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Versione delle 23:18, 20 feb 2017

Template:QuoteIsildur fu un uomo della stirpe dei Dúnedain di Númenor, figlio di Elendil, e fu il secondo re dei reami di Gondor e Arnor. Figlio di Elendil, figlio di Amandil, nel 3319 SE guidò assieme al padre e al fratello Anárion i Númenoreani ancora fedeli ai Valar nella Terra di Mezzo, salvandoli così dall'estinzione. Durante la Battaglia di Dagorlad affrontò e sconfisse Sauron in duello, sottraendogli l'Anello, ma non lo distrusse nonostante i consigli di Elrond e Círdan. Morì nell'anno 2 TE ucciso dagli Orchi nella Battaglia dei Campi Iridati.

Etimologia

Il nome Isildur deriva dall'antica lingua Quenya e significa letteralmente "Figlio della Luna".

Storia

Nascita e fuga da Númenor

Isildur nacque nel 3209 della Seconda Era a Númenor, primo figlio di Elendil figlio di Amandil, l'ultimo dei Signori di Andúnië, dell'isola di Numenor. Ebbe un fratello più giovane, Anárion. Isildur ebbe quattro figli: Elendur, Aratan, Ciryon e Valandil.

In giovinezza, durante il controllo di Sauron su Númenor, Isildur ebbe la saggezza di cogliere un frutto del Nimloth, l'Albero Bianco di Númenor, prima che esso venisse distrutto da Ar-Pharazôn, sotto l'influenza di Sauron, riuscendo in tal modo a preservare la sopravvivenza dell'Albero. Nella fuga dal palazzo reale, dopo aver sottratto il frutto, dovette combattere con le guardie, che si erano allertate dalla sua presenza, e venne ferito mortalmente, arrivando alla casa del padre in fin di vita. Allora il frutto, riconoscente, fece un prodigio e lo guarì del tutto. Isildur, quindi, ne piantò il seme nel giardino della casa del nonno a Rómenna.

Quando, assieme al padre ed al fratello, Isildur abbandonò Númenor poco prima che essa venisse completamente distrutta dall'ira divina, egli portò con sé l'alberello cresciuto dal seme di Nimloth.

La Terra di Mezzo e la Guerra dell'Ultima Alleanza

Giunti nella Terra di Mezzo, il padre Elendil sbarcò a nord, fondando il reame di Arnor, mentre Isildur e il fratello Anárion si spinsero a sud, fondando il regno di Gondor. Isildur si stabilì sulla riva orientale del fiume Anduin fondando la città di Minas Ithil, dove piantò quello che poi divenne il Primo Albero Bianco di Gondor, e la provincia dell'Ithilien. Per quasi un secolo egli condivise con il fratello Anárion il governo di Gondor, governando saggiamente ed estendo i confini a nord e a sud.

File:Il Duello tra Sauron e Isildur.jpg

Il duello tra Sauron e Isildur durante la Battaglia di Dagorlad

Nel 3428, tuttavia, Sauron conquistò la città, e Isildur fuggì in Arnor lasciando al fratello il compito di difendere Gondor, mentre lui si recava al nord per organizzare con il padre un esercito di soccorso. Nel 3434 Isildur, insieme a suo padre e al signore degli elfi Gil-galad, tornò nell'Ithilien al comando dell'Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini, sbaragliando l'esercito che Sauron aveva inviato contro Gondor e riunendosi al fratello Anárion. Inizialmente vittoriose, le armate dell'Alleanza riuscirono a ricacciare il nemico fino a Mordor riuscendo a porre sotto assedio la torre di Barad-dûr residenza dell'Oscuro Signore di Mordor.

File:Isildur rivendica l'Anello.jpg

Isildur rivendica l'Anello dopo averlo sottratto a Sauron

L'assedio durò per sette anni finché, nel 3441 SE, l'Oscuro Signore non decise di prendere parte egli stesso all'offensiva, dando il via a quella che venne poi ricordato come la Battaglia di Dagorlad. Durante i combattimenti trovarono la morte Anárion, Elendil, e Gil-Galad uccisi da Sauron stesso. Isildur stesso stava per essere sopraffatto ma, spinto dalla disperazione, prese dalle mani di suo padre ciò che rimaneva della spada Narsil, e con essa tagliò a Sauron una mano, sottraendogli l'Unico Anello, fonte di tutta la sua potenza e decretando la vittoria degli eserciti del bene sul male. Sauron fu così sconfitto e perse la capacità di assumere forma fisica per migliaia di anni, garantendo pace alla Terra di Mezzo. Isldur tuttavia non distrusse l'Anello, ma colpito dalla sua potenza, lo rivendicò per sé e per il suo casato.

La pergamena di Isildur

In seguito all'impossessamento dell'Anello da parte di Isildur, il Re si recò a Minas Anor dove sostò alcuni anni. Qui scrisse un documento che rimase negli archivi della città finché tremila anni dopo non venne ritrovato da Gandalf il Grigio: Template:Quote

La morte

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Battaglia dei Campi Iridati.
Morte di isldur

Isildur lasciò al nipote Meneldil, figlio di suo fratello, il controllo di Gondor, ed egli ritornò ad Arnor tre dei suoi figli. Lungo la strada per Gran Burrone, tuttavia, il Re e il suo seguito vennero attaccati nei pressi dei Campi Iridati, da una nutrita schiera Orchi e i figli di Isildur furono uccisi. Il Re tentò di fuggire gettandosi nel fiume e infilando l'Anello per rendersi invisibile, ma venne tradito dall'Anello che si sfilò dal suo dito rendendolo nuovamente visibile ed esponendolo agli attacchi degli Orchi. Da quel momento l'Anello fu chiamato il Flagello d'Isildur, e di esso si perse ogni traccia finché non fu ritrovato da Sméagol.

Eredità

Isildur fu l'ultimo e il più valoroso re a governare su entrambi i due regni degli Uomini, finché il suo discendente Aragorn - col nome di Re Elessar - non riunì i regni dopo aver affrontato l'ultima minaccia di Sauron. Dei figli di Isildur si salvò infatti il quarto, Valandil, il quale si trovava con sua madre a Gran Burrone nel momento del disastro dei Campi Iridati, e da esso discesero i Re di Arnor e i Capitani dei Raminghi, che riuscirono a preservare intatta la linea di Isildur fino alla Terza Era, quando appunto Aragorn non rivendicò il trono di Gondor riunificando i due regni.

Adattamenti

Il Signore degli Anelli (1978)

Nel film di Bakshi Isildur appare nel prologo e viene fatta vedere la sua morte, anche se non rispecchia il libro: in questo adattamento animato infatti il Re viene sorpreso dagli Orchi mentre in riva al fiume ammira l'Anello e viene colpito a tradimento con delle frecce.

Trilogia de Il Signore degli Anelli (2001-2002)

Isildur 2001

Isildur appare nel prologo del primo film della trilogia e in diversi flashback di altri personaggi. In questo adattamento il Re viene interpretato da Harry Sinclair, amico di Peter Jackson, in quanto il regista riteneva l'attore l'ideale per interpretare il personaggio corrotto dal potere. Ha solamente una battuta in tutto il film.

Il film ha comunque dato un immagine diversa del personaggio rispetto al libro: in questo adattamento cinematografico infatti, non viene resa appieno la Battaglia dei Campi Iridati, dove Isildur sembra darsi immediatamente alla fuga, mentre ne I Racconti Perduti si narra come in realtà siano stati i suoi stessi uomini ad invitarlo a fuggire. Altro punto che non viene chiarito molto bene è la questione dinastica: dal film infatti lo spettatore può trarre l'errata convinzione che Isildur sia stato l'ultimo Re degli Uomini, mentre in realtà la Linea di Anárion e la Linea di Isildur perdurarono per millenni dopo la sua morte. Altra licenza presa dal regista riguarda invece l'erede di Isildur: nel film infatti Aragorn sembra riluttante a diventare Re poiché, essendo erede diretto di Isildur, teme di essere come il suo avo predisposto alla corruzione del male. Niente di tutto questo è mai apparso nel libro.