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Boromir2
«...tanti timori e dubbi per una cosa così piccola. Un oggettino...»
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L'Incoronazione di Re Elessar fu una solenne cerimonia tenutasi il 1 Maggio 3019 TE davanti ai cancelli di Minas Tirith che segnò la fine della Guerra dell'Anello e la restaurazione del Reame Unito di Gondor e Arnor sotto la signoria di Aragorn, l'erede di Isildur.

Il ramingo del Nord scelse di farsi incoronare da Gandalf e assunse il nome di Elessar Telcontar che significa "Gemma Elfica dal Lungo Passo".

Antefatti[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Guerra dell'Anello.


La cerimonia[]

La cerimonia si tenne il 1 Maggio 3019 TE, poco più di un mese dopo la fine della Guerra dell'Anello e la sconfitta di Sauron. Aragorn, che fino ad allora aveva alloggiato nel suo padiglione fuori dalle mura della città, avanzò verso i cancelli di Minas Tirith.

Qui gli si fece incontro Faramir, il quale dopo il suicidio del padre esercitava la carica di Sovrintendente, accompagnato da Húrin delle Chiavi e quattro soldati della Guardia della Cittadella. Giunto al centro dello spiazzo Faramir s'inginocchiò e porse ad Aragorn lo scettro bianco dei Sovrintendenti ad indicare che con il ritorno del legittimo Re aveva termine l'incarico del Sovrintendente Regnante.

The Steward and the King by Anke Eißmann

Faramir offre ad Aragorn lo scettro di Sovrintendente a simboleggiare il passaggio dell'autorità, Anke Eißmann.

"Faramir s'incontrò con Aragorn al centro dello spiazzo, s'inginocchio e disse:«L'ultimo Sovrintendente di Gondor chiede il permesso di dimettersi dal suo incarico». Egli porse un bastone bianco; ma Aragorn prese il bastone e lo restituì, dicendo: «L'incarico non è finito, e sarà tuo e dei tuoi eredi finché durerà la mia stirpe. Fa' ora ciò che compete al tuo incarico!». Allora Faramir si levò in piedi e parlò con voce chiara: «Uomini di Gondor, ascoltate ora il Sovrintendente di questo Reame! Mirate! Finalmente è giunto colui che rivendica il titolo di Re. Ecco Aragorn figlio di Arathorn, Capitano dei Dúnedain di Arnor, Capitano dell'esercito dell'Ovest, portatore della Stella del Nord, possessore della Spada Riforgiata, vittorioso in battaglia, mani di guaritore, Gemma Elfica, Elessar della Linea di Valandil, figlio di Isildur, figlio di Elendil di Númenor. Volete che sia Re ed entri nella città e vi dimori?». E tutto l'esercito e l'intera popolazione gridarono Sì, all'unisono."
Il Signore degli Anelli, libro VI, cap. V, "Il Sovrintendente e il Re"

Dopo il sì entusiastico della popolazione, i soldati della Guardia che accompagnavano Faramir fecero dunque un passo avanti e il Sovrintendente aprì la cassetta, prese la Corona di Gondor e la offrì ad Aragorn. Questi la prese in mano e pronunciò l'antico Giuramento di Elendil.

"«Uomini di Gondor, gli eruditi dicono che era consuetudine che il Re ricevesse la corona dal padre prima che questi morisse; ma se ciò non era possibile, egli doveva recarsi alla tomba del padre e prenderla dalle sue mani. Ma poiché adesso è necessario procedere diversamente, con la mia autorità di Sovrintendente ho qui portato da Rath Dínen la corona di Eärnur l'ultimo Re, i cui giorni passarono al tempo dei nostri avi». Allora le guardie fecero un passo avanti e Faramir aprì la cassetta e mostrò un'antica corona. [...] Allora Aragorn prese la corona e la tenne in alto, e disse: «Et Eärello Endorenna utúlien. Sinome maruvan ar Hildinyar tenn' Ambar-metta!». [...] Allora molti si stupirono perché Aragorn non pose sul proprio capo la corona, ma la restituì a Faramir dicendo: «È grazie all'opera e al valore di molti che sono giunto in possesso della mia eredità. In pegno di riconoscenza vorrei che il Portatore dell'Anello recasse a me la corona, e che Mithrandir la ponesse sul mio capo, se accetta; poiché è stato lui il fautore di tutto ciò che è stato compiuto, e questa vittoria è sua»."
Il Signore degli Anelli, libro VI, cap. V, "Il Sovrintendente e il Re"
Coronation by Anke Eißmann

Aragorn prende la Corona e pronuncia le parole del giuramento di Elendil, Anke Eißmann.

Tuttavia, tra lo stupore generale, Aragorn non si pose la corona sul capo ma la restituì a Faramir chiedendo che fosse fosse Frodo a consegnargliela. Allora Frodo si fece avanti, prese la corona dalle mani di Faramir e la porse a Gandalf; Aragorn si inginocchiò e Gandalf posò sul suo capo la corona e disse:

" [...] e Gandalf posò sul suo capo la Bianca Corona e disse: «Vengono ora i giorni del Re, e siano benedetti finché dureranno i troni dei Valar!» Ma quando Aragorn si alzò tutti coloro che lo videro lo osservarono in silenzio, perché parve loro che si rivelasse ora per la prima volta. Alto come i Re del passato, si ergeva su tutti i presenti; sembrava anziano e al tempo stesso nel fiore della virilità; e sulla sua fronte vi era saggezza, e nelle sue mani vigore e guarigione, e una luce brillava intorno a lui. E allora Faramir gridò: «Guardate il Re!»"
Il Signore degli Anelli, libro VI, cap. V, "Il Sovrintendente e il Re"

Dunque tutte le campane di Minas Tirith presero a suonare a festa, e tutte le trombe squillarono, mentre Aragorn avanzava solennemente verso la città. Una volta giunto al cancello Húrin delle Chiavi l'aprì, e Aragorn attraversò a piedi tutta la città, fino a raggiungere la Cittadella dove, sulla torre più alta, fu issato il suo vessillo. Così ebbe inizio il glorioso regno di Re Elessar e a lungo le storie cantarono di questo giorno.

Adattamenti[]

Il Ritorno del Re (1980)[]

Il Signore degli Anelli: il Ritorno del Re (2003)[]

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