e, dopo la morte di Aragorn, partirono assieme per Valinor.

Abilità e armamento[]

Legolas in quanto Elfo dispone di qualità innate come un'estrema agilità, energia quasi inesauribile e non necessità praticamente di dormire. Durante la traversata del Caradhras, mentre gli altri membri della Compagnia arrancavano nella neve, lui era in grado di muoversi agilmente sulla coltre nevosa quasi senza lasciare traccia. In quanto Elfo Silvano gode di un particolare rapporto con la natura, che gli consente di comprendere il linguaggio non solo delle bestie, ma anche degli alberi, tanto da essere stato uno dei pochi ad accorgersi che gli alberi della Foresta di Fangorn parlavano tra di loro. È inoltre un infallibile arciere, tanto da essere riuscito ad abbattere la Bestia Alata di un Nazgûl praticamente al buio, ed è inoltre piuttosto abile nel combattimento corpo a corpo, anche se preferisce mantenere il nemico a distanza. All'inizio della sua avventura è armato con un arco corto del suo popolo e un lungo coltello di acciaio, ma in seguito al suo soggiorno a Lothlórien dama Galadriel lo omaggerà con un arco dei Galadhrim, la cui corda è fatta di capelli elfici. A Rohan Re Théoden gli dona un elmo ed un elegante cotta di maglia d'acciaio provenienti dall'armeria reale, forgiati probabilmente a Gondor.

Biografia[]

Origini[]

Non si sa esattamente quando Legolas nacque, quel che è certo è che egli era il figlio di Thranduil e venne alla luce prima dell'anno TE 1000 nel Reame Boscoso. Poco altro è conosciuto riguardo alla sua vita; Peter Jackson nella sua Trilogia de "Lo Hobbit", molto criticata per alcune scelte riguardo a questo personaggio, ha ipotizzato che Legolas abbia partecipato alla Battaglia dei Cinque Eserciti nel 2941 TE, il che potrebbe essere possibile anche se Tolkien non ne fa cenno nei suoi scritti.

La Guerra dell'Anello[]

Il Consiglio di Elrond e la formazione della Compagnia[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Consiglio di Elrond e Compagnia dell'Anello.

Legolas giunse a Imladris come rappresentate del padre Thranduil e come latore del messaggio che annunciava agli altri partecipanti del Consiglio di Elrond della fuga di Gollum, probabilmente aiutata dall'esterno.

In seguito il Consiglio decise di formare la Compagnia dell'Anello per aiutare Frodo nell'impresa di distruggere l'Unico, e fu deciso che Legolas ne avrebbe fatto parte in qualità di rappresentante della stirpe elfica.

Il viaggio fino a Lothlórien e la divisione della Compagnia[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Scontro sulla Tomba di Balin e Battaglia di Amon Hen.
I go to find the sun by Peter Xavier Price

Legolas funge da scout per la Compagnia tra le nevi del Caradhras, Peter Xavier Price.

La Compagnia partì da Gran Burrone il 25 Dicembre 3018 TE e dopo due settimane di viaggio raggiunsero l'Eregion e provarono ad attraversare il passo del Caradhras, dove Legolas fu l'unico a non affondare nella neve, venendo tuttavia respinti. A seguito di un attacco di Mannari, durante il quale l'elfo abbatté diverse belve col suo arco, e scartata l'ipotesi di percorrere la Breccia di Rohan la Compagnia decise di provare ad attraversare le Montagne Nebbiose passando per le antiche miniere di Moria.

Durante l'attraversamento la compagnia scoprì il triste destino della Spedizione di Balin, per poi essere attaccata da un numeroso gruppo di orchi nella Camera di Mazarbul. Durante la fuga Gandalf restò indietro per affrontare il Balrog, ma cadde nelle profondità dell'abisso con l'avversario e fu dato per morto.

Gli altri membri della compagnia dunque fuggirono raggiungendo i confini del regno di Lothlórien nei pressi del fiume Nimrodel, dove Legolas intonò il malinconico Canto di Nimrodel che narrava della storia d'amore tra Amroth e l'omonima fanciulla elfica. Questo canto salvò la vita ai membri della Compagnia, in quanto permise alle sentinelle Galadhrim di identificarli come amici e di nasconderli agli inseguitori Orchi su dei Flet. In seguito la Compagnia fu condotta bendata (anche Legolas nonostante la sua opposizione) presso la città di Caras Galadhon, dove furono accolti da dama Galadriel e da suo marito Celeborn che li ospitarono per alcune settimane, durante le quali Legolas ebbe modo di stringere una fortissima amicizia con il nano Gimli tanto che i due diventarono quasi inseparabili.

Legolas abbatte un Nazgûl

Legolas abbatte un Nazgûl.

Il giorno della partenza da Lothlórien Dama Galadriel fece dei doni ad ogni membro della Compagnia e a Legolas donò un arco dei Galadhrim assicurandogli che fosse ben più potente del suo; inoltre la Dama del Bosco d'Oro predisse a Legolas che, qualora l'elfo avesse ascoltato il richiamo del mare, il suo cuore non sarebbe più appartenuto alla Terra di Mezzo. Fu con l'arma donatagli da Galadriel che Legolas riuscì, durante una sosta lungo le rive dell'Anduin, ad abbattere la bestia alata di un Nazgûl che stava perlustrando il corso del fiume in cerca della Compagnia.

Giunti alle Cascate del Rauros nei pressi di Amon Hen, la Compagnia si fermò per decidere quale strada intraprendere, e alla fine Aragorn disse che la decisione spettava a Frodo. Tuttavia, mentre l'Hobbit si era allontanato per meditare, fu raggiunto da Boromir, che sconvolto dalla brama di possedere l'Anello, lo spaventò facendolo fuggire.

The departure of Boromir by Anke Eißmann

Morte di Boromir, Anke Eißmann.

La Compagnia si disperse dunque nella foresta per cercare Frodo, ma venne attaccata da una banda di Uruk-hai di Isengard che separò i membri e uccise Boromir rapendo Merry e Pipino. Legolas giunse con Gimli all'albero dove Boromir giaceva morente assistito da Aragorn, ed ebbe il tempo di ascoltare le ultime parole e l'elogio di Aragorn. In seguito aiutò i suoi compagni a sistemare Boromir in una delle barche elfiche e ad affidare il suo corpo all'Anduin, intonando un lamentoso canto funebre.

L'inseguimento degli Uruk-hai e la guerra a Rohan[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Battaglia del Fosso di Helm.
Search in Rohan by Donato Giancola

I tre cacciatori, Donato Giancola.

Una volta affidato Boromir alle acque dell'Anduin, Aragorn Legolas e Gimli dovettero decidere il da farsi: con Merry e Pipino rapiti, mentre Frodo e Sam avevano attraversato l'Anduin per continuare da soli l'impresa, essi erano rimasti al momento gli unici membri della Compagnia. Aragorn soppesò la scelta che si proponeva al trio: attraversare il fiume e cercare di raggiungere Frodo per assisterlo avrebbe voluto dire abbandonare Merry e Pipino nelle grinfie di Saruman. Alla fine i tre decisero di lasciare andare Frodo, che non correva pericoli immediati, e di inseguire la banda di Uruk-hai per cercare di salvare gli Hobbit.

Iniziò dunque un lungo inseguimento che in quattro giorni porta i Tre Cacciatori a percorrere l'enorme distanza che separa Amon Hen dalla Foresta di Fangorn.

Il ritorno di Gandalf By Denis Gordeev

Gandalf si rivela agli stupefatti Legolas, Aragorn e Gimli in un'illustrazione

Durante il tragitto incontrarono Éomer e la sua schiera di Rohirrim, i quali tuttavia riferirono ai tre di aver già provveduto a sterminare gli orchi di Isengard, ma di non aver trovato traccia degli Hobbit da loro cercati. Tuttavia Legolas e i suoi compagni non demorsero dalla caccia e, ricevuti in prestito due cavalli (Hasufel e Arod) da Éomer, si rimisero in caccia giungendo poco dopo nel luogo dello scontro, posto sul limitare della Foresta di Fangorn. Osservando le tracce Aragorn si accorse che Merry e Pipino erano riusciti a liberarsi e, probabilmente con l'intenzione evitare di essere coinvolti nello scontro, si erano addentrati nella Foresta di Fangorn. Dopo essersi concessi una notte di riposo (durante la quale Gimli disse di aver scorto Saruman tra gli alberi mentre montava di guardia), i tre compagni entrarono a loro volta nella foresta ma, mentre erano intenti a seguire le tracce dei loro amici, incontrarono Gandalf, da loro scambiato inizialmente per Saruman, il quale li rassicurò sulla sorte di Merry e Pipino, dicendogli che avevano un compito ben più importante che li attendeva a Edoras.

Così si rimisero in marcia assieme allo Stregone, giungendo a Rohan, capitale dei Rohirrim dove liberarono Théoden dall'influenza di Saruman.

Legolas and Gimli at Helm's Deep by John Howe

Legolas e Gimli al Fosso di Helm, John Howe.

Fu quindi deciso di radunare tutti i guerrieri abili alle armi e raggiungere la fortezza del Fosso di Helm, ma prima il Re fece dono a Legolas di una magnifica cotta di maglia forgiata a Gondor. Così Théoden, Aragorn, Legolas, Gimli e Éomer con 1000 guerrieri al seguito raggiunsero la fortezza di Aglarond, dove attesero l'assalto delle schiere di Saruman. Durante la battaglia Legolas e Gimli iniziarono una personale gara a chi abbatteva più nemici, che fu vinta dal nano (42 a 41). Dopo la sconfitta delle forze di Isengard, grazie anche all'intervento di Gandalf e del Maresciallo Erkenbrand, Legolas cavalcò con Théoden e il suo seguito fino a Isengard, dove si riunì con gli hobbit Pipino e Merry, i quali misero a parte Legolas, Aragorn e Gimli delle loro avventure.

I sentieri dei morti l'arrivo a Gondor e la sconfitta di Sauron[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Battaglia di Pelargir, Battaglia dei Campi del Pelennor e Battaglia del Morannon.
Legolas, Gimli e Aragorn con la Grigia Compagnia by Denis Gordeev

Legolas, assieme a Gimli e Aragorn, cavalca con la Grigia Compagnia verso Gondor in un'illustrazione di Denis Gordeev

Mentre i compagni lasciavano Isengard diretti a Edoras in compagnia di Théoden e dei Rohirrim, Aragorn venne raggiunto dalla Grigia Compagnia: questo era un gruppo di Dúnedain del Nord che, guidati da Halbarad, che recava un messaggio di Galadriel esortante l'Erede di Isildur ad intraprendere il Sentiero dei Morti. Legolas seguì dunque Aragorn assieme a Gimli e ai Dúnedain di Halbarad; dopo una breve sosta presso il Fosso di Helm, dove Aragorn guardò nel Palantír sfidando Sauron, il gruppo si diresse a Dunclivo e da lì imboccò il famigerato Sentiero dei Morti. Mentre lo stavano attraversando fu Legolas ad accorgersi che una numerosa schiera di spiriti stava seguendo la compagnia rispondendo alla chiamata di Aragorn che li aveva convocati presso la Roccia di Erech.

Partecipò alla Battaglia di Pelargir guidando gli Arcieri del Morthond i quali, assieme all'Esercito dei Morti, contribuirono alla sconfitta della flotta dei Corsari di Umbar. Presso Pelargir l'elfo, ascoltando i suoni dei gabbiani e dell'oceano, sentì per la prima volta il "richiamo del mare" che gli era stato profetizzato da Galadriel, segnando in tal modo il suo destino poiché in lui nacque il desiderio di intraprendere la rotta verso ovest per raggiungere Valinor.

Una volta salvata la città, l'elfo s'imbarcò assieme ad Aragorn e all'esercito dei Rinforzi del Sud alla volta dei Campi del Pelennor. Sbarcato presso il porto fluviale di Harlond, Legolas partecipò alla Battaglia dei Campi del Pelennor assieme alla Grigia Compagnia e agli Arcieri del Morthond, dando un grande contributo alla sconfitta degli Olifanti.

Quarta Era e la partenza alla volta di Valinor[]

Legolas and Gimli Reach the Shores of Valinor by Ted Nasmith

Legolas e Gimli salpano verso Valinor, Ted Nasmith.

Dopo la sconfitta di Sauron Legolas condusse una numerosa schiera di Elfi Silvani nell'Ithilien che, grazie alla loro presenza, fu bonificata dalla malvagità di Sauron. Rimase in ottimi rapporti sia con Aragorn che con Gimli e non mancava di visitarli spesso, recandosi a Minas Tirith o nelle Caverne Scintillanti.

Dopo la morte di Re Elessar, Legolas ritenne che il suo tempo nella Terra di Mezzo fosse concluso e decise finalmente di seguire il richiamo del mare che oltre un secolo prima lo aveva ammaliato. Costruita dunque una piccola nave, discese il corso dell'Anduin e salpò alla volta di Valinor e sembra che con lui vi fosse il Nano Gimli, ormai molto anziano, unico Nano cui i Valar abbiano concesso di raggiungere il Reame Beato, probabilmente su intercessione di Galadriel.

"Allora Legolas costruì nell'Ithilien una barca grigia, discese il corso dell'Anduin e traversò il Mare; con lui pare vi fosse Gimli il Nano. Quando quella barca si allontanò, finì di esistere la Compagnia dell'Anello nella Terra di Mezzo."
Il Signore degli Anelli, Appendice B, "Il Calcolo degli Anni"

Adattamenti[]

Adattamenti cinematografici[]

Il Signore degli Anelli (1978)[]

Legolas 1978

Nell'adattamento di Bakshi, il personaggio di Legolas è doppiato da Anthony Daniels. Nel film animato l'elfo prende il posto del personaggio di Glorfindel ed lui ad andare in contro a Aragorn e agli hobbit nel loro viaggio da Brea verso Gran Burrone.

Non viene fatta menzione della sua appartenenza agli Elfi Silvani, il che potrebbe confondere gli spettatori facendo credere che egli sia in realtà un elfo di Gran Burrone suddito di Elrond, anziché un principe del Reame Boscoso.

Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re (1980)[]

Nè Legolas né il nano Gimli appaiono in questo film, anche perché erano essenzialmente irrilevanti per la trama pensata dagli sceneggiatori.

Trilogia de Il Signore degli Anelli (2001-2003)[]

Legolas a Moria

Legolas, interpretato da Orlando Bloom.

Nella Trilogia di Peter Jackson Legolas è interpretato da Orlando Bloom, all'epoca giovane attore esordiente, il quale durante le riprese si ruppe addirittura tre costole quando John Rhys-Davies, interprete del nano Gimli, gli cadde addosso mentre giravano le scene di battaglia al Fosso di Helm. Appare in tutti e tre i film ed è piuttosto fedele al personaggio di Tolkien, salvo alcune modifiche, rese necessarie dall'adattamento cinematografico.

Durante la Battaglia del Fosso di Helm, nell'adattamento cinematografico Legolas perde la gara con Gimli sul numero di uccisioni per 43 a 42, invece che 42 a 41 come nel libro.

Nella versione estesa de Il Ritorno del Re, mentre percorre assieme a Aragorn e Gimli il Sentiero dei Morti, reciterà la profezia di Malbeth il Veggente, che nel libro veniva invece declamata dal ramingo Halbarad al momento dell'incontro tra Aragorn e la Grigia Compagnia.

Alcune critiche sono state tuttavia rivolte al regista dai fan, che lo accusano di aver reso il personaggio eccessivamente effeminato e di averlo creato mirando a confezionare un prodotto commerciale ad uso e consumo delle ragazzine. Lo stesso Christopher Tolkien, figlio del Professore e curatore principale delle sue opere, ha criticato aspramente le scelte di Jackson. Nonostante tutto, Bloom ha ricevuto molti consensi positivi nell'interpretazione di Legolas, e in particolare ha vinto anche due premi, un MTV Movie Award alla migliore performance rivelazione maschile e un Empire Awards per il miglior debutto, entrambi nel 2001.

Trilogia de Lo Hobbit (2012-2014)[]

Legolas trilogia Lo Hobbit

Orlando Bloom interpreta Legolas nella triologia de "Lo Hobbit"

Benché non appaia nel libro de Lo Hobbit il personaggio di Legolas viene inserito nella Trilogia di Peter Jackson. Qui apparirà come invaghito di un'elfa Tauriel (personaggio inesistente nel mondo di Tolkien); parteciperà alla Battaglia dei Cinque Eserciti uccidendo Bolg dopo un rocambolesco combattimento e poi, su suggerimento del padre, partirà alla volta dell'Eriador per unirsi ad un giovane Aragorn, anche se la cosa è alquanto improbabile poiché all'epoca dell'avventura di Bilbo (2941 TE) il giovane Estel aveva appena dieci anni e viveva a Gran Burrone sotto la protezione di Elrond.

Adattamenti videoludici[]

Il Signore degli Anelli: la Battaglia per la Terra di Mezzo (2004)[]

Il Signore degli Anelli Online (2007)[]

Curiosità[]

  • Stando a quanto detto nell'adattamento cinematografico Legolas durante le vicende della Guerra dell'Anello avrebbe circa 2981 anni e sarebbe nato nell'anno 87 TE. In realtà la sua età non viene mai definita con precisione, ma alcuni indizi portano a pensare che abbia ben più di cinquecento anni
  • Legolas, oltre ad esserne l'unico componente di stirpe elfica, è il membro più anziano della Compagnia dell'Anello dopo Gandalf; dopo di lui in successione vengono Gimli, Aragorn, Frodo, Boromir, Samwise Gamgee, Meriadoc Brandibuck e Peregrino Tuc.
  • Nella bozza de Il Signore degli Anelli Tolkien aveva previsto che il ruolo di Legolas nella Compagnia dell'Anello fosse in realtà ricoperto da Glorfindel.
  • Orlando Bloom per i 7 anni di riprese della trilogia dovette essere truccato per svariate ore ogni giorno in modo che la sua pelle sembrasse perfetta come quella di un elfo.
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