In tre si è in compagnia (titolo originale: Three is Company) è il terzo capitolo del primo libro de La Compagnia dell'Anello.
Sinossi[]
Il capitolo narra l'inizio del viaggio di Frodo, dalla partenza da Casa Baggins all'incontro con Gildor e la sua compagnia. Nel capitolo incominciano i pericoli del viaggio, benché gli hobbit fossero ancora nella Contea; vi è infatti il primo incontro un Cavaliere Nero. Inoltre è in questo capitolo che Gandalf si allontana da Frodo senza tornare in tempo per la partenza; questo genera l'idea che allo stregone sia accaduto un avvenimento imprevisto.
Trama[]
Il capitolo inizia con un dialogo tra Gandalf e Frodo riguardo a come abbandonare la Contea e dove andare e con una descrizione dei pensieri di Frodo sulla partenza. Successivamente c'è la reazione degli hobbit alla vendita di Casa Baggins, pretesto per lasciare la Contea; subito dopo viene narrata la partenza di Gandalf e l'estate che Frodo trascorse nella Contea, fino al 22 settembre, giorno della festa d'addio.[1]
Il capitolo prosegue con i preparativi per la partenza e l'inizio del viaggio, in cui Frodo è accompagnato da Sam e Pipino. I tre hobbit partirono la sera e camminarono all'incirca fino a mezzanotte, dopodiché accesero un fuoco e si fermarono per riposare. Il giorno successivo, dopo essersi riforniti di acqua e aver fatto colazione, camminarono fino a tardo pomeriggio; quando Sam sentì un cavallo avvicinarsi, gli hobbit si nascosero e in quel momento passò un Cavaliere Nero, generando in Frodo il desiderio di indossare l'anello. Quando il Cavaliere si allontanò, Sam disse che un individuo vestito di nero aveva chiesto di Frodo al Gaffiere; i tre hobbit quindi discussero su chi o cosa potesse essere il Cavaliere Nero e se fosse lo stesso aveva parlato con il Gaffiere.[1]
Frodo, Sam e Pipino ripresero a camminare, stando nascosti il più possibile. Dopo aver mangiato, continuarono a camminare nella sera, canticchiando una canzone. Gli hobbit dovettero però nascondersi nuovamente quando Frodo sentì arrivare un altro Cavaliere Nero; il Cavaliere si avvicinò a Frodo, che ebbe un desiderio di infilarsi l'anello ancora più forte della volta precedente. Il Cavaliere tuttavia se ne andò quando sentì dei canti di Elfi che si avvicinavano.[1]
Gli elfi erano Alti Elfi e il loro capo, Gildor, salutò Frodo; dopodiché gli elfi e gli hobbit ebbero un dialogo in cui Pipino chiese informazioni sui Cavalieri Neri. Gildor sostenne che quello non era un luogo adatto a parlarne e invitò gli hobbit a unirsi alla loro compagnia. Gli elfi condussero Frodo e i suoi compagni ad una radura alla cui estremità meridionale c'era uno spiazzo dove gli Elfi accesero un fuoco e distribuirono da bevande e cibi squisiti. Gli hobbit rimasero incantati; Sam e Pipino si addormentarono, mentre Frodo rimase a chiacchierare con gli elfi.[1]
Frodo chiese a Gildor notizie del mondo e di Bilbo, poi l'elfo disse che intuiva che Frodo stesse lasciando la Contea e che il Nemico lo stesse inseguendo. Tuttavia si rifiutò di spiegare cosa fossero i Cavalieri Neri, limitandosi a dire che erano dei micidiali servi del Nemico; infine Gildor diede a Frodo il consiglio di partire immediatamente, anche se Gandalf non fosse tornato in tempo, e di portare con sé amici fidati.[1]
Il capitolo si conclude con Frodo che si addormenta in un sonno profondo.[1]
Personaggi principali[]
Luoghi[]
Eventi[]
- Partenza da Casa Baggins
- Incontro con i Cavalieri Neri
- Incontro con Gildor
Mappa del percorso[]