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"Proprio mentre nel Bosco Atro si percepivano le prime ombre, apparvero nelle regioni settentrionali della Terra di Mezzo gl'Istari, che gli Uomini chiamarono Stregoni. Nessuno sapeva, all'epoca, da dove provenissero, salvo Círdan dei Porti, che rivelò soltanto a Elrond e a Galadriel la loro provenienza da oltre il Mare. Più tardi però si disse tra gli Elfi che essi fossero degli emissari inviati dai Signori dell'Occidente per contrastare il potere di Sauron qualora esso si fosse levato, e per indurre gli Elfi e gli Uomini e tutte le creature di buona volontà a gesti valorosi."
Il Silmarillion, "Gli Anelli di Potere e la Terza Era"

Gli Istari furono un gruppo di cinque Maiar inviati dai Valar nella Terra di Mezzo durante la Terza Era per aiutare i Popoli Liberi della Terra di Mezzo a lottare contro Sauron e le forze del male. Di questi solo uno, Gandalf, compì la propria missione e tornò a Valinor, mentre gli altri fallirono venendo corrotti dal Male oppure facendo perdere le proprie tracce.

Etimologia[]

Istari (sing. Istar) è un nome che deriva dal Quenya che significa "maghi, stregoni" o "coloro che conoscono". In Sindarin essi eran noti come Curuníri o Ithron.

Membri degli Istari[]

Storia[]

Origini e la venuta nella Terra di Mezzo[]

Gli Istari giunsero nella Terra di Mezzo intorno al 1000 TE[1]. Erano originariamente dei Maiar che vivevano a Valinor: Curumo, in seguito noto come Saruman e il più potente dei cinque, serviva il Vala Aulë e giunse per primo nella Terra di Mezzo come capo degli Stregoni; Morihentar e Rómestámo, noti in seguito come Alatar e Pallando, servivano il Vala Oromë e giunsero insieme dopo Saruman; per terzo venne Aiwendil, noto poi come Radagast, che serviva la Vala Yavanna; inizialmente Saruman non voleva portarlo con sé nella Terra di Mezzo, reputandolo uno sciocco, ma si fece convincere da Yavanna.

Per ultimo e riluttante venne Olórin, noto poi come Gandalf, che serviva Manwë e Varda ma si recava spesso presso le Case di Nienna a Lorien dove apprese la pietà e la pazienza. Inizialmente Gandalf, che era un'anima umile e gentile, non voleva partire reputandosi debole e inutile ma fu Varda stessa a convincerlo, sostenendo che sarebbero state necessarie la sua bontà e la sua grande forza d'animo per ispirare i Popoli a resistere al male.

Giunse per ultimo ai Rifugi Oscuri ma Círdan lo vide da lontano e, intuendone l'enorme potere, gli fece dono di Narya l'Anello del Potere del Fuoco che era stato di Gil-galad.

"Ché grandi fatiche e pericoli ti aspettano e, per tema che che il tuo compito si riveli troppo grande e gravoso, prendi quest'Anello per tuo aiuto e conforto. Esso mi è stato affidato solo perché lo tenessi segreto, e qui sulle coste occidentali è ozioso; ma io ritengo che in giorni a venire dovrà essere in mani più degne delle mie, che lo tengano per accendere tutti i cuori al coraggio"
Racconti Incompiuti, parte IV, cap. II, "Gli Istari".

Gli Istari entrarono a far parte del Bianco Consiglio ma si divisero quasi subito: Saruman partì per dei lunghi viaggi in lungo e in largo per la Terra di Mezzo, cercando di apprendere il più possibile sulle arti del Nemico, mentre Alatar e Pallando si recarono quasi immediatamente nell'est con l'intento di suscitare rivolte e strappare gli Uomini di quelle contrade all'influenza del Male.

Radagast si innamorò delle creature e delle piante della Terra di Mezzo e trascorse lunghi anni girovagando da una foresta all'altra. Gandalf invece rimase soprattutto nel Nord coltivando buoni rapporti sia con gli Uomini che con gli Elfi, e mostrando uno spiccato interesse per una strana razza, gli Hobbit, che viveva nella regione centrale dell'Eriador ignorata da tutti fino a quel momento, ma della quale lo Stregone capì subito le enormi potenzialità e s'innamorò della loro Erba Pipa.

La Guerra dell'Anello, il tradimento di Saruman e la scomparsa di Radagast[]

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Nell'anno TE 2463, quando Sauron si insediò a Dol Guldur, Dama Galadriel convocò per la prima volta il Bianco Consiglio, formato anche dai tre Istari: Saruman, Gandalf e Radagast. Saruman fu scelto per esserne il capo, avendo egli studiato più di tutti i movimenti e i piani di Sauron. Galadriel, a dire il vero, avrebbe preferito Gandalf come capo, ma questi rifiutò. Saruman cominciò ad immergersi nei suoi studi ossessivi convincendosi infine che Sauron potesse essere sconfitto solo usando l'Unico. Ben presto cominciò a desiderare per sé l'Unico, immaginando così di poter deporre Sauron e dominare al suo posto la Terra di Mezzo. Utilizzò il Palantír di Orthanc per mettersi in contatto con l'Oscuro Signore, con il quale finse di stringere un patto di alleanza.

Gandalf scoprì il tradimento di Saruman durante la sua prigionia ad Isengard e, una volta fuggito dalla fortezza grazie all'aiuto di Gwaihir, il Signore delle Aquile, fu eletto nuovo capo degli Istari e del Bianco Consiglio. Gandalf morì nel corso della battaglia contro il Flagello di Durin, un Balrog, ma venne rimandato dalla morte, purificato, prendendo il posto di Saruman come "Stregone Bianco". Gandalf guidò i Popoli Liberi alla vittoria contro Sauron e, alla fine, essendo l'unico degli Istari a restare fedele alla sua missione, lasciò la Terra di Mezzo e raggiunse le terre oltre il Mare, assieme ai due Portatori dell’Anello (Frodo e Bilbo) e ad alcuni Elfi.

Saruman, dopo aver avuto l'ultima possibilità di redimersi, fu cacciato dall'Ordine degli Istari. Gandalf gli distrusse il bastone e lo condannò a rimanere confinato nella torre di Orthanc. Poco tempo dopo, invece, Saruman riuscì a fuggire da Orthanc (approfittando della pietà degli Ent che vigilavano sulla fortezza) e cercò di conquistare la Contea con l'aiuto di Uomini e Mezzi-orchi. Qui, tuttavia, fu ucciso a tradimento per mano del suo servo Grima Vermilinguo.

Non si conosce il destino di Radagast e degli Stregoni Blu. Quando i messaggeri di Elrond bussarono alla porta della sua dimora, per chiedere l'aiuto dell'istar contro il male incombente di Sauron, trovarono la casa completamente disabitata. Egli quindi fallì la sua missione come Stregone anche perché si concentrò solo verso gli animali e le piante, i quali avevano colpito il suo buon cuore, quindi presumibilmente non fu riammesso a Valinor con onore. Tolkien scrisse anche che il fallimento di Radagast non era grande come quello di Saruman, e che era possibile pertanto un suo ritorno nelle Terre Immortali. Gli Stregoni Blu andarono probabilmente come emissari in distanti regioni, a est e a sud, ben lungi dal raggio d'azione dei Númenoreani, dove : o morirono, o fondarono ordini di magia, o diventarono servi di Sauron (ipotesi alquanto improbabile) o impedirono un'alleanza massiccia di tutti gli Esterling.

Altre versioni del legendarium[]

Una nota di Tolkien nel The History of Middle-earth afferma che gli Stregoni Blu giunsero nella Terra di Mezzo già durante la Seconda Era, allo stesso tempo del ritorno di Glorfindel (intorno al SE 1600).[2]

Adattamenti[]

Trilogia de Il Signore degli Anelli (2001-2003)[]

Nella prima trilogia cinematografica di Peter Jackson dedicata al Signore degli Anelli, gli unici stregoni ad essere rappresentati sono Saruman e Gandalf, mentre gli altri non vengono nominati e nel primo film viene fatto solo un breve e vago accenno all'esistenza di un ordine di Stregoni.

Trilogia de lo Hobbit (2012-2014)[]

Nella trilogia dedicata a Lo Hobbit il regista ha scelto di approfondire brevemente il concetto degli Istari rappresentando, oltre a Gandalf e Saruman, anche lo stregone Radagast il Bruno (che nel libro veniva solo nominato), quest'ultimo con un ruolo di supporto.

Note[]

  1. Racconti Incompiuti, parte IV, cap. II, "Gli Istari".
  2. The History of Middle-earth, "The Peoples of Middle Earth, cap. XIII, "Last Writings", "The Five Wizards"
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