L'Isola di Balar fu una grande isola situata nella Baia di Balar, a circa settantacinque miglia dalla costa meridionale del Beleriand.[2] Dopo la Caduta del Falas e la rovina del Doriath e del Nargothrond, l'isola divenne un rifugio sicuro e un punto di raccolta per gli Eldar e gli Edain in fuga delle armate di Angband.[3]
Etimologia[]
Non si conosce l'etimologia del nome Balar. Tuttavia, nel The Etymologies, Tolkien specula che possa derivare da báláre ("potente signore"), un riferimento al Maia Ossë che era solito recarsi spesso nella Baia di Balar.[4]
Descrizione[]
L'isola si trovava nella Baia di Balar e distava circa settantacinque miglia dalla costa del Beleriand. Era lunga circa una sessantina di miglia e larga quasi trenta.[5] Le basse acque intorno all'isola erano estremamente ricche di perle che i Teleri erano soliti raccogliere. Tre queste perle vi fu Nimphelos, che Círdan donò a Thingol e che Thingol a sua volta consegnò come ricompensa ai Nani di Belegost.[6]
Storia[]
- "Ma la punta orientale dell'isola, che si era profondamente incuneata nelle secche alle Bocche del Sirion, si spezzò e lì rimase; e codesta, cosi si narra, fu l'Isola di Balar, alla quale in seguito Ossë venne sovente."
- —Il Silmarillion, "Quenta Silmarillion", cap. V, "Eldamar e i Principi degli Eldalië"
Secondo la leggenda, l'isola di Balar sarebbe l'antica punta orientale dell'isola di Tol Eressëa che Ulmo utilizzò per traghettare gli Elfi ad Aman durante il Grande Viaggio. Inizialmente, infatti, Ulmo ancorò l'isola nella baia per permettere ai Vanyar e ai Noldor di imbarcarsi, ma al momento di partire la punta orientale si incuneò nelle secche della Baia di Balar e si staccò.[1] In seguito, l'isola rimase particolarmente cara ad Ossë, che vi si recava spesso.[1]
Durante l'Assedio di Angband, gli Elfi del Nargothrond costruirono nuove navi con l'aiuto dei Falathrim ed esplorarono la grande Isola di Balar, proponendosi di farne un estremo rifugio in caso di calamità.[7] Dopo la Dagor Bragollach, quando Turgon venne a sapere che l'Assedio di Angband era stato infranto, sentì in cuor suo che questa sconfitta segnasse l'inizio del declino dei Noldor e iniviò segretamente drappelli di Gondolindrim alle Bocche del Sirion e all'Isola di Baiar. Qui costruirono navi e fecero vela per l'estremo Ovest, cercando di raggiungere i Valar e ottenere il loro aiuto. Tuttavia nessuna nave arrivò mai a destinazione e pochi tornarono indietro.[8]
Durante la Caduta del Falas alcuni Falathrim riuscirono a scappare via nave dai Porti del Falas, tra cui Círdan e Gil-galad; questi superstiti fecero vela verso l'Isola di Baiar che divenne un rifugio per tutti quelli che vi approdarono. Venuto a saperlo, Turgon inviò nuovamente propri messaggeri alle Bocche di Sirion e chiese l'aiuto di Cìrdan il Carpentiere. Cìrdan costruì quindi sette navi veloci che salparono per l'Occidente, ma senza successo. Solo un elfo, Voronwë, sopravvisse per volere di Ulmo e riuscì a tornare nella Terra di Mezzo.[3]
I superstiti sull'Isola di Balar strinsero forti rapporti con il campo di profughi alle Bocche del Sirion e Círdan aiutò Eärendil a costruire la nave Vingilot, con la quale salpò verso Valinor per implorare perdono ai Valar.[9] Dopo il Terzo Fratricidio, coloro che non erano periti nello scontro si unirono a Gil-galad e si trasferiono anch'essi nell'Isola di Balar.[9]
Dopo la Guerra d'Ira molti Elfi si trasferirono nel Lindon e furono successivamente invitati a Valinor, mentre gli Edain furono ricompensati con la nuova isola di Númenor. Non è noto se l'isola sia sopravvissuta alla fine della Prima Era o se sia anch'essa sprofondata nel Grande Mare con il resto del Beleriand.
Note[]
- ↑ 1,0 1,1 1,2 Il Silmarillion, "Quenta Silmarillion", cap. V, "Eldamar e i Principi degli Eldalië"
- ↑ Karen Wynn Fonstad, The Atlas of Middle-earth, parte I, "The First Age", "Beleriand and the Lands to the North".
- ↑ 3,0 3,1 Il Silmarillion, "Quenta Silmarillion", cap. XX, "La Quinta Battaglia, Nírnaeth Arnoediad"
- ↑ The History of Middle-earth, libro V, The Lost Road and Other Writings, parte III, "The Etymologies", voce "BAL"
- ↑ Stime ottenute dalla mappa di Karen Wynn Fonstad in The Atlas of Middle-earth, parte I, "The First Age", "Beleriand and the Lands to the North".
- ↑ Il Silmarillion, "Quenta Silmarillion", cap. X, "I Sindar"
- ↑ Il Silmarillion, "Quenta Silmarillion", cap. XIV, "Il Beleriand e i suoi regni"
- ↑ Il Silmarillion, "Quenta Silmarillion", cap. XVIII, "La rovina del Beleriand e l'uccisione di Fingolfin"
- ↑ 9,0 9,1 Il Silmarillion, "Quenta Silmarillion", cap. XXII, "Il viaggio di Eärendil e la Guerra d'Ira"