Isengard, conosciuta anche come Angrenost, fu una delle fortezze costruite da Gondor per proteggere i confini occidentali e, cosa molto importante, custodiva nella torre di Orthanc uno dei sette Palantir portati da Elendil nella Terra di Mezzo.
Dopo alterne vicende, durante la quale la fortezza fu persa e ripresa più volte, Isengard giunse in possesso di Saruman e divenne sua dimora fino alla sua sconfitta nella Guerra dell'Anello ad opera degli Ent guidati da Barbalbero.
Dopo la propria incoronazione a Re del Reame Unito di Gondor e di Arno, Re Elessar donò la fortezza agli Ent, che ne fecero uno splendido giardino boscoso, reimpiantando tutti gli alberi tagliati da Saruman e purgandola dalla malvagità.
Nomi ed etimologia[]
Isengard è il nome della fortezza in Rohirric e significa letteralmente "Fortezza (a guardia) dell'Isen". In Sindarin è nota col nome di Angrenost, che significa "Fortezza di Ferro".
Descrizione[]
Per approfondire, vedi la voce Orthanc. |
Isengard fu costruita nella Seconda Era intorno alla torre di Orthanc dai Númenoreani in esilio nel periodo in cui controllavano ancora la zona della valle di Nan Curunir (la valle alle fine delle Montagne Nebbiose). La sua posizione era al confine nord-occidentale del Regno di Gondor, a protezione dei guadi dell'Isen da possibili incursioni nemiche verso il Calenardhon, e insieme con la fortezza di Aglarond a sud sorvegliava la Breccia di Rohan.
Isengard consisteva di un muro di cinta in pietra circolare che racchiudeva un'ampia pianura, nel cui centro si ergava la Torre di Orthanc. La fortezza aveva solo un ingresso, che era rivolto a sud e protetto da un robusto cancello con un corpo di guardia.
Il fiume Angren (or Isen) sgorgava dal monte Methedras posto dietro Isengard, che formava altresì il suo muro settentrionale. Gli altri tre lati erano protetti da un largo muro di cinta, conosciuto come il "Cerchio di Isengard", che era interrotto solamente a nord-est da un saracinesca attraverso cui scorreva il fiume Angren, e il cancello di Isengard a sud.
Isengard fu, all'inizio, un luogo verde e piacevole, con molto alberi antichi e prati erbosi, resi rigogliosi dal fiume prima che fosse ostruito su ordine di Saruman. Dopo la sconditta dello stregone, tuttavia, Barbalbero e il resto degli Ent la trasformarono nuovamente in una rigogliosa area verde chiamandola, dopo aver distrutto il muro, "Treegarth di Orthanc".
Popolazione[]
Per approfondire, vedi le voci Uomini di Gondor, Dunedain, Saruman, Orchi e Dunlandiani. |
Storia[]
La Seconda Era[]
Non si sa con precisione quando la fortezza venne costruita. Probabilmente fu edificata tra il 3320 SE, anno della fondazione dei reami di Gondor e Arnor, e il 3430 SE anno in cui si formò l'Ultima Alleanza per combattere Sauron. Isengard venne costruita dai Dùnedain superstiti di Numenor e si trovava sul punto più nord-occidentale dei confini del regno di Gondor. In essa vi venne posta una delle sette Pietre Veggenti che Elendil era riuscito a salvare dalla distruzione dell'Ovesturia. Nel secoli successivi rimase sempre sotto il controllo dei Re di Gondor che ne affidavano la custodia ad un governatore e a una nutrita guarnigione di soldati.
La Terza Era[]
A metà Terza Era le terre del Calenardhon, che non erano mai state densamente abitate, si spopolarono ulteriormente a causa della Grande Epidemia, che uccise o fece fuggire buona parte di coloro che vivevano in quelle terre, e Gondor ridusse ulteriormente le guarnigioni. Successivamente i Sovrintendenti, avendo problemi più impellenti ad est, richiamarono a Minas Tirith l'ultimo governatore di Orthanc, il quale si portò via le chiavi. Isengard rimase dunque protetta da una piccola compagnia di soldati e dalle loro famiglie, guidati da un Capitano che con il tempo, similmente a quanto accaduto a Aglarond in quel periodo, rese il suo titolo ereditario trasmettendolo da padre in figlio.
Dopo che Calenardhon venne consegnata agli Éothéod da parte di Cirion, Sovrintendente di Gondor, e prese il nome di Rohan, Isengard divenne l’unica fortezza conservata da Gondor più a nord degli Ered Nimrais (escludendo l'Anórien), sebbene Gondor se ne fosse quasi dimentica. Con la cessione di Aglarond ai Rohirrim, i pochi soldati di Gondor rimasti in questa fortezza la abbandonarono andando ad aggiungersi alla guarnigione di Isengard.
Con il tempo la piccola guarnigione contrasse matrimoni misti con gli abitanti del Dunland e Isengard divenne una fortezza del Dunland a tutti gli effetti. Nonostante ciò Orthanc rimase chiusa, poiché solo il Sovrintendente di Gondor ne possedeva le chiavi.
Durante il dominio di Rohan da parte del re Déor, accadde che la fortezza e i suoi abitanti erano divenuti apertamente ostile ai Rohirrim. Utilizzando Isengard come propria base, i Dunlandiani continuarono a fare razzie presso Rohan cominciando con il dominio del figlio di Déor Gram. Alla fine della durata del governo del figlio di Gram, Helm Mandimartello, un signore del Dunland, Freca, e suo figlio, Wulf, programmarono la distruzione dei Rohirrim e durante il Lungo Inverno fu combattuta una feroce guerra tra i due popoli durante la quale trovarono la morte sia Helm che i suoi figli.
I Rohirrim alla fine ricevettero aiuti da Gondor e vinsero, riuscendo a conquistare Isengard, che per un breve periodo venne presidiata dalle truppe dei Rohirrim. Poco dopo la sconfitta dei Dunlandiani, Saruman il Bianco riapparve improvvisamente dall'Est, e raggiunse Edoras offrendosi come guardiano di Isengard. Su esortazione di Re Fréaláf, il Sovrintendente Beren diede a lui con piacere le chiavi di Orthanc, e Saruman vi stabilì dunque la sua dimora e a causa della sua presenza, la valle in cui si trovava la fortezza divenne nota come Nan Curunír ossia "La valle dello Stregone".
La Guerra dell'Anello[]
Per approfondire, vedi la voce Attacco degli Ent a Isengard. |
Durante la Guerra dell'Anello, Isengard divenne la base delle operazioni di Saruman contro i Rohirrim, ed egli insozzò la vallata, abbattendo gli alberi e sostituendoli con roccia e macchinari. Egli deviò l'Angren costruendo una diga, probabilmente per utilizzare la forza dell'acqua. La valle di Isengard venne deturpata con delle profonde cavità, usate per generare gli Uruk-hai e ospitare Orchi, Uomini e lupi, oltre che a forgiare armi. Isengard divenne la dimora di innumerevoli Orchi e uomini del Dunland, con i quali Saruman tentò di conquistare Rohan.
Infine un’armata di Ent e Ucorni guidata da Barbalbero di Fangorn attaccò Isengard, prendendo la vallata e distruggendo le officine di Saruman, sebbene non potessero prendere il controllo della torre di Orthanc. Gli hobbit Meriadoc Brandibuck e Peregrino Tuc vennero nominati i "guardiani della porta" e ricevettero la visita del re Théoden di Rohan, di Aragorn e di Gandalf davanti ai cancelli. Saruman venne affrontato, ma rifiutò il perdono offertogli da Gandalf, restando con il suo servo Grima Vermilinguo sotto la custodia di Barbalbero. Saruman fuggì da Isengard dopo la sconfitta di Sauron, sfruttando la pietà di Barbalbero. Sauron aveva pianificato che, dopo la caduta di Saruman, Isengard sarebbe divenuta dimore del suo fedele ambasciatore, la Bocca di Sauron.
Dopo la Guerra dell'Anello[]
Durante la Quarta Era Isengard venne restaurata, e Barbalbero ripiantò molti alberi. Orthanc divenne nuovamente una torre del Regno Riunito di Arnor e Gondor sotto il dominio del re Aragorn Elessar.
Sotto il controllo degli Ent, il cerchio di mura fu abbattuto e furono piantati nuovi alberi. La nuova foresta venne denominata la Treegarth di Orthanc. Le fosse e le caverne di Saruman furono riempite, e la terre venne guarita. La valle divenne di nuovo rigogliosa di vegetazione e un piccolo lago fu costruito vicino a Orthanc. La valle venne donata agli Ent da Aragorn, affinchè la utilizzassero come desideravano, premesso che custodissero Orthanc e impedissero a chiunque senza permesso di accerdervi.